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III Comm: OOSS su nuovo regolamento case di riposo

27.07.2015
16:03
(ACON) Trieste, 27 lug - AB - Audizione in III Commissione consiliare regionale per le segreterie regionali dei pensionati CGIL, CISL e UIL sul regolamento per la definizione dei requisiti minimi per la realizzazione e l'esercizio di servizi semi-residenziali e residenziali per anziani.

Abbiamo sempre condiviso la politica sociale della Regione - è stato osservato - ma non possiamo farlo per le case di riposo. Speravamo venisse applicato più coraggio e soprattutto che le necessità fossero modellate in base alle domande che provengono dal territorio, invece il regolamento non si discosta molto da ciò che avevamo già discusso e non condiviso con la precedente Giunta regionale.

Nello specifico, da parte sindacale gli 11.039 posti letto sono sovrabbondanti rispetto alla domanda reale. Quelli per anziani non autosufficienti sono 8.751 e, di questi, 7.179 usufruiscono della convenzione per il riconoscimento degli oneri sanitari e per l'abbattimento costi della retta. Rimangono 1.572 posti letto privi di tale possibilità. Adesso si intende estendere la convenzionabilità ad altre 822 unità, ma ciò porterà a un aggravio stimabile prudenzialmente in 9 milioni per le casse della Regione: perché invece non rafforzare altri percorsi di tutela dell'anziano o garantire soluzioni alternative?

Sui requisiti, alle OOSS sembra che il regolamento abbia come obiettivo la ri-autorizzazione delle strutture esistenti su livelli molto prossimi a quelli in uso. Si corre il rischio di salvare strutture lontane da standard accettabili.

Riguardo agli standard infermieristici e fisioterapici sarebbe auspicabile riconsiderare il discorso sul minutaggio, che è lo strumento che definisce le piante organiche, fondamentale per il rispetto dei diritti civili dentro le strutture. Non si dovrà assumere personale senza titolo, i contratti nazionali andranno rispettati e il personale mancante dovrà essere sostituito sin dal primo giorno di assenza.

Capitolo vigilanza: dovrà riguardare il livello regionale (verifiche degli standard assistenziali- sanitari) e il territorio (Ambito) per le ispezioni nelle strutture. Vanno quindi istituite celermente le Commissioni.

In merito alle rette, i sindacati hanno ribadito la necessità del passaggio di tutta la quota del contributo regionale al criterio ISEE e a quello della gravità del caso: il progetto personalizzato dovrà basarsi sulle caratteristiche delle necessità economiche e delle difficoltà umane.

Rispetto alle funzioni sanitarie, la raccomandazione è che si definiscano con maggior puntualilà l'assistenza medica di base e la presenza dei medici di medicina generale dentro le strutture, come la presenza di fisioterapisti (da estendere alle strutture semiresidenziali) e di psicologi per il sostegno e la riabilitazione neuro cognitiva degli ospiti, dei loro familiari, ma anche degli operatori.

Posto che demenza e Alzheimer sono in aumento, occorrerà istituire appositi nuclei di cura e ridurre, se non superare del tutto, il ricorso al metodo della contenzione.

Da ultimo, le OOSS hanno ribadito l'assoluta urgenza di adottare uno schema di convenzione/accordo contrattuale per il riconoscimento delle prestazioni di assistenza medica primaria, infermieristica, riabilitativa e farmaceutica erogata nelle strutture, per superare le situazioni di disomogeneità legate che richiedono risposte urgenti.

(immagini tv)