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NCD: Colautti, il danno e la beffa per i commercianti triestini

29.08.2015
13:11
(ACON) Trieste, 29 ago - COM/AB - "Se la Regione non rifinanzia il capitolo della legge regionale 22/2007, i commercianti triestini che hanno subito danni dall'alluvione del 14 ottobre dello scorso anno, rischiano oltre al danno anche la beffa". A chiedere il tempestivo intervento alla presidente della Regione è il capogruppo del NCD in Consiglio regionale Alessandro Colautti, che ha depositato una interrogazione a risposta immediata. "Il Comune, conscio della situazione, aveva chiesto alla Regione l'attivazione degli interventi previsti dall'articolo 6 della legge regionale 22/2007, che prevede la possibilità per le micro e piccole imprese il ristoro dei danni non coperti da assicurazione in conseguenza di eccezionali avversità atmosferiche. Anche il sindaco aveva chiesto alle associazioni di categoria delle relazioni sui danni subiti, poiché la norma prevede che le domande da parte dei possibili beneficiari vengano presentate tramite il Comune entro 45 giorni dalla data dell'evento, purché i danni ammontino ad importi superiori a 5mila euro, allegando una perizia redatta da un professionista".

"Si è invece verificata l'imbarazzante situazione per cui la Regione, non avendo rimpinguato il capitolo dedicato, ha lasciato i commercianti che hanno seguito l'iter oltre che senza un euro di contributo regionale anche con gli oneri di presentazione della domanda (con tanto di allegata perizia con costi da 1.200 a 1.800 euro), riuscendo così a unire oltre al danno anche la beffa". "Alla luce di un tanto - conclude Colautti - non sembra corretto lasciare in vigore una legge e una linea contributiva che poi ingenera nei cittadini e nelle Amministrazioni pubbliche una specifica aspettativa per poi negare l'intervento per mancanza di fondi. E' quindi opportuno intervenire, con il primo provvedimento utile, per erogare il contributo richiesto e liquidare i danni subiti".