Mozione opposizioni su Area metropolitana
(ACON) Trieste, 24 ago - COM/AB - Una mozione che riguarda
l'Area metropolitana è stata presentata in Consiglio regionale da
Alessandro Colautti (NCD), Luca Ciriani (FdI/AN)), Claudio
Violino (Misto), Renzo Tondo (AR), Riccardo Riccardi (FI) ed
Elena Bianchi (M5S).
Tra le ragioni che stanno alla base del riconoscimento della
specialità del FVG - si afferma in premessa - il policentrismo è
uno dei pilastri portanti, visto soprattutto come elemento di
equilibrio e valorizzazione del capitale sociale e territoriale
composito.
Con l'entrata in vigore della legge regionale del 12 dicembre
2014 n. 26 sul riordino del sistema Regione-Autonomie locali la
Regione ha avviato un profondo processo di riordino del
territorio, prevedendo una riallocazione delle funzioni
amministrative già in capo alle Province alle Unioni dei Comuni e
alla Regione stessa. Inoltre, il Consiglio regionale il 30
gennaio 2014 ha approvato all'unanimità una proposta di legge
costituzionale di modifica dello Statuto che prevede la
soppressione delle Province, escludendo al contempo dalla norma
costituzionale la forma della Città metropolitana, lasciando
quindi alla potestà legislativa primaria della Regione di
valutarne la sua introduzione.
In sede di discussione del disegno di legge costituzionale al
Senato è stato però presentato e votato un emendamento che ha
previsto l'istituzione dell'Area metropolitana, in palese
difformità dalla volontà unanimemente espressa dal Consiglio
regionale FVG; nel corso di successive audizioni la discussione
si è incentrata sui possibili profili di incostituzionalità in
merito alla possibilità di modifica di quanto approvato dal
Consiglio regionale e sulla necessità di acquisire un nuovo
parere del Consiglio regionale in caso di modifica del testo,
anche per evitare che possa venire sollevato un conflitto di
attribuzioni tra i poteri dello Stato.
È indubbio - per i firmatari - che l'aver emendato pesantemente
il testo iniziale comporti un vulnus di carattere
politico-istituzionale nei rapporti tra la Regione a Statuto
speciale e lo Stato, così la mozione intende impegnare i
presidenti Iacop e Serracchiani ad attivarsi nelle sedi
competenti per chiedere ufficialmente che il disegno di legge
costituzionale n. 1289 venga rinviato al Consiglio regionale del
Friuli Venezia Giulia per garantire l'esercizio del ruolo
legislativo autonomo che gli spetta, soprattutto su materie di
competenza primaria, quindi a tutela della specialità.
Inoltre, è chiesto l'impegno a riportare il nuovo testo approvato
a livello nazionale nella prima seduta utile in Consiglio
regionale, per una valutazione complessiva dell'impatto che la
previsione dell'Area metropolitana potrà avere nell'architettura
istituzionale posta in essere con la legge 26/2014, in relazione
soprattutto agli squilibri territoriali che tale decisione potrà
provocare e, di conseguenza, riconsiderare il piano di riordino
territoriale avviato alla luce della novità legislativa
introdotta a livello nazionale attraverso l'individuazione di un
processo ambizioso e innovativo che sappia cogliere la sfida di
un nuovo disegno di organizzazione territoriale, sulla base dei
principi di adeguatezza e differenziazione che rafforzino l'unità
regionale senza la quale è a rischio anche la stessa specialità.