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Sel: Lauri, ddl beni culturali è una buona riforma del settore

02.09.2015
17:36
(ACON) Trieste, 2 set - COM/AB - "Una buona riforma, attesa da anni, con delle novità che dovranno essere recepite. I musei, i beni culturali e le biblioteche come corpi vivi e attori dell'offerta formativa e culturale ai cittadini della regione per attrezzarli meglio ad affrontare la società e l'economia della conoscenza, innanzitutto. L'integrazione del sistema museale e dei beni culturali nell'offerta turistica del FVG, che sarà maggiormente qualificata, anche in relazione con i valori ambientali e paesaggistici, così come previsto dal Codice Urbani. La previsione di una triplicazione delle risorse disponibili nei prossimi due anni che inverte la tendenza dei tagli operata sul finire della scorsa legislatura". Sono questi i tre punti salienti della riforma indicati da Giulio Lauri, capogruppo di Sel in Consiglio regionale, in riferimento al disegno di legge sui beni culturali licenziato dalla V Commissione.

"Una riforma - ha commentato Lauri - che riordina un ricco e frammentato sistema museale e dei beni culturali definendo gli standard minimi e i criteri per individuare quelli di rilevanza regionale, mettendoli a sistema e formando reti territoriali e tematiche. In questo processo di cambiamento di visione, inoltre, l'incardinamento della riforma nella nuova geografia delle Uti, che però non dovrà mettere in crisi i rapporti consolidati fra musei geograficamente lontani ma appartenenti alle stesse tematiche, o fra biblioteche che operano positivamente insieme da anni. Va posta attenzione al fatto che un progetto scientifico e culturale che funziona, e che è condiviso con altre strutture, non deve essere messo in crisi dal fatto che potrà afferire anche a entità amministrative appartenenti a Uti diverse. In regione ci sono diverse realtà che hanno dato prova di saper fare rete, e in questa direzione va indirizzato tutto il sistema".