NCD: Colautti, il danno e la beffa per i commercianti triestini
(ACON) Trieste, 29 ago - COM/AB - "Se la Regione non rifinanzia
il capitolo della legge regionale 22/2007, i commercianti
triestini che hanno subito danni dall'alluvione del 14 ottobre
dello scorso anno, rischiano oltre al danno anche la beffa".
A chiedere il tempestivo intervento alla presidente della Regione
è il capogruppo del NCD in Consiglio regionale Alessandro
Colautti, che ha depositato una interrogazione a risposta
immediata.
"Il Comune, conscio della situazione, aveva chiesto alla Regione
l'attivazione degli interventi previsti dall'articolo 6 della
legge regionale 22/2007, che prevede la possibilità per le micro
e piccole imprese il ristoro dei danni non coperti da
assicurazione in conseguenza di eccezionali avversità
atmosferiche. Anche il sindaco aveva chiesto alle associazioni di
categoria delle relazioni sui danni subiti, poiché la norma
prevede che le domande da parte dei possibili beneficiari vengano
presentate tramite il Comune entro 45 giorni dalla data
dell'evento, purché i danni ammontino ad importi superiori a
5mila euro, allegando una perizia redatta da un professionista".
"Si è invece verificata l'imbarazzante situazione per cui la
Regione, non avendo rimpinguato il capitolo dedicato, ha lasciato
i commercianti che hanno seguito l'iter oltre che senza un euro
di contributo regionale anche con gli oneri di presentazione
della domanda (con tanto di allegata perizia con costi da 1.200 a
1.800 euro), riuscendo così a unire oltre al danno anche la
beffa".
"Alla luce di un tanto - conclude Colautti - non sembra corretto
lasciare in vigore una legge e una linea contributiva che poi
ingenera nei cittadini e nelle Amministrazioni pubbliche una
specifica aspettativa per poi negare l'intervento per mancanza di
fondi. E' quindi opportuno intervenire, con il primo
provvedimento utile, per erogare il contributo richiesto e
liquidare i danni subiti".