Giunta elezioni: modifiche a regolamento interno e a LR 21/2004
(ACON) Trieste, 15 lug - RCM - La Giunta delle elezioni,
presieduta da Franco Iacop, ha stabilito alcune modifiche al
regolamento interno del Consiglio regionale - che lo stesso Iacop
porterà all'attenzione della Giunta per il regolamento a breve -
quali adeguamenti alla verifica delle cause di ineleggibilità e
incompatibilità dei consiglieri regionali, tenuto conto della
nuova disciplina sulla trasparenza degli enti pubblici, contenuta
nella legge nazionale n. 190 del 2012 sulla lotta alla
corruzione, in particolare per quanto attiene la pubblicità delle
informazioni relative ai componenti degli organi politici.
La prima modifica prevede che i consiglieri regionali dichiarino
ogni anno, entro il 30 settembre, eventuali variazioni rispetto a
quanto hanno dichiarato quando hanno assunto la loro carica, a
inizio legislatura. E comunque devono avvisare tempestivamente il
presidente del Consiglio.
Secondariamente, l'innovazione procedurale che si propone è che
la Giunta delle elezioni dovrà riferire all'Aula consiliare, per
una sua presa d'atto senza votazione, dell'avvenuta rimozione
delle cause di incompatibilità o ineleggibilità sopravvenute.
La terza modifica riguarda le istanze degli elettori dirette a
promuovere la verifica di una causa di ineleggibilità o
incompatibilità di un consigliere regionale, originaria o
sopravvenuta. In questo caso, la Giunta delle elezioni ha
stabilito che si dà luogo a procedere solo se vi sono fondati
motivi, ovvero non si ravveda una manifesta infondatezza delle
accuse. In questo caso, sarà il presidente della Giunta delle
elezioni a rigettare l'istanza trasmettendo al cittadino le
motivazioni e dandogli 10 giorni di tempo per, eventualmente,
rispondere con ulteriori elementi. Scaduti i termini, il
presidente farà una semplice comunicazione alla Giunta allegando
le motivazioni del rigetto e l'istanza si riterrà archiviata.
Quarto punto, si dà avvio alle verifiche d'ufficio della
sussistenza di eventuali cause di incompatibilità attraverso la
consultazione di pubblici registri, quali Telemaco-Infocamere
(accertamenti veloci telematici in tutta Italia, ma anche
attraverso dati di Paesi esteri aderenti) e l'Albo dei
beneficiari di contributi regionali, nonché attraverso i dati e
le informazioni acquisiti in base alla legge sulla trasparenza. I
risultati delle indagini saranno resi noti tempestivamente alla
Giunta delle elezioni.
Rinviata al tavolo politico, già convocato dal presidente Iacop
per le 10.00 del 29 luglio prossimo nella sede della Regione a
Udine, la revisione della legge regionale statutaria n. 21 del
2004 (Determinazione dei casi di ineleggibilità e incompatibilità
relativi alla carica di consigliere regionale e di membro della
Giunta regionale, ai sensi dell'articolo 12, secondo comma, dello
Statuto).
La mozione n. 134 approvata dal Consiglio regionale il 26 giugno
scorso impegna, infatti, il presidente del Consiglio regionale a
convocare quanto prima un tavolo politico - formato dai
presidenti dei Gruppi consiliari regionali e dai presidenti del
Consiglio e della Regione - perché siano fissate le linee
essenziali dell'intervento che dovrà assumere l'Assemblea
legislativa per rimuovere il problema del conflitto di interessi
in Friuli Venezia Giulia. Ecco che tale intervento riguarda,
appunto, la LR 21/2004.
Il tavolo politico - ha spiegato Iacop - potrà, poi, essere
occasione per affrontare ulteriori problematiche, quali i
rapporti tra la legge regionale statutaria e la legislazione
statale in materia di corruzione ove si prevedono ulteriori casi
di ineleggibilità per i consiglieri e gli assessori regionali,
nonché le criticità interpretative emerse nel corso
dell'applicazione della 21/2004.
(immagini tv)