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V Comm: ddl beni culturali, dibattito generale (1)

02.09.2015
11:54
(ACON) Trieste, 2 set - AB - Dopo l'illustrazione, lunedì scorso, del disegno di legge sui beni culturali, la V Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Vincenzo Martines (Pd), ha ripreso la trattazione del provvedimento e ha esaurito il dibattito generale.

L'assessore Gianni Torrenti ha brevemente illustrato i principali emendamenti proposti dalla Giunta.

Riguardano l'inserimento dei beni paesaggistici quando si parla di favorire le relazioni che inizialmente erano state previste solo tra beni culturali e contesti territoriali; vi è inoltre un passaggio sulla valorizzazione del volontariato in ambito museale e bibliotecario; accolta la richiesta del mondo universitario di ampliare il prestito interbibliotecario; la composizione della Commissione per la cultura verrà completata con l'inserimento del Segretario regionale del ministero Beni culturali. Ultimo, ma forse il più importante, l'emendamento alla norma finanziaria, che prevede l'ampliamento dei capitoli e un incremento della disponibilità da 205.000 a 855.000 euro nel 2016 e da 1.441.000 a 3.421.000 euro nel 2017, con uno stanziamento complessivo nei due anni che passa da 1.646.000 a 4.276.000 euro.

Mettere ordine alla materia dopo tanti anni era indispensabile - così Rodolfo Ziberna (FI). Spiace però che una riforma di questa importanza sia stata presentata in Consiglio regionale a Ferragosto per essere approvata in fretta ai primi di settembre. Nel merito, una critica all'accentramento di poteri da parte della Giunta regionale e un suggerimento: non ci sono soldi per tutti i musei, e allora le piccole realtà vengano almeno inserite nell'offerta promozionale, così da dar loro la giusta visibilità.

Rimaniamo fanalino di coda a livello europeo sui finanziamenti al settore - ha rimarcato Eleonora Frattolin (M5S) - invece la cultura è un volano economico che bisognerebbe valorizzare maggiormente. Non rispettare la realtà dei sistemi bibliotecari già presenti imponendo scelte drastiche, inoltre, potrebbe scardinare anche le realtà virtuose.

Pieno sostegno al provvedimento è giunto dalla maggioranza - Pietro Paviotti (Citt), Diego Moretti (Pd), Giulio Lauri (Sel), Igor Gabrovec (Pd-Ssk) - anche se è stata chiesta una riflessione sull'opportunità di concedere una maggiore flessibilità nel rapporto tra UTI e sistema bibliotecario.

Gabrovec ha inoltre sollevato alcune questioni specifiche relative alla minoranza slovena: i sistemi informatici che andranno a gestire i diversi settori dovrebbero essere adeguati con la grafia dell'alfabeto sloveno; le piccole realtà bibliotecarie o museali della minoranza slovena, o comunque presenti nei Comuni bilingui, dovrebbero essere sostenute nella loro messa in rete.

Roberto Dipiazza (AR) ha infine auspicato di valorizzare i luoghi della Prima guerra sul Carso con musei specifici, come è stato fatto a Caporetto con i musei austriaco e ungherese, che sono di grande richiamo e molto apprezzati da quelle popolazioni; inoltre, bisognerebbe valorizzare l'enorme e ricco patrimonio che oggi giace dimenticato nei magazzini e che nessuno ha mai visto.

L'assessore Torrenti, in merito al rapporto UTI-sistema bibliotecario, ha fugato le preoccupazioni evidenziando come le norme transitorie già prevedano il 31 dicembre 2016 per questo allineamento; sulla grafia si lavorerà, non solo per lo sloveno, ma anche per tedesco e friulano; si terrà in considerazione la possibilità di inserire la possibilità di una programmazione triennale; sui magazzini pieni, la volontà è di finanziare la rotazione dell'esposizione del materiale, dando quegli stimoli e quella vivacità ai musei di andare a vedere che cosa può essere utilizzato; l'emendamento alla norma finanziaria dovrebbe togliere ogni dubbio sulla volontà dell'Esecutivo e sulla portata del provvedimento.

La Commissione è passata all'esame dei 48 articoli e degli emendamenti correlati.

(immagini tv)

(segue)