News


Pd-Ssk: Gabrovec, interrare gli elettrodotti è scelta di civiltà

30.07.2015
11:50
(ACON) Trieste, 30 lug - COM/AB - "Viva soddisfazione per il pronunciamento del Consiglio di Stato che ha stoppato la realizzazione dell'elettrodotto Udine-Redipuglia, restituendo così dignità e voce a quanti - associazioni e amministratori pubblici - negli anni passati hanno sostenuto la necessità di prevedere l'interramento delle nuove linee, come anche un programma pluriennale di dismissione di quelle preesistenti su traliccio".

Il commento è del consigliere regionale Pd-Slovenska skupnost Igor Gabrovec, che già nella passata legislatura era più volte intervenuto, anche in Aula, soprattutto in relazione al progetto dell'elettrodotto sul Carso, quindi sulla tratta Monfalcone-Padriciano.

"Un'opera, quella sul Carso, che con il sotterfugio del semplice potenziamento era andata invece a creare nuovi tracciati dell'elettrodotto, mortificando ulteriormente aree di pregio ambientale (Natura 2000) e mantenendo quanto meno invariato il già pesante impatto sui borghi carsici, veri gioielli urbanistico-culturali che andrebbero invece tutelati e valorizzati anche in chiave turistico-ricettiva".

"Da ricordare infine - sottolinea il consigliere espressione della minoranza slovena - che già a fine gennaio del 2010 avevo condiviso e sottoscritto una mozione (la n. 50 della X legislatura) con tutti i colleghi del Pd della precedente legislatura, che chiedeva l'interramento dell'elettrodotto Redipuglia-Udine, come del resto avviene dei Paesi più progrediti, con le motivazioni che sono state oggi riprese dal Consiglio di Stato. L'allora maggioranza di centro-destra aveva trovato il modo di glissare il problema, bocciando infine la mozione in Aula. Oggi apprendiamo con soddisfazione che la questione delle mitigazione ambientale e del contenimento dei costi sociali delle grandi opere pubbliche sono un problema sentito, reale e che quindi non va sottovalutato".