Pd-Ssk: Gabrovec, interrare gli elettrodotti è scelta di civiltà
(ACON) Trieste, 30 lug - COM/AB - "Viva soddisfazione per il
pronunciamento del Consiglio di Stato che ha stoppato la
realizzazione dell'elettrodotto Udine-Redipuglia, restituendo
così dignità e voce a quanti - associazioni e amministratori
pubblici - negli anni passati hanno sostenuto la necessità di
prevedere l'interramento delle nuove linee, come anche un
programma pluriennale di dismissione di quelle preesistenti su
traliccio".
Il commento è del consigliere regionale Pd-Slovenska skupnost
Igor Gabrovec, che già nella passata legislatura era più volte
intervenuto, anche in Aula, soprattutto in relazione al progetto
dell'elettrodotto sul Carso, quindi sulla tratta
Monfalcone-Padriciano.
"Un'opera, quella sul Carso, che con il sotterfugio del semplice
potenziamento era andata invece a creare nuovi tracciati
dell'elettrodotto, mortificando ulteriormente aree di pregio
ambientale (Natura 2000) e mantenendo quanto meno invariato il
già pesante impatto sui borghi carsici, veri gioielli
urbanistico-culturali che andrebbero invece tutelati e
valorizzati anche in chiave turistico-ricettiva".
"Da ricordare infine - sottolinea il consigliere espressione
della minoranza slovena - che già a fine gennaio del 2010 avevo
condiviso e sottoscritto una mozione (la n. 50 della X
legislatura) con tutti i colleghi del Pd della precedente
legislatura, che chiedeva l'interramento dell'elettrodotto
Redipuglia-Udine, come del resto avviene dei Paesi più
progrediti, con le motivazioni che sono state oggi riprese dal
Consiglio di Stato. L'allora maggioranza di centro-destra aveva
trovato il modo di glissare il problema, bocciando infine la
mozione in Aula. Oggi apprendiamo con soddisfazione che la
questione delle mitigazione ambientale e del contenimento dei
costi sociali delle grandi opere pubbliche sono un problema
sentito, reale e che quindi non va sottovalutato".