III Comm: OOSS su nuovo regolamento case di riposo
(ACON) Trieste, 27 lug - AB - Audizione in III Commissione
consiliare regionale per le segreterie regionali dei pensionati
CGIL, CISL e UIL sul regolamento per la definizione dei requisiti
minimi per la realizzazione e l'esercizio di servizi
semi-residenziali e residenziali per anziani.
Abbiamo sempre condiviso la politica sociale della Regione - è
stato osservato - ma non possiamo farlo per le case di riposo.
Speravamo venisse applicato più coraggio e soprattutto che le
necessità fossero modellate in base alle domande che provengono
dal territorio, invece il regolamento non si discosta molto da
ciò che avevamo già discusso e non condiviso con la precedente
Giunta regionale.
Nello specifico, da parte sindacale gli 11.039 posti letto sono
sovrabbondanti rispetto alla domanda reale. Quelli per anziani
non autosufficienti sono 8.751 e, di questi, 7.179 usufruiscono
della convenzione per il riconoscimento degli oneri sanitari e
per l'abbattimento costi della retta. Rimangono 1.572 posti letto
privi di tale possibilità. Adesso si intende estendere la
convenzionabilità ad altre 822 unità, ma ciò porterà a un
aggravio stimabile prudenzialmente in 9 milioni per le casse
della Regione: perché invece non rafforzare altri percorsi di
tutela dell'anziano o garantire soluzioni alternative?
Sui requisiti, alle OOSS sembra che il regolamento abbia come
obiettivo la ri-autorizzazione delle strutture esistenti su
livelli molto prossimi a quelli in uso. Si corre il rischio di
salvare strutture lontane da standard accettabili.
Riguardo agli standard infermieristici e fisioterapici sarebbe
auspicabile riconsiderare il discorso sul minutaggio, che è lo
strumento che definisce le piante organiche, fondamentale per il
rispetto dei diritti civili dentro le strutture. Non si dovrà
assumere personale senza titolo, i contratti nazionali andranno
rispettati e il personale mancante dovrà essere sostituito sin
dal primo giorno di assenza.
Capitolo vigilanza: dovrà riguardare il livello regionale
(verifiche degli standard assistenziali- sanitari) e il
territorio (Ambito) per le ispezioni nelle strutture. Vanno
quindi istituite celermente le Commissioni.
In merito alle rette, i sindacati hanno ribadito la necessità del
passaggio di tutta la quota del contributo regionale al criterio
ISEE e a quello della gravità del caso: il progetto
personalizzato dovrà basarsi sulle caratteristiche delle
necessità economiche e delle difficoltà umane.
Rispetto alle funzioni sanitarie, la raccomandazione è che si
definiscano con maggior puntualilà l'assistenza medica di base e
la presenza dei medici di medicina generale dentro le strutture,
come la presenza di fisioterapisti (da estendere alle strutture
semiresidenziali) e di psicologi per il sostegno e la
riabilitazione neuro cognitiva degli ospiti, dei loro familiari,
ma anche degli operatori.
Posto che demenza e Alzheimer sono in aumento, occorrerà
istituire appositi nuclei di cura e ridurre, se non superare del
tutto, il ricorso al metodo della contenzione.
Da ultimo, le OOSS hanno ribadito l'assoluta urgenza di adottare
uno schema di convenzione/accordo contrattuale per il
riconoscimento delle prestazioni di assistenza medica primaria,
infermieristica, riabilitativa e farmaceutica erogata nelle
strutture, per superare le situazioni di disomogeneità legate che
richiedono risposte urgenti.
(immagini tv)