M5S: Sergo, Mediocredito FVG poteva sostenere Mercatone Uno di Reana
(ACON) Trieste, 21 ago - COM/RCM - Parte dalla denuncia di una
dipendente del Mercatone Uno di Reana del Rojale, la riflessione
di Cristian Sergo, portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio
regionale, che la pubblica in una nota: "Ci hanno fatto perdere
ben tre anni del contributo regionale di solidarietà, attivato 4
anni fa e terminato il 7 aprile scorso con l'inizio della cassa
integrazione. A causa di incredibili inadempienze burocratiche da
parte dell'azienda e dei sindacati, alla fine la Regione ha
accettato di erogare questo contributo solo per gli ultimi 12
mesi. Così ogni dipendente ha perso una cifra che va dai 2 mila
ai 3 mila euro. Una cosa gravissima per persone che non hanno più
un reddito certo. Eppure l'allarme non è ancora finito. Pare
infatti che le richieste per il contributo regionale di
solidarietà per l'unico anno spettante di diritto non siano state
ancora inoltrate alla Regione, mentre Mercatone e sigle sindacali
continuano a trincerarsi dietro il silenzio più assoluto."
Le domande che Sergo si pone, allora, sono innanzitutto rivolte
all'istituto di credito regionale: "Se Banca Mediocredito FVG
gestisce un apposito fondo di garanzia e ha stipulato delle
convenzioni con gli istituti bancari per erogare questi soldi,
perché le banche del territorio non aiutano i lavoratori in
difficoltà nemmeno a fronte di una doppia garanzia?"
Per l'esponente pentastellato, il dato più drammatico di tutta la
vicenda Mercatone Uno sta nel fato che i lavoratori sono in
contratto di solidarietà ormai da quattro anni. La società di
Imola prima e la struttura commissariale nominata dal Governo
Renzi poi - scrive Sergo - non hanno mai richiesto alla Regione
Friuli Venezia Giulia i contributi da questa previsti per i
contratti di solidarietà. L'azienda in questi anni avrebbe potuto
avere un contributo per la quota del 40% a titolo di sostegno
all'impresa e per la quota del 60% a titolo di sostegno al
reddito dei lavoratori. Tanti soldi che avrebbero sicuramente
fatto comodo alle povere casse del Mercatone Uno, e che invece
non sono mai state utilizzate.
Nonostante l'impresa non fosse regionale ma avesse tre punti
vendita nel nostro territorio, probabilmente non conosceva la
legge regionale di riferimento - conclude Sergo -, ma le persone
e le istituzioni coinvolte nella stipula di quei contratti
dovevano conoscerla e anche bene. Ecco perché chiederemo anche a
livello parlamentare il perché di questi ritardi.