M5S: Regione impone volontà politica ai Comuini, il caso Muggia
(ACON) Trieste, 3 set - COM/AB - Il pronto soccorso della
maggioranza e del centro sinistra nel Friuli Venezia Giulia ha un
nome e un cognome: Paolo Panontin. Esercitando i poteri
sostitutivi attraverso i cosiddetti "commissari ad acta",
l'assessore regionale alle Autonomie locali, a Muggia, sta
facendo le prove per garantire il funzionamento delle Uti (Unità
territoriali intercomunali), aiutando al tempo stesso il sindaco
Nesladek a uscire dall'impasse in cui si è ficcato e a
riconquistare una parvenza di maggioranza. Con pratiche di questo
tipo tutti sono avvisati: l'esercizio democratico della politica
è definitivamente fuori moda".
A lanciare l'allarme è la portavoce del MoVimento 5 Stelle in
Consiglio regionale Elena Bianchi.
"Per capire quanto accaduto bisogna soffermarsi su alcuni
passaggi - spiega Bianchi. Il prossimo anno a Muggia ci sono le
elezioni e il tentativo di approvare il nuovo Piano regolatore
(PRG) ha mandato in tilt il Consiglio comunale. Due dimissioni e
il dissenso di alcuni consiglieri della maggioranza, usciti al
momento del voto insieme all'opposizione, hanno fatto cadere due
volte di seguito il numero legale. In sostanza al momento non c'è
più una maggioranza".
"Molto probabilmente, con l'ingresso dei due nuovi consiglieri
che dovranno sostituire i dimissionari, il sindaco Nesladek è
convinto di avere nuovamente i numeri per governare e per portare
avanti almeno due opere certamente utili alla sua campagna
elettorale: la sede della Protezione civile e la messa in
sicurezza del terrapieno Acquario. Quello che è certo - afferma
la portavoce del M5S - è che quanto accaduto a Muggia rappresenta
un vero e proprio campanello di allarme. La democratica e
dialettica opposizione alla politica del sindaco Nesladek viene
azzerata da un "commissario ad acta", imponendo di fatto -
conclude Bianchi - la volontà politica della Regione sulle
assemblee comunali".
AB