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FI: Novelli, approvare Piano nazionale lotta alle epatiti virali

07.08.2015
12:45
(ACON) Trieste, 7 ago - COM/RCM - Approvare in tempi rapidi il Piano nazionale per la lotta alle epatiti virali per garantire cure adeguate non solo ai malati più gravi di epatite C, ma anche a fini di prevenzione: é quanto chiede il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli in una mozione presentata alla Giunta Serracchiani.

In Italia - rileva Novelli - le persone che risultano positive al virus dell'epatite C sono 435mila e si stima che almeno altrettante siano quelle che l'hanno contratto ma non ne sono ancora a conoscenza, portando complessivamente la popolazione interessata a circa 1 milione di persone con un numero di decessi pari a 8-10mila all'anno. Solo in Friuli Venezia Giulia il numero di malati raggiunge quota 3.000.

La ricerca ha fatto passi da gigante nella cura di questa patologia e sono disponibili nuovi farmaci per il trattamento dei pazienti, farmaci che però in Italia hanno un accesso fortemente limitato. La strategia finora adottata dall'Agenzia italiana del farmaco - prosegue l'esponente di Forza Italia - prevede il rimborso della terapia antivirale solo per il trattamento di 50mila malati in tutto il territorio nazionale, affetti da grave malattia epatica associata all'infezione cronica da epatite C, al fine di ridurre la mortalità associata alla malattia, riconoscendo delle priorità e limitando l'accesso al farmaco a categorie di pazienti ben definite.

Questa strategia non tiene quindi conto delle necessità di prevenzione delle categorie di malati meno gravi; sarebbe inoltre necessaria una platea più vasta per sopperire alle reali necessità di cura. E vi è anche un problema di sostenibilità finanziaria, considerato che il costo medio di un ciclo di trattamenti contro l'epatite C va dai 30mila ai 40mila euro.

Come detto - rimarca Novelli - in FVG sono circa 3.000 le persone ammalate di epatite C, ma non tutti hanno le caratteristiche per poter utilizzare il nuovo farmaco, attualmente erogato da tre centri clinici a Udine, Pordenone e Trieste a circa 400 persone. Sarebbe quindi necessario che il Piano nazionale per la lotta alle epatiti virali, presentato nel 2012, fosse finalmente approvato dal Governo visto che la sua mancata attuazione comporta il rischio di esporre il Sistema sanitario nazionale alla pressione di migliaia di pazienti che vedono negata la concreta possibilità di guarigione da patologie gravissime che spesso portano alla morte.