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AR: Revelant, un'altra occasione persa per aiutare l'edilizia

06.08.2015
12:20
(ACON) Trieste, 6 ago - COM/RCM - La crisi del settore edile non è superata e i fondi messi a disposizione non sono sufficienti: il vicepresidente del gruppo di Autonomia Responsabile in Consiglio regionale, Roberto Revelant, spiega le principali proposte da lui suggerite in occasione dell'approvazione della legge di assestamento del bilancio 2015 ma respinte dall'Aula, anche in considerazione del fatto che sui 2 bandi attivati nell'anno in corso sono state presentate istanze da privati per lavori per oltre 300.000.000 di euro, a dimostrazione che la casa sta ancora a cuore ai cittadini di questa regione. La prima proposta - afferma dunque Revelant - intendeva implementare le risorse con ulteriori 12.000.000 di euro per aumentare le domande finanziabili dall'ormai prossima graduatoria, legata al bando sul recupero dei fabbricati dismessi e sottoutilizzati e che avrebbe portato ossigeno già nell'anno in corso. Ciò anche perché, con le risorse attualmente stanziate, la Regione potrà soddisfare meno di un quinto delle oltre 1.600 istanze presentate. La seconda proposta invece - spiega ancora il consigliere - avrebbe potuto avere un effetto leva ancor più significativo, attraverso un piccolo contributo regionale volto a coprire i soli costi degli interessi derivanti dalla stipula di un prestito bancario finalizzato alla realizzazione degli interventi legati all'efficientamento energetico degli immobili.

Semplificando, il prestito verrebbe pagato a rate e le rate, grazie all'eliminazione del peso degli interessi, all'incentivo fiscale statale e al risparmio energetico generato dalle opere di efficientamento, diverrebbero leggere e sopportabili. Questo è possibile grazie al decreto legislativo 28/2011 che ha ripristinato la cumulabilità della detrazione fiscale per interventi di riqualificazione energetica degli edifici con ulteriori contributi regionali o locali, offrendoci pertanto l'opportunità per fare ancora di più per venire incontro anche a quei cittadini con problemi di liquidità o a coloro che preferiscono non intaccare i loro risparmi, preservandoli per gli imprevisti.

Tali interventi, a detta di Revelant avrebbero potuto avere effetti positivi immediati in termini di nuove commesse per tutto il comparto edile e di riflesso a tutte le attività a esso collegate, senza contare che il solo gettito Iva generato avrebbe rifinanziato lo strumento a costo praticamente nullo per le casse regionali.

L'assessore Santoro, bocciando l'emendamento - conclude Revelant -, ha liquidato la nostra proposta dichiarando che le banche sono pronte e disponibili a erogare mutui a tasso zero per tali interventi. Se ciò fosse vero, sarebbe una splendida notizia, pertanto controllerò immediatamente se si tratta di realtà o fantascienza. Ma se così non fosse, l'ennesima bocciatura alle nostre proposte senza risposte alternative, porterà la Giunta a doversi assumere la responsabilità di aver vanificato un'altra possibilità di rialzarsi per il settore edile e la nostra economia. Forse l'Esecutivo regionale non si è accorto che i cantieri attivi in Friuli Venezia Giulia sono oramai in via di estinzione.