Consiglio regionale: petizione per dire no nuova cava a Remanzacco
(ACON) Trieste, 8 set - AB - Una petizione per dire no
all'apertura di un'ulteriore cava di inerti a Remanzacco è stata
presentata in Consiglio regionale e consegnata al presidente
Franco Iacop, presenti le portavoce del M5S Eleonora Frattolin ed
Elena Bianchi, da Cristina De Michelis, consigliere comunale a
Remanzacco e tra i promotori dell'iniziativa sostenuta dalle
firme di 627 cittadini, raccolte in due mesi.
La proposta di una nuova cava è datata 7 marzo 2014: avrebbe una
superficie di 221.672 metri quadri e sarebbe la quinta a
interessare il territorio comunale in prossimità dell'argine
sinistro del torrente Torre, il cui ecosistema sarebbe a grave
rischio.
Appare quindi indispensabile - a detta dei firmatari - un esame
più approfondito degli aspetti di sicurezza idrogeologica
dell'area, anche perché la zona è considerata di pericolosità
idraulica media e ci sono già stati segnali di fragilità di
quell'ecosistema quando, nel novembre 2014, in una settimana è
stata erosa una fascia di oltre cinque metri lunga un centinaio
proprio in corrispondenza dell'area che si vorrebbe destinare a
cava.
Non ultime - hanno concluso - andrebbero considerate le
ripercussioni dell'attività estrattive sulla viabilità locale e
del vicino comune di Pradamano, sia in termini di aumento del
traffico su strade già oggi congestionate, sia in ordine
all'usura dei manti di asfalto e ai relativi costi di rifacimento.
Il presidente Iacop, nell'assicurare l'immediata trasmissione
della petizione alla Commissione consiliare competente, ha
auspicato che questa possa essere l'occasione per aprire un
dibattito più ampio che interessi il tanto atteso Piano delle
attività estrattive, senza il quale è difficile dare una risposta
alle diverse esigenze di vari tipi di materiale. Ad esempio - ha
concluso Iacop - è piuttosto importante la richiesta di pietra
ornamentale, che però sconta questa situazione che penalizza i
potenziali ordinativi.
(foto, immagini tv)