Sel: Lauri, finalmente si dice stop al consumo del suolo
(ACON) Trieste, 1 set - COM/AB - "Con lo stop al consumo di
suolo per realizzare nuove aree produttive e commerciali prima
che siano saturate quelle esistenti, il governo del territorio di
questa regione sta facendo un primo passo importante nella giusta
direzione, quella per una nuova politica urbanistica e
territoriale, rispetto alla modalità con cui le tematiche
urbanistiche sono state trattate nelle ultime legislature".
Lo ha affermato Giulio Lauri, capogruppo di Sel in Consiglio
regionale, durante la discussione in IV Commissione sul disegno
di legge in materia di varianti urbanistiche di livello comunale
e contenimento del consumo del suolo.
"Con questo disegno di legge - ha aggiunto - si cambia
completamente strada, dicendo finalmente basta al nuovo consumo
di suolo dopo che per anni si è impermeabilizzato
indiscriminatamente il territorio. A cominciare dalla
realizzazione di troppe aree artigianali e industriali (a oggi
per larga parte inutilizzate) che hanno sottratto suolo all'uso
agricolo, rendendo più facili l'erosione del territorio e le
alluvioni".
"Questa norma fa seguito all'approvazione delle linee guida per
la redazione del Piano paesaggistico regionale, nel 2013, ed è il
secondo passo di un cambiamento di approccio nella pianificazione
regionale in cui si dà ascolto a una nuova sensibilità cresciuta
nella società civile - quella che guarda anche ai beni
paesaggistici e ambientali come a fattori di sviluppo e che passa
per una copianificazione tra Stato e Regione. Contrariamente a
quello che accadeva negli scorsi anni, quando si portavano avanti
potenti tentativi di infrastrutturazione prescindendo dal
paesaggio, arenandosi poi su un inevitabile binario morto".
"Questo provvedimento - ha concluso Lauri - oltre a semplificare
la normativa urbanistica e a chiarire cosa resterà di competenza
dei soli Comuni, a iniziare dalla pianificazione nelle aree
produttive e commerciali, segna la strada verso quella
rigenerazione urbana e paesaggistica che può garantire la difesa
del suolo e migliorare la qualità della vita nelle are urbane e
suburbane. Essa troverà poi definitivo compimento nei prossimi
mesi nella riforma complessiva dell'urbanistica regionale,
affrontando il tema del contenimento del consumo del suolo anche
nelle altre zone omogenee a cominciare da quelle residenziali".