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II Comm: approvata pdl Strade del Vino e dei Sapori

26.08.2015
12:35
(ACON) Trieste, 26 ago - RCM - La realizzazione, il riconoscimento e la valorizzazione delle "Strade del Vino e dei Sapori": la proposta di legge licenziata a maggioranza dalla II Commissione consiliare - presidente Alessio Gratton (Sel), al suo fianco l'assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Bolzonello - ha l'obiettivo di ridefinire l'attuale disciplina delle "Strade del Vino".

Sono percorsi - ha spiegato il proponente e relatore unico per l'Aula, Vittorino Boem (Pd) - finalizzati alla promozione enoturistica di territori a vocazione vitivinicola, disciplinati a livello nazionale dalla legge n. 268 del 1999, da noi recepita con la legge regionale n. 21 del 2000, ripresa nel 2006 con la LR n. 24.

Durante i quindici anni di applicazione della norma, le Strade del Vino in Friuli Venezia Giulia si sono sviluppate (coerentemente con le disposizioni della legge) in maniera autonoma con alterni risultati, seppur apprezzabili soprattutto se confrontati con il resto del panorama nazionale. Si sono così costituite la "Strada del Vino e dei Sapori Pordenonesi", la "Strada del Vino e dei Sapori Colli del Friuli", la "Strada del Vino e dei Sapori del Goriziano", la "Strada del Vino Aquileia", tutte aggiunte alla precedente esperienza della "Strada del Vino Terrano" patrocinata dalla Provincia di Trieste.

In particolare negli ultimi anni - ha proseguito Boem -, l'erogazione di risorse da parte delle Provincie a supporto delle attività promosse dalle Strade del Vino sono state disomogenee: in una situazione generale di carenza di fondi, spesso i comitati di gestione si sono rivolti ai bandi di finanziamento regionali per eventi turistici, proponendo di volta in volta progettualità che più propriamente avrebbero dovuto interessare i canali contributivi delle Provincie. In più, dopo un'iniziale fioritura di percorsi, le Strade si sono stabilizzate non includendo nuovi percorsi.

Da tutte queste riflessioni nasce l'esigenza di uniformare il sistema e al contempo ampliarlo nei percorsi, includendo la promozione di produzioni gastronomiche di qualità.

Ecco che i 7 articoli proposti definiscono le Strade del vino e dei Sapori; assegnano a TurismoFVG (che dal primo gennaio 2016 diventerà PromoTurismoFVG) il compito di raggiungere gli obiettivi della loro valorizzazione in collaborazione con l'Ersa per quanto riguarda in particolare l'interconnessione della promozione del marchio AQUA e delle produzioni di qualità, includendo anche la disposizione per la copertura finanziaria; ricomprendono negli itinerari delle Strade aziende agricole, cantine, esercizi di ristorazione, strutture di trasformazione dei prodotti agroalimentari e di produzioni tipiche; abrogano la precedente legge.

Prima del voto, che ha registrato il consenso di Pd, Sel e Cittadini, astensione di M5S, Ncd-FdI/AN e LN, Cristian Sergo (M5S) aveva chiesto chiarimenti sui finanziamenti a TurismoFVG, sulla mancanza di alcun riferimento alla produzione biologica e sul coinvolgimento dei Comuni. Gino Gregoris (Citt), invece, avrebbe voluto conoscere quanti soldi sono stati erogati dalla Regione sino a oggi e soprattutto quali i benefici registrati.

Da parte dell'assessore Bolzonello l'affermazione che si tratta di una legge nuova e significativa perché in tutta Italia la faccenda delle Strade del Vino non ha dato gli esiti sperati, ma ha portato solo sovrapposizione di ruoli e finanziamenti per micro settori e micro associazioni. È poi in linea con la partita dei "Club di prodotto" già introdotti e che si continuerà a introdurre attraverso TurismoFVG. Ci sono, però, degli aspetti che vanno limati per l'Aula soprattutto - ha evidenziato - per non creare false aspettative.

Limature che sono state preannunciate anche da Boem, intenzionato tra l'altro a tener conto dei principali rilievi emersi nel corso delle audizioni con i soggetti più direttamente interessati, svoltesi prima dell'esame del provvedimento.

(immagini tv)