News


III Comm: audizione direttori Aas regionali e assessore Telesca (2)

27.07.2015
16:35
(ACON) Trieste, 27 lug - RCM - Anche dalla Aas n. 3 "Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli", in audizione in III Commissione sulle segnalazioni agli Urp, si è appreso che i reclami sono passati dai 116 del 2013 ai 77 del 2014, sollevati per il 50% per aspetti tecnico-professionali, ma il 75% circa però è stato ritenuto non fondato. Per il 2015 sono attesi circa un centinaio di reclami, ma poiché la popolazione servita dalla "nuova" Aas 3 (Ass 2 più Ass 3) è raddoppiata, non lo si ritiene un dato preoccupante. E la raccolta delle segnalazioni è abbastanza diffusa sul territorio, dunque è agevole per il cittadino che oggi più di prima fa richiesta di risarcimento anche per entità limitate.

Quanto ai dati, guardando al rapporto reclami/elogi rispetto agli accessi (ricovero + prestazioni ambulatoriali), si nota che nel 2013 gli accessi sono stati 272.000 per 116 reclami (uno ogni 2.350) e 56 elogi (uno ogni 4.850), nel 2014 ci sono stati 269.000 accessi con 77 reclami (uno ogni 3.500) e 53 elogi (uno ogni 5.100). Meno reclami, dunque, e meno elogi.

L'Azienda ha poi deciso di inviare a 50.000 famiglie il questionario "Io ci sono… e tu puoi contare su di me", che richiede la descrizione dei punti di forza e di debolezza del servizio sanitario (il questionario è reperibile anche sul sito Internet, ma comunque si è voluto utilizzare il sistema dell'invio cartaceo a casa). Si attendono i risultati.

Infine si è appreso che l'attuale Aas 2 "Isontina", ex Ass n. 5 "Bassa Friulana", ha sette punti di raccolta di informazioni e che nel 2014 sono arrivate 188 segnalazioni complessive (79 reclami, 18 elogi, 91 segnalazioni semplici) in riduzione rispetto agli anni precedenti confermata anche nei primi sei mesi del 2015. Soprattutto sono diminuite le segnalazioni dei tempi di attesa e dei tempi di consegna delle prestazioni. Invece gli aspetti tecnico-professionali sono i più segnalati.

Da parte dei consiglieri, Roberto Novelli (FI) ha sottolineato che l'aspetto della soddisfazione dell'utente è importante. Il sistema di registrazione è datato e va aggiornato. Importante anche il dato relazionale. E ha chiesto se la responsabilità di chi è causa di un reclamo viene individuata all'interno del sistema e se sino previste sanzioni. Ha poi denunciato una discrepanza tra le informazioni riferite dai Cup via telefono sulle disponibilità delle prestazioni e quelle date dai Cup presso le strutture ospedaliere.

Stefano Pustetto (Sel) ha sottolineato gli aspetti tecnico-professionali denunciati dai cittadini e ha evidenziato che sono due i punti di debolezza: uno è il tipo di linguaggio utilizzato dai medici, con terminologia spesso troppo tecnica, troppo specifica, che l'utente non capisce fino in fondo; l'altro è il carico di lavoro del medico il quale, quindi, non ha il tempo di spiegare bene al paziente cosa accade.

A questo proposito, Giovanni Barillari (Misto) ha aggiunto che forse bisogna tener conto anche della notevole parte burocratica che il medico deve adempiere e che gli ha fatto aumentare notevolmente il carico di lavoro in questi ultimi anni.

Per Silvana Cremaschi (Pd), che ha denunciato le segnalazioni "pilotate" dal medico che invita i pazienti a farle, tanto le negative quanto le positive, per scopi suoi personali, si dovrebbe pensare un diverso modo di analizzare le denunce, non affidandosi solo alla spontaneità degli utenti ma ideare una cosa più articolata.

Anche per Renata Bagatin (Pd) si dovrebbero fare delle valutazioni più omogenee delle segnalazioni. Si è poi chiesta se i reclami sono diminuiti perché la gente è più soddisfatta o perché le cose non vanno ma c'è la disaffezione a segnalarle, quasi una rassegnazione che tanto nulla cambia. I casi positivi andrebbero pubblicizzati di più. Si guarda ancora molto alla qualità del servizio ospedaliero, troppo poco al territorio, ai servizi nella loro globalità.

Alle regole omogenee per le aziende si è unito Andrea Ussai (M5S), che ha parlato di un persistente difetto di comunicazione e di informazione, il fattore relazionale con il cittadino deve aumentare. Abbiamo anche noi politici la responsabilità di fare maggiore informazione al cittadino, spiegare cosa accade e cosa fare - ha detto.

Da parte dell'assessore Maria Sandra Telesca, il commento è stato che i dati dimostrano che le Aziende stanno lavorando bene. Il numero degli operatori sanitari sul territorio è di 20.000 unità, i disservizi reali ci fanno essere soddisfatti. Il tema della comunicazione al cittadino sta nella riforma in atto e a questo è legato il tema dell'umanizzazione, che si rischia di perdere guardando solo alla tecnologia. Coinvolgere le associazioni dei malati dovrebbe portare miglioramento anche a livello di soddisfazione degli utenti. Maggiori segnalazioni non significa che le cose vanno peggio, ma che c'è un clima favorevole per farle.

Quanto ai disagi del Cup segnalati da Novelli, l'assessore ha ammesso che il problema esiste, verificato da lei in persona, e che le cose cambieranno con settembre, quando le agende delle prenotazioni - oggi separate tra Cup telefonico e Cup sportello - saranno allineate e i cittadini potranno effettuare le loro prenotazioni in via informatica. C'è l'intenzione di fare un'indagine presso i pazienti dimessi degli ospedali per capire le storture che del sistema, ma sapere direttamente da loro le cose positive e le negative percepite.

Quanto ai dati regionali, il numero totale degli accessi annui dei cittadini presso gli Urp (richieste di informazioni, reclami, elogi, chiarimenti, ecc.) nell'arco del 2014 sono stati 133.815, di cui 79.944 ad accesso diretto, 46.881 tramite contatto telefonico e 6.990 tramite posta elettronica, fax o altra modalità. Il numero totale dei reclami, nel periodo di riferimento, sono stati 1.780, di cui 763 ad accesso diretto, 40 tramite contatto telefonico e 977 a mezzo posta elettronica, fax o altro. Si può pertanto sintetizzare che per 133.815 accessi), solamente 1.780 sono reclami, ossia l'1,33%.

(immagini tv)

(fine)