Sel: Lauri, ddl beni culturali è una buona riforma del settore
(ACON) Trieste, 2 set - COM/AB - "Una buona riforma, attesa da
anni, con delle novità che dovranno essere recepite. I musei, i
beni culturali e le biblioteche come corpi vivi e attori
dell'offerta formativa e culturale ai cittadini della regione per
attrezzarli meglio ad affrontare la società e l'economia della
conoscenza, innanzitutto. L'integrazione del sistema museale e
dei beni culturali nell'offerta turistica del FVG, che sarà
maggiormente qualificata, anche in relazione con i valori
ambientali e paesaggistici, così come previsto dal Codice Urbani.
La previsione di una triplicazione delle risorse disponibili nei
prossimi due anni che inverte la tendenza dei tagli operata sul
finire della scorsa legislatura".
Sono questi i tre punti salienti della riforma indicati da Giulio
Lauri, capogruppo di Sel in Consiglio regionale, in riferimento
al disegno di legge sui beni culturali licenziato dalla V
Commissione.
"Una riforma - ha commentato Lauri - che riordina un ricco e
frammentato sistema museale e dei beni culturali definendo gli
standard minimi e i criteri per individuare quelli di rilevanza
regionale, mettendoli a sistema e formando reti territoriali e
tematiche. In questo processo di cambiamento di visione, inoltre,
l'incardinamento della riforma nella nuova geografia delle Uti,
che però non dovrà mettere in crisi i rapporti consolidati fra
musei geograficamente lontani ma appartenenti alle stesse
tematiche, o fra biblioteche che operano positivamente insieme da
anni. Va posta attenzione al fatto che un progetto scientifico e
culturale che funziona, e che è condiviso con altre strutture,
non deve essere messo in crisi dal fatto che potrà afferire anche
a entità amministrative appartenenti a Uti diverse. In regione ci
sono diverse realtà che hanno dato prova di saper fare rete, e in
questa direzione va indirizzato tutto il sistema".