Presidente Iacop a Udine per 59° anniversario sciagura Marcinelle
(ACON) Udine, 9 ago - MPB - "Area verde Vittime di Marcinelle -
8 agosto 1956". La targa con la quale il Comune di Udine ha
scelto di dedicare lo spazio verde di Largo Goldoni affacciato
sul Viale Trieste ai 262 minatori, fra i quali 136 italiani di
cui 7 friulani, che quel giorno di 59 anni fa persero la vita in
Belgio nella miniera di carbone di Bois du Cazier nel sobborgo
operaio di Marcinelle, a sud di Charleroi, è stata scoperta
stamani nel corso di una cerimonia che ha fatto seguito alla
Santa Messa celebrata nella vicina Chiesa della Beata Vergine del
Carmine e alla quale è intervenuto il presidente del Consiglio
regionale Franco Iacop che ha portato anche il saluto della
presidente della Regione Serracchiani.
"Ricordare la tragedia di Marcinelle è un momento di riflessione
che ha un alto valore civile e sociale poichè è l'occasione per
ricordare coloro che, emigranti, persero la vita in quella
sciagura ma anche per rinnovare l'attenzione sui temi
dell'occupazione e della sicurezza dei luoghi di lavoro" - ha
affermato Iacop esprimendo gratitudine per l'impegno delle
Federazioni provinciali dei Maestri del Lavoro di Udine,
Pordenone e Gorizia a organizzare questa manifestazione che ha
carattere itinerante ed è ospitata ogni anno in uno dei luoghi
d'origine delle vittime.
Alla cerimonia, organizzata dalla Federazione Maestri del lavoro
attraverso il consolato di Udine presieduto da Mario Caporale,
hanno partecipato, assieme alle Federazioni di Pordenone e
Gorizia, anche l'Associazione Minatori di Raibl Cave del Predil,
le associazioni di minatori di altri Comuni, e le Acli che
attraverso il proprio ente per i problemi dei lavoratori emigrati
è presente ogni anno alle cerimonie a Marcinelle. Oggi i loro
labari si sono mescolati a quelli dei comuni di cui erano
originarie le sette vittime friulane: Pietro Basso di 26 anni,
Mario Buiatti di 31, Ferruccio Pegorer di 41, Armando Zanelli di
33, Lorenzo De Santis di 29, Ruggero Castellani di 41 e Ciro
Natale Piccolo di 36 i cui figli sono giunti per l'occasione da
Marcinelle. Ad accompagnare i momenti più significativi della
commemorazione la Filarmonica di Povoletto.
Una tragedia che bene si può definire una strage del lavoro - è
stato detto negli interventi dei rappresentanti del Comune, della
Provincia e della Prefettura di Udine e dello stesso console
Caporale che ha tracciato la ricostruzione storica di quella
sciagura. Un disastro che ha portato alla luce le durissime
condizioni di vita e di lavoro degli emigranti e che non può non
far pensare alla realtà dei nuovi fenomeni migratori. Dare
dignità ai migranti nella nostra realtà sarà un modo per
testimoniare il valore di quel sacrifico.
"La traccia tesa sotto questo ricordo è - per Iacop - quella del
lavoro, tema fondante della nostra Carta Costituzionale e nodo
cruciale del presente, nel quale la dimensione di chi il lavoro
ce l'ha, e attraverso esso costruisce le prospettive del nostro
futuro, e di chi non ce l'ha e che per questo deve essere al
centro dell'impegno collettivo della società specie per i
giovani, si somma con quelle della sicurezza dei luoghi di lavoro
e della nuova emigrazione. Un impegno che per noi si declina
anche sul piano legislativo con riforme che toccano anche la
formazione e che costantemente sono di stimolo a riflettere su
come corrispondere concretamente a queste istanze dentro un
orizzonte europeo di diritti e tutele, in cui qualità del lavoro
e dei diritti costituiscono un traguardo civile, morale e
culturale".