FI: Ziberna, poter cacciare il cinghiale tutto l'anno
(ACON) Trieste, 5 ago - COM/RCM - Con l'approvazione del nuovo
Piano faunistico regionale, per Rodolfo Ziberna non ci sono più
alibi per risolvere il problema dei danni provocati dai
cinghiali: lo strumento più efficace per far fronte a questo
fenomeno è senza dubbio l'abbattimento in deroga, disposto dalle
Province.
La questione - scrive il consigliere regionale di Forza Italia -
negli ultimi anni si è fatta particolarmente grave a causa del
rischio che corrono vigneti, culture, pascoli, ma anche
autovetture e altri beni patrimoniali, cui si uniscono anche
rischi per l'incolumità delle persone.
Altri strumenti dissuasivi, quali le recinzioni metalliche
elettrificate ed elettrosaldate o la sterilizzazione con pillole,
a detta di Ziberna sarebbero devastanti per l'ambiente e assai
pericolose per l'uomo. Il problema ha ormai assunto proporzioni
straordinarie, quindi servono misure straordinarie. E come se non
bastasse, tutti gli indennizzi sono andati esauriti: la Provincia
non riesce ad aiutare tutti i coltivatori vittime di
devastazioni.
I danni subiti dal settore agricolo nella fascia che va da
Gorizia al Collio a causa delle incursioni di cinghiali, ma anche
di caprioli e cornacchie, lo scorso anno hanno superato quota
250mila euro. Sull'ordine dei 70 milioni di euro (dati Eurispes),
invece, sono i danni provocati dalla fauna selvatica stimati in
ambito nazionale.
I dati (fonte Regione FVG delle ultime due annate venatorie
2011/12 e 2012/13) fanno emergere che sono stati abbattuti 5.800
cinghiali su 9.200 abbattimenti autorizzati, con ciò significando
che a livello regionale sono rimasti in circolazione 3.400
cinghiali che si potevano e dovevano abbattere. Da segnalare
anche - prosegue l'esponente di centrodestra - la significativa
riduzione del numero di cacciatori in regione, sull'ordine delle
1.300 unità, di cui 50 nel Collio e 21 nel Carso, luoghi di vere
e proprie scorribande dei cinghiali.
Prendendo a esempio la legislazione slovena che permette
l'abbattimento degli ungulati per ampi periodi dell'anno, Ziberna
suggerisce di fare altrettanto anche in Friuli Venezia Giulia:
cacciare il cinghiale sempre, tutto l'anno, disciplinando questa
caccia in modo diverso da quella attuale, simile a quella per il
capriolo, che è una specie diversa.
Rimane sul tappeto una ulteriore mia proposta - conclude il
consigliere forzista - in merito all'opportunità di non sprecare
la carne dei capi abbattuti quando non è utilizzata dallo stesso
cacciatore, offrendola alle associazioni senza fine di lucro come
Croce Rossa, Caritas, Banco Alimentare, in grado di lavorarla,
congelarla e distribuirla alle persone più bisognose.