FI:Ziberna,Regione scippa a Gorizia i musei che diverranno regionali
(ACON)Trieste, 24 lug - COM/MPB - "A Gorizia i musei non
appartengono al comune bensì all'ente provincia, pertanto sono di
competenza provinciale Palazzo Attems con la pinacoteca ed il
museo della grande guerra in Borgo Castello. Invece in tutto il
Friuli Venezia Giulia, come del resto in quasi tutta Italia, i
musei appartengono ai comuni. Ecco la ragione per cui, visto che
l'ente provincia sarà soppresso e che le sue funzioni verranno
trasferite altrove, ho proposto al Consiglio regionale, prima con
un emendamento alla legge di assestamento di bilancio e poi con
un ordine del giorno, che Palazzo Attems, il museo della grande
guerra di Borgo Castello con i relativi beni venissero trasferiti
al Comune di Gorizia, il quale attraverso il sindaco Ettore
Romoli aveva già espresso gradimento per questa scelta", dichiara
Rodolfo Ziberna, vicecapogruppo di Forza Italia in consiglio
regionale.
"Sono rimasto letteralmente sconcertato e allibito - ha aggiunto
Ziberna - nel constatare come la maggioranza di sinistra del
Consiglio regionale abbia bocciato questa proposta e tra coloro
che l'hanno bocciata anche i consiglieri regionali votati
nell'Isontino, come il capogruppo Pd Diego Moretti, l'assessore
Pd Sara Vito e il presidente di commissione Alessio Gratton di
Sel. E' evidente che si tratta di una scelta ideologica che tende
punire anche nella cultura, come nella sanità, il comune di
Gorizia, reo di non essere a guida di sinistra.
"E' scandaloso come la Giunta Serracchiani e la sua maggioranza,
che con entusiasmo condivide lo scempio che sta facendo, non
esitino ad usare ogni strumento possibile per piegare la comunità
alla propria volontà, come se non fossimo cittadini ma suoi
sudditi".
Solidali con Gorizia, invece, tutti i consiglieri regionali di
Forza Italia, Autonomia responsabile e del Gruppo Misto, i quali
hanno condiviso e sostenuto la proposta di Ziberna. Si sono
astenuti invece i grillini.
"I musei a Gorizia, pertanto, per volontà della giunta
Serracchiani - denuncia Ziberna - non promuoveranno la storia e
la cultura del nostro territorio ma ciò che piacerà in quel
momento all'assessore regionale. Dovremo perciò attendere che il
centro destra vinca nuovamente le elezioni regionali per
assegnare al comune quel ruolo anche nell'attività museale che
gli compete e di cui oggi viene scippato dalla Regione.
"Il Museo Provinciale di Gorizia - informa il vicecapogruppo
forzista - venne istituito nella sessione del 17 aprile 1861
della Dieta Provinciale delle Contee principesche di Gorizia e
Gradisca, l'Italia era appena diventata nazione e la politica
degli Asburgo esigeva segnali culturalmente forti sui territori
dell'impero. Il 20 ottobre 1912 su impulso del patriota italiano
Giovanni Cossar viene inaugurato il Museo Civico, che si pose in
chiara contrapposizione a quello provinciale, nella vecchia sede
del Comune di via Municipio 7. Dopo la guerra, con Gorizia in
gran parte distrutta, le collezioni in parte disperse, le
raccolte vennero fuse insieme e si costituì a Palazzo Attems il
Museo della Redenzione, che fu inaugurato l'8 giugno 1924:
comprendeva il museo Provinciale, il museo Civico e anche quello
Diocesano, previo accordo con l'Arcivescovo che i beni dovessero
restare di proprietà dell'Arcidiocesi. Nel 1938 dal Museo della
Redenzione vennero separate le raccolte di storia e arte e
trasferite a casa Formentini in Borgo Castello. Il resto diventa
Museo della Guerra e della Redenzione a Palazzo Attems.
I Musei goriziani, siano essi stati provinciali o comunali, la
questione è cambiata sempre assai poco: chiunque abbia
politicamente gestito dal 1861 in poi questo patrimonio ha avuto
sempre ben chiaro quale fosse la capitale culturale di quella
vasta zona che, geograficamente e con fortune alterne
amministrativamente e istituzionalmente, va sotto il nome di
"Goriziano", diventato poi per ragioni storiche molti evidenti
Isontino, o istituzionalmente parlando Provincia di Gorizia.
Questo ruolo d'ora innanzi cesserà con la gestione regionale dei
musei".