FI: Ziberna, riforma enti locali, solo danni e nessun risparmio
(ACON) Trieste, 28 lug - COM/AB - "Credevamo di aver provato
tutto il pressappochismo della Giunta Serracchiani e
dell'assessore alle autonomie locali Panontin quando, in
occasione della discussione sulla legge regionale di riforma
degli enti locali aveva assicurato che avrebbe prodotto un
risparmio di 160 milioni di euro, mentre anche una recentissima
pubblicazione della CGIA di Mestre ha acclarato come ora vi
saranno oneri aggiuntivi e solo tra parecchi anni otterremo
risibili risparmi: nulla in confronto al danno istituzionale che
la riforma avrà provocato".
A dichiararlo è il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio
regionale Rodolfo Ziberna.
"Ogni giorno questa Giunta e questo assessore - aggiunge Ziberna
- riescono a far pentire anche l'elettorato di sinistra di averli
votati. In riferimento al referendum sulla Città comune del
Monfalconese, come si può anche solo ipotizzare di impedire a un
Comune di andare al voto o di sciogliere un Consiglio comunale?
Ma in quale regime dittatoriale viviamo, in cui un assessore fa e
dispone non solo al di sopra, ma addirittura contro le leggi? Non
mi piace affermare che ve lo avevamo detto, ma è proprio così:
avevamo annunciato di quali disastri sarebbe stata portatrice la
riforma voluta dall'assessore Panontin e dalla presidente
Serracchiani e tutti i nodi un po' alla volta stanno venendo al
pettine, con le violazioni dei diritti, con i maggiori oneri in
capo ai cittadini".
"Non basta a Panontin - si chiede il consigliere forzista -
l'avvio di bracci di ferro legali con oltre 50 Comuni della
regione che hanno avuto l'ardire di non obbedir tacendo agli
ordini della Giunta Serracchiani? Non basta l'alzata di scudi di
tutti i Comuni, anche quelli amici, a fronte del ricatto violento
e anticostituzionale con cui la Giunta voleva sottrarre 26
milioni di euro alla disponibilità dei Comuni che non si erano
allineati?"
"Questa Giunta e questo assessore - conclude Ziberna - hanno
dimostrato tutta la loro inadeguatezza e i cittadini a gran voce
ne chiedono le dimissioni. Ma sempre più questa Giunta regionale
rimane arroccata sulla sua torre d'avorio, esercitando il comando
fine a sé stesso per agevolare velleità e aspirazioni politiche
di qualcuno, sulla pelle dei cittadini".