V Comm: ddl beni culturali, dibattito generale (1)
(ACON) Trieste, 2 set - AB - Dopo l'illustrazione, lunedì
scorso, del disegno di legge sui beni culturali, la V Commissione
del Consiglio regionale, presieduta da Vincenzo Martines (Pd), ha
ripreso la trattazione del provvedimento e ha esaurito il
dibattito generale.
L'assessore Gianni Torrenti ha brevemente illustrato i principali
emendamenti proposti dalla Giunta.
Riguardano l'inserimento dei beni paesaggistici quando si parla
di favorire le relazioni che inizialmente erano state previste
solo tra beni culturali e contesti territoriali; vi è inoltre un
passaggio sulla valorizzazione del volontariato in ambito museale
e bibliotecario; accolta la richiesta del mondo universitario di
ampliare il prestito interbibliotecario; la composizione della
Commissione per la cultura verrà completata con l'inserimento del
Segretario regionale del ministero Beni culturali. Ultimo, ma
forse il più importante, l'emendamento alla norma finanziaria,
che prevede l'ampliamento dei capitoli e un incremento della
disponibilità da 205.000 a 855.000 euro nel 2016 e da 1.441.000 a
3.421.000 euro nel 2017, con uno stanziamento complessivo nei due
anni che passa da 1.646.000 a 4.276.000 euro.
Mettere ordine alla materia dopo tanti anni era indispensabile -
così Rodolfo Ziberna (FI). Spiace però che una riforma di questa
importanza sia stata presentata in Consiglio regionale a
Ferragosto per essere approvata in fretta ai primi di settembre.
Nel merito, una critica all'accentramento di poteri da parte
della Giunta regionale e un suggerimento: non ci sono soldi per
tutti i musei, e allora le piccole realtà vengano almeno inserite
nell'offerta promozionale, così da dar loro la giusta visibilità.
Rimaniamo fanalino di coda a livello europeo sui finanziamenti al
settore - ha rimarcato Eleonora Frattolin (M5S) - invece la
cultura è un volano economico che bisognerebbe valorizzare
maggiormente. Non rispettare la realtà dei sistemi bibliotecari
già presenti imponendo scelte drastiche, inoltre, potrebbe
scardinare anche le realtà virtuose.
Pieno sostegno al provvedimento è giunto dalla maggioranza -
Pietro Paviotti (Citt), Diego Moretti (Pd), Giulio Lauri (Sel),
Igor Gabrovec (Pd-Ssk) - anche se è stata chiesta una riflessione
sull'opportunità di concedere una maggiore flessibilità nel
rapporto tra UTI e sistema bibliotecario.
Gabrovec ha inoltre sollevato alcune questioni specifiche
relative alla minoranza slovena: i sistemi informatici che
andranno a gestire i diversi settori dovrebbero essere adeguati
con la grafia dell'alfabeto sloveno; le piccole realtà
bibliotecarie o museali della minoranza slovena, o comunque
presenti nei Comuni bilingui, dovrebbero essere sostenute nella
loro messa in rete.
Roberto Dipiazza (AR) ha infine auspicato di valorizzare i luoghi
della Prima guerra sul Carso con musei specifici, come è stato
fatto a Caporetto con i musei austriaco e ungherese, che sono di
grande richiamo e molto apprezzati da quelle popolazioni;
inoltre, bisognerebbe valorizzare l'enorme e ricco patrimonio che
oggi giace dimenticato nei magazzini e che nessuno ha mai visto.
L'assessore Torrenti, in merito al rapporto UTI-sistema
bibliotecario, ha fugato le preoccupazioni evidenziando come le
norme transitorie già prevedano il 31 dicembre 2016 per questo
allineamento; sulla grafia si lavorerà, non solo per lo sloveno,
ma anche per tedesco e friulano; si terrà in considerazione la
possibilità di inserire la possibilità di una programmazione
triennale; sui magazzini pieni, la volontà è di finanziare la
rotazione dell'esposizione del materiale, dando quegli stimoli e
quella vivacità ai musei di andare a vedere che cosa può essere
utilizzato; l'emendamento alla norma finanziaria dovrebbe
togliere ogni dubbio sulla volontà dell'Esecutivo e sulla portata
del provvedimento.
La Commissione è passata all'esame dei 48 articoli e degli
emendamenti correlati.
(immagini tv)
(segue)