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Citt: Paviotti, ddl beni culturali parte della riforma istituzionale

02.09.2015
16:44
(ACON) Trieste, 2 set - COM/AB - "Il disegno di legge sui beni culturali, approvato in V Commissione del Consiglio regionale - è una norma importante che rientra in quel processo di riforma istituzionale che la maggioranza di centrosinistra sta perseguendo con serietà e determinazione".

Ad affermarlo è il capogruppo dei Cittadini Pietro Paviotti, che entra quindi nello specifico del provvedimento.

"La nuova legge, che andrà a sostituire una legislazione ormai obsoleta (la prima legge organica risale al 1976), è stata strutturata in tre capi. Il primo riguarda i musei, per i quali la Regione si è impegnata a finanziarne la promozione dal punto di vista turistico, nonché l'aggiornamento del personale addetto. Le realtà museali esistenti saranno sensibilizzate a dotarsi di una direzione scientifica adeguata e a realizzare sempre più stretti rapporti di collaborazione in rete fra loro. Il secondo capo è riferito ai beni culturali immobili e mobili, ovvero a tutto il settore dell'archeologia, dell'architettura fortificata, dell'archeologia industriale e, più in generale, ai beni di interesse storico e architettonico. In questo settore da sottolineare il riconoscimento del ruolo e del lavoro svolto da diversi enti e associazioni regionali nella valorizzazione e nel mantenimento di questo patrimonio. Il terzo capo è dedicato alle biblioteche comunali, ovvero a quelli che i cittadini giustamente considerano i primi punti di riferimento dal punto di vista culturale nelle singole comunità, non solo per la fruizione libraria ma anche per tutta una serie di attività collegate che in molti casi risultano essere la spina dorsale dal punto di vista culturale e sociale della comunità".

"La nuova legge - ha concluso Paviotti - prevede che i sistemi bibliotecari debbano coincidere con i perimetri delle Unioni tra Comuni in fase di costituzione, contribuendo così a uniformare la programmazione e la gestione dei servizi a livello di area vasta. Se ciò è assolutamente corretto, tuttavia ci si è resi conto che in alcune situazioni ci sarà qualche difficoltà in più a trovare da subito l'uniformità e per questo è stato chiesto e ottenuto un tempo di attuazione meno impellente".