CR: inaugurata mostra "Irrealtà visibili" di Evaristo Cian
(ACON)Trieste, 23 lug - La mostra dell'artista Evaristo Cian,
allestita fino al 4 settembre negli spazi espositivi della sede
del Consiglio regionale, in Piazza Oberdan a Trieste, è stata
inaugurata dal presidente del Consiglio Franco Iacop insieme con
il consigliere Emiliano Edera e numerosi altri consiglieri e
assessori al termine della seduta antimeridiana dell'Aula
impegnata nell'approvazione dell'assestamento di bilancio 2015.
La mostra offre, nell'incontro con le opere di un artista che
appartiene al nostro territorio a quale si rivela profondamente
legato, anche l'occasione di ritrovare le ascendenze della sua
formazione ed esperienza artistica e le influenze su di lui
esercitate da altri artisti e intellettuali di questa terra - ha
sottolineato Iacop, mentre Edera ha evidenziato il significato
che ha per il Consiglio regionale, in quanto sede rappresentativa
della comunità del Friuli Venezia Giulia, promuovere l'attenzione
alle personalità artistiche di questa terra. Dal consigliere
Pietro Paviotti, poi, il ricordo personale del legame che
l'artista di Ruda ha avuto con maestri dell'arte - come Zigaina e
Altan - appartenenti , ha sottolineato il consigliere, a questa
artisticamente feconda porzione del territorio regionale.
Frequentazioni, insieme a quelle con Emilio Vedova e con
Pasolini, molto importanti nella formazione di Cian maturata
fuori dagli ambienti e dai percorsi accademici, ma negli studi di
questi Maestri e intellettuali. Lo ha ricordato il curatore della
mostra, e del catalogo correlato, Diego A. Collovino che di Cian
ha tracciato un profilo umano oltre che artistico, rivelando il
senso del titolo dato alla rassegna per indicare le radici del
suo neorealismo: un'idea di realtà sociale nella quale si coglie
anche un'idea della friulanità a cui Cian è legato, nella quale
ciò che muta è il dato della temporalità, con gli elementi reali
che escono dall'attualità e diventano quelli della memoria. Così
il ricordo rende visibile una irrealtà in cui ritrovare i
soggetti all'artista più cari: il paesaggio friulano, appunto,
popolato di gelsi, viti, cani e altri animali; ma anche i suoi
affetti, la moglie i figli, gli amici. Attraverso questi elementi
Cian rende chi guarda partecipe e complice del suo sguardo su
quelle visioni della memoria e su quelle realtà che assumano
contorni surreali e nella cui rappresentazione si fondono tratti
che racchiudono l'eco della storia della pittura friulana.
La mostra sarà visitabile, come detto, fino al 4 settembre dal
lunedì al giovedì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30
e di venerdì solo al mattino fino alle 13, con l'esclusione delle
giornate in cui si svolgono le sedute del Consiglio regionale.
(immagini tv)