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FI: Ziberna, poter cacciare il cinghiale tutto l'anno

05.08.2015
11:27
(ACON) Trieste, 5 ago - COM/RCM - Con l'approvazione del nuovo Piano faunistico regionale, per Rodolfo Ziberna non ci sono più alibi per risolvere il problema dei danni provocati dai cinghiali: lo strumento più efficace per far fronte a questo fenomeno è senza dubbio l'abbattimento in deroga, disposto dalle Province.

La questione - scrive il consigliere regionale di Forza Italia - negli ultimi anni si è fatta particolarmente grave a causa del rischio che corrono vigneti, culture, pascoli, ma anche autovetture e altri beni patrimoniali, cui si uniscono anche rischi per l'incolumità delle persone.

Altri strumenti dissuasivi, quali le recinzioni metalliche elettrificate ed elettrosaldate o la sterilizzazione con pillole, a detta di Ziberna sarebbero devastanti per l'ambiente e assai pericolose per l'uomo. Il problema ha ormai assunto proporzioni straordinarie, quindi servono misure straordinarie. E come se non bastasse, tutti gli indennizzi sono andati esauriti: la Provincia non riesce ad aiutare tutti i coltivatori vittime di devastazioni.

I danni subiti dal settore agricolo nella fascia che va da Gorizia al Collio a causa delle incursioni di cinghiali, ma anche di caprioli e cornacchie, lo scorso anno hanno superato quota 250mila euro. Sull'ordine dei 70 milioni di euro (dati Eurispes), invece, sono i danni provocati dalla fauna selvatica stimati in ambito nazionale.

I dati (fonte Regione FVG delle ultime due annate venatorie 2011/12 e 2012/13) fanno emergere che sono stati abbattuti 5.800 cinghiali su 9.200 abbattimenti autorizzati, con ciò significando che a livello regionale sono rimasti in circolazione 3.400 cinghiali che si potevano e dovevano abbattere. Da segnalare anche - prosegue l'esponente di centrodestra - la significativa riduzione del numero di cacciatori in regione, sull'ordine delle 1.300 unità, di cui 50 nel Collio e 21 nel Carso, luoghi di vere e proprie scorribande dei cinghiali.

Prendendo a esempio la legislazione slovena che permette l'abbattimento degli ungulati per ampi periodi dell'anno, Ziberna suggerisce di fare altrettanto anche in Friuli Venezia Giulia: cacciare il cinghiale sempre, tutto l'anno, disciplinando questa caccia in modo diverso da quella attuale, simile a quella per il capriolo, che è una specie diversa. Rimane sul tappeto una ulteriore mia proposta - conclude il consigliere forzista - in merito all'opportunità di non sprecare la carne dei capi abbattuti quando non è utilizzata dallo stesso cacciatore, offrendola alle associazioni senza fine di lucro come Croce Rossa, Caritas, Banco Alimentare, in grado di lavorarla, congelarla e distribuirla alle persone più bisognose.