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FI:Ziberna,Regione scippa a Gorizia i musei che diverranno regionali

24.07.2015
14:56
(ACON)Trieste, 24 lug - COM/MPB - "A Gorizia i musei non appartengono al comune bensì all'ente provincia, pertanto sono di competenza provinciale Palazzo Attems con la pinacoteca ed il museo della grande guerra in Borgo Castello. Invece in tutto il Friuli Venezia Giulia, come del resto in quasi tutta Italia, i musei appartengono ai comuni. Ecco la ragione per cui, visto che l'ente provincia sarà soppresso e che le sue funzioni verranno trasferite altrove, ho proposto al Consiglio regionale, prima con un emendamento alla legge di assestamento di bilancio e poi con un ordine del giorno, che Palazzo Attems, il museo della grande guerra di Borgo Castello con i relativi beni venissero trasferiti al Comune di Gorizia, il quale attraverso il sindaco Ettore Romoli aveva già espresso gradimento per questa scelta", dichiara Rodolfo Ziberna, vicecapogruppo di Forza Italia in consiglio regionale.

"Sono rimasto letteralmente sconcertato e allibito - ha aggiunto Ziberna - nel constatare come la maggioranza di sinistra del Consiglio regionale abbia bocciato questa proposta e tra coloro che l'hanno bocciata anche i consiglieri regionali votati nell'Isontino, come il capogruppo Pd Diego Moretti, l'assessore Pd Sara Vito e il presidente di commissione Alessio Gratton di Sel. E' evidente che si tratta di una scelta ideologica che tende punire anche nella cultura, come nella sanità, il comune di Gorizia, reo di non essere a guida di sinistra.

"E' scandaloso come la Giunta Serracchiani e la sua maggioranza, che con entusiasmo condivide lo scempio che sta facendo, non esitino ad usare ogni strumento possibile per piegare la comunità alla propria volontà, come se non fossimo cittadini ma suoi sudditi".

Solidali con Gorizia, invece, tutti i consiglieri regionali di Forza Italia, Autonomia responsabile e del Gruppo Misto, i quali hanno condiviso e sostenuto la proposta di Ziberna. Si sono astenuti invece i grillini.

"I musei a Gorizia, pertanto, per volontà della giunta Serracchiani - denuncia Ziberna - non promuoveranno la storia e la cultura del nostro territorio ma ciò che piacerà in quel momento all'assessore regionale. Dovremo perciò attendere che il centro destra vinca nuovamente le elezioni regionali per assegnare al comune quel ruolo anche nell'attività museale che gli compete e di cui oggi viene scippato dalla Regione.

"Il Museo Provinciale di Gorizia - informa il vicecapogruppo forzista - venne istituito nella sessione del 17 aprile 1861 della Dieta Provinciale delle Contee principesche di Gorizia e Gradisca, l'Italia era appena diventata nazione e la politica degli Asburgo esigeva segnali culturalmente forti sui territori dell'impero. Il 20 ottobre 1912 su impulso del patriota italiano Giovanni Cossar viene inaugurato il Museo Civico, che si pose in chiara contrapposizione a quello provinciale, nella vecchia sede del Comune di via Municipio 7. Dopo la guerra, con Gorizia in gran parte distrutta, le collezioni in parte disperse, le raccolte vennero fuse insieme e si costituì a Palazzo Attems il Museo della Redenzione, che fu inaugurato l'8 giugno 1924: comprendeva il museo Provinciale, il museo Civico e anche quello Diocesano, previo accordo con l'Arcivescovo che i beni dovessero restare di proprietà dell'Arcidiocesi. Nel 1938 dal Museo della Redenzione vennero separate le raccolte di storia e arte e trasferite a casa Formentini in Borgo Castello. Il resto diventa Museo della Guerra e della Redenzione a Palazzo Attems. I Musei goriziani, siano essi stati provinciali o comunali, la questione è cambiata sempre assai poco: chiunque abbia politicamente gestito dal 1861 in poi questo patrimonio ha avuto sempre ben chiaro quale fosse la capitale culturale di quella vasta zona che, geograficamente e con fortune alterne amministrativamente e istituzionalmente, va sotto il nome di "Goriziano", diventato poi per ragioni storiche molti evidenti Isontino, o istituzionalmente parlando Provincia di Gorizia. Questo ruolo d'ora innanzi cesserà con la gestione regionale dei musei".