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Discendenti di emigrati in visita in Consiglio regionale

14.07.2015
12:53
(ACON) Trieste, 14 lug - RCM - Tutti insieme a ricercare le proprie origini. Circa 45 tra ragazzi e ragazze provenienti da 10 nazioni (Sudafrica, Sudamerica, USA, Canada, Australia), i cui nonni e genitori sono però originari del Friuli Venezia Giulia, sono stati ospitati nell'Aula del Consiglio regionale, a Trieste, in occasione della XVII edizione dello stage formativo-culturale organizzato dall'Associazione Giuliani nel Mondo (Agm) che per la prima volta, accogliendo l'input dell'assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti, ha coinvolto contemporaneamente le altre tre organizzazioni più rappresentative dei nostri corregionali all'estero, ovvero Efasce, Ues ed Eraple.

Desideriamo rafforzare i legami tra la terra dove questi ragazzi sono nati e la terra che ha dato loro le origini - ha spiegato il presidente di Agm, Dario Locchi. E proprio "Origini" è il nome dato al corso organizzato dalla Mib School of Management di Trieste, dedicato ai discendenti degli immigrati della nostra regione. Intanto in sei associazioni stiamo organizzando per ottobre, con l'assessore Torrenti, gli Stati generali dei corregionali all'estero, una conferenza con cui verificare le esigenze delle nuove generazioni, di coloro che hanno tra i 20 e i 40 anni e che sempre più vanno per il mondo a cercare lavoro.

L'auspicio - ha detto Locchi ricordando l'appuntamento organizzato in Consiglio regionale esattamente un anno fa alla presenza del presidente, Franco Iacop - è che si faccia una legge regionale in cui si stabilisca che L'Assemblea regionale si riunisca un giorno all'anno in seduta solenne dedicandola ai corregionali all'estero.

Portando il saluto del presidente Iacop, il vicepresidente Igor Gabrovec ha parlato di rapporti che è importante cucire e ricucire con coloro che sono andati via dal FVG non perché non amassero la loro terra, ma perché spinti dal desiderio di creare una possibilità di vita e di soddisfazioni.

In questi anni è stata confermata la tradizione - ha detto Gabrovec - dei friulani e dei giuliani che hanno mani laboriose e menti creative, nostri ambasciatori nel mondo che dobbiamo saper sfruttare. Il presidente Iacop è un grande viaggiatore in questo senso, spesso presente presso le sedi istituzionali estere perché ha capito l'importanza di questo "cucire" e intensificare i nostri rapporti con coloro che sono appunto i nostri ambasciatori, ovvero con voi, ragazzi. Avete origini di cui dovete essere fieri, le dovete esibire come si esibisce un gioiello. Come noi siamo orgogliosi di voi. Speriamo che un giorno voi possiate ritornare in FVG con un nuovo bagaglio di idee, con un nuovo know how.

Al saluto in sloveno di Gabrovec è seguito quello in friulano del collega vicepresidente del Consiglio, Paride Cargnelutti, che ha rimarcato come la nostra regione, ma in verità l'Italia tutta, sia fatta di gente che è rimasta e di gente che è andata via. È un'identità composita - ha affermato - ma è pur sempre il nostro Paese. E un saluto non è mancato dal consigliere regionale Gino Gregoris in veste di componente del direttivo dell'associazione Efasce. Grazie di essere qui - ha detto ai ragazzi - dove con le leggi si costruiscono la libertà e il futuro della collettività del FVG.

Infine, in un italiano non perfetto ma carico di commozione e gratitudine vere, a dire grazie per l'opportunità di calcare le orme dei padri, di scoprire e capire in prima persona il passato per guardare al futuro, sono stai l'argentina Luciana, l'australiano Adriano e la brasiliana Ornella. Prossimo appuntamento per loro, Caporetto e il dramma della Grande Guerra. Oltre ai luoghi più suggestivi a carichi di storia e cultura della regione.

(foto; immagini tv)