Pres. Iacop visita Casa circondariale di Udine
(ACON)Udine, 18 ago - MPB - Il presidente del Consiglio
regionale Franco Iacop ha visitato la Casa Circondariale di
Udine.
L'iniziativa si è inserita nel quadro della rinnovata funzione -
ha detto Iacop - assunta dal Consiglio regionale rispetto
all'Ufficio del Garante dei diritti della persona la cui attività
si esplicita ora in tre indirizzi, uno dei quali specificatamente
rivolto proprio alle persone private della libertà personale.
Così, nel quadro di questa attività interna e propria del
Consiglio regionale - ha spiegato il presidente - ho voluto
rendermi personalmente conto della situazione carceraria in FVG
partendo dal carcere Udine e affrontando con la direttrice Irene
Iannucci gli aspetti relativi alla riqualificazione di alcune
parti della struttura, ma anche i punti di forza su cui lavorare.
Fra i punti negativi c'è sicuramente la situazione della
struttura che risale al 1925, e che certamente appare datata,
risultando oggi collocata dentro la città e in condizioni di
sovraffollamento visto che la capienza di 100 unità prevista alla
costruzione è ampiamente superata, arrivando a ospitare 165
detenuti. Un numero pesante, pur rientrando nel parametro minimo,
all'occhio dell'Ue con allarme sanzioni, anche se in qualche modo
si cerca di compensare attraverso la gestione degli spazi aperti
esterni alle celle, per consentirne la frequentazione a tutti i
detenuti.
Una prima soluzione potrebbe venire proprio dal recupero
funzionale degli spazi dell'ex carcere femminile e Iacop ha
assicurato il proprio impegno a intervenire presso le autorità
ministeriali perché ciò possa essere realizzato finalizzando il
recupero a ricavare luoghi da destinare sia all'attività
formativa che alle attività manuali per i detenuti non costretti
così a trascorrere inoperosi le ore sulla branda, con una
riduzione - almeno temporanea - dell'affollamento.
Fra i punti sui quali investire - e che vanno oltre il dato
strettamente udinese - ci sono quelli che discendono dalla nuova
situazione generale della sanità riferita alle carceri: le
competenze sono ora passate al sistema delle Regioni per quanto
riguarda gli aspetti sociosanitari. Anche In FVG c'è l'esigenza
di coordinare - ha sottolineato ancora Iacop - le prestazioni nei
settori specialistici più attinenti la popolazione carceraria,
dalle prestazioni psichiatriche ai rapporti con i Sert, oltre
alla prevenzione delle patologie più frequenti, con l'obiettivo
complessivo - ha concluso il presidente del Consiglio regionale -
di gestire al meglio il rapporto fra persona detenuta, sistema
carcerario e sistema sanitario.
Il presidente Iacop ha preso atto della grande disponibilità
dimostrata negli anni dalla Direzione della Casa Circondariale,
dagli appartenenti alla Polizia Penitenziaria, dalle Associazioni
e dagli Enti che svolgono attività di volontariato in un contesto
di particolare difficoltà.