Citt: Paviotti, ddl beni culturali parte della riforma istituzionale
(ACON) Trieste, 2 set - COM/AB - "Il disegno di legge sui beni
culturali, approvato in V Commissione del Consiglio regionale - è
una norma importante che rientra in quel processo di riforma
istituzionale che la maggioranza di centrosinistra sta
perseguendo con serietà e determinazione".
Ad affermarlo è il capogruppo dei Cittadini Pietro Paviotti, che
entra quindi nello specifico del provvedimento.
"La nuova legge, che andrà a sostituire una legislazione ormai
obsoleta (la prima legge organica risale al 1976), è stata
strutturata in tre capi. Il primo riguarda i musei, per i quali
la Regione si è impegnata a finanziarne la promozione dal punto
di vista turistico, nonché l'aggiornamento del personale addetto.
Le realtà museali esistenti saranno sensibilizzate a dotarsi di
una direzione scientifica adeguata e a realizzare sempre più
stretti rapporti di collaborazione in rete fra loro. Il secondo
capo è riferito ai beni culturali immobili e mobili, ovvero a
tutto il settore dell'archeologia, dell'architettura fortificata,
dell'archeologia industriale e, più in generale, ai beni di
interesse storico e architettonico. In questo settore da
sottolineare il riconoscimento del ruolo e del lavoro svolto da
diversi enti e associazioni regionali nella valorizzazione e nel
mantenimento di questo patrimonio. Il terzo capo è dedicato alle
biblioteche comunali, ovvero a quelli che i cittadini giustamente
considerano i primi punti di riferimento dal punto di vista
culturale nelle singole comunità, non solo per la fruizione
libraria ma anche per tutta una serie di attività collegate che
in molti casi risultano essere la spina dorsale dal punto di
vista culturale e sociale della comunità".
"La nuova legge - ha concluso Paviotti - prevede che i sistemi
bibliotecari debbano coincidere con i perimetri delle Unioni tra
Comuni in fase di costituzione, contribuendo così a uniformare la
programmazione e la gestione dei servizi a livello di area vasta.
Se ciò è assolutamente corretto, tuttavia ci si è resi conto che
in alcune situazioni ci sarà qualche difficoltà in più a trovare
da subito l'uniformità e per questo è stato chiesto e ottenuto un
tempo di attuazione meno impellente".