Discendenti di emigrati in visita in Consiglio regionale
(ACON) Trieste, 14 lug - RCM - Tutti insieme a ricercare le
proprie origini. Circa 45 tra ragazzi e ragazze provenienti da 10
nazioni (Sudafrica, Sudamerica, USA, Canada, Australia), i cui
nonni e genitori sono però originari del Friuli Venezia Giulia,
sono stati ospitati nell'Aula del Consiglio regionale, a Trieste,
in occasione della XVII edizione dello stage formativo-culturale
organizzato dall'Associazione Giuliani nel Mondo (Agm) che per la
prima volta, accogliendo l'input dell'assessore regionale alla
Cultura, Gianni Torrenti, ha coinvolto contemporaneamente le
altre tre organizzazioni più rappresentative dei nostri
corregionali all'estero, ovvero Efasce, Ues ed Eraple.
Desideriamo rafforzare i legami tra la terra dove questi ragazzi
sono nati e la terra che ha dato loro le origini - ha spiegato il
presidente di Agm, Dario Locchi. E proprio "Origini" è il nome
dato al corso organizzato dalla Mib School of Management di
Trieste, dedicato ai discendenti degli immigrati della nostra
regione. Intanto in sei associazioni stiamo organizzando per
ottobre, con l'assessore Torrenti, gli Stati generali dei
corregionali all'estero, una conferenza con cui verificare le
esigenze delle nuove generazioni, di coloro che hanno tra i 20 e
i 40 anni e che sempre più vanno per il mondo a cercare lavoro.
L'auspicio - ha detto Locchi ricordando l'appuntamento
organizzato in Consiglio regionale esattamente un anno fa alla
presenza del presidente, Franco Iacop - è che si faccia una legge
regionale in cui si stabilisca che L'Assemblea regionale si
riunisca un giorno all'anno in seduta solenne dedicandola ai
corregionali all'estero.
Portando il saluto del presidente Iacop, il vicepresidente Igor
Gabrovec ha parlato di rapporti che è importante cucire e
ricucire con coloro che sono andati via dal FVG non perché non
amassero la loro terra, ma perché spinti dal desiderio di creare
una possibilità di vita e di soddisfazioni.
In questi anni è stata confermata la tradizione - ha detto
Gabrovec - dei friulani e dei giuliani che hanno mani laboriose e
menti creative, nostri ambasciatori nel mondo che dobbiamo saper
sfruttare. Il presidente Iacop è un grande viaggiatore in questo
senso, spesso presente presso le sedi istituzionali estere perché
ha capito l'importanza di questo "cucire" e intensificare i
nostri rapporti con coloro che sono appunto i nostri
ambasciatori, ovvero con voi, ragazzi. Avete origini di cui
dovete essere fieri, le dovete esibire come si esibisce un
gioiello. Come noi siamo orgogliosi di voi. Speriamo che un
giorno voi possiate ritornare in FVG con un nuovo bagaglio di
idee, con un nuovo know how.
Al saluto in sloveno di Gabrovec è seguito quello in friulano del
collega vicepresidente del Consiglio, Paride Cargnelutti, che ha
rimarcato come la nostra regione, ma in verità l'Italia tutta,
sia fatta di gente che è rimasta e di gente che è andata via. È
un'identità composita - ha affermato - ma è pur sempre il nostro
Paese. E un saluto non è mancato dal consigliere regionale Gino
Gregoris in veste di componente del direttivo dell'associazione
Efasce. Grazie di essere qui - ha detto ai ragazzi - dove con le
leggi si costruiscono la libertà e il futuro della collettività
del FVG.
Infine, in un italiano non perfetto ma carico di commozione e
gratitudine vere, a dire grazie per l'opportunità di calcare le
orme dei padri, di scoprire e capire in prima persona il passato
per guardare al futuro, sono stai l'argentina Luciana,
l'australiano Adriano e la brasiliana Ornella. Prossimo
appuntamento per loro, Caporetto e il dramma della Grande Guerra.
Oltre ai luoghi più suggestivi a carichi di storia e cultura
della regione.
(foto; immagini tv)