M5S: Ussai, sempre più strategico punto nascita Latisana
(ACON) Trieste, 31 lug - COM/MPB - "Due giorni fa l'Azienda
Sanitaria 10 della Regione Veneto ha annunciato la chiusura -
temporanea - del Punto nascita di Portogruaro. Una chiusura che
dovrebbe durare circa 2 mesi, fino al 30 settembre. Fino a quella
data all'ospedale di Portogruaro potranno essere trattate
solamente le emergenze. Per tutte le altre esigenze le donne "in
dolce attesa" dovranno recarsi al presidio di San Donà di Piave.
È una decisione - un vero e proprio segnale d'allarme - che rende
ancora più importante il ruolo del Punto nascita di Latisana".
A dare la notizia è il portavoce del MoVimento 5 Stelle in
Consiglio regionale Andrea Ussai, che assieme agli attivisti di
Latisana si batte per il mantenimento del presidio latisanese.
"Cosa farà la Regione FVG: "Si attiverà per attrarre altre
pazienti dal Veneto, facendo conoscere le sale parto nuove del
Punto nascita di Latisana? E ancora: la Giunta Serracchiani si
attiverà finalmente per inaugurare il reparto materno-infantile
che, ricordiamo, è già pronto da più di un anno? Oppure la
Regione continuerà a tergiversare cercando di non incrementare
eccessivamente il numero delle nascite come forse vorrebbe
qualcuno?".
Queste le domande che il portavoce del M5S rivolge alla Giunta
Serracchiani.
"Come M5S crediamo che anche gli aspetti economici rafforzino le
posizioni di chi vuole mantenere il Punto nascita di Latisana,
che già oggi è di forte attrazione. Un terzo delle partorienti,
infatti, proviene già da fuori Regione, fatto questo che permette
al sistema sanitario regionale di incassare risorse importanti -
sottolinea il consigliere pentastellato. Il risparmio di
un'eventuale chiusura, stimato ufficialmente in 1.5/2 milioni di
euro, è infatti tutto da dimostrare, dato che i costi per i
servizi alternativi non sono stati quantificati.
"Analizzando i dati del 2014, con la chiusura del Punto nascita
di Latisana il mancato introito, generato dall'attrazione
extraregionale per prestazioni ginecologiche e pediatriche,
sarebbe di circa 1 milione di euro. Viceversa, con la
soppressione della struttura di Palmanova avremmo una perdita di
appena circa 50mila euro. A questo va aggiunto il costo della
fuga verso il Veneto, tutto da quantificare. Un fenomeno che sarà
diffuso visto che dal Latisanese è più comodo rivolgersi alle
strutture del Veneto, con grande soddisfazione del presidente
Zaia che, senza sforzo alcuno, otterrebbe un discreto tornaconto
economico per le casse della sua Regione. Una fuga che potrebbe
anche favorire - come molti sospettano - alcune strutture private
che si trovano a ridosso del confine con il Friuli Venezia Giulia
e che pare si stiano già organizzando per ampliare l'offerta.
"Insomma, la scelta di chiudere l'area materno infantile di
Latisana non risponde né a criteri di sicurezza né tanto meno a
quelli economici. Resta in piedi l'ipotesi della "convenienza
politica". Ma noi sappiamo - conclude Ussai - che chi governa il
Friuli Venezia Giulia non bada mai a questi aspetti!".