CR: Strade del Vino e dei Sapori, relatore unico Boem (4)
(ACON) Trieste, 8 set - RCM - Con la programmazione elaborata
dal Piano per il Turismo 2014-2018 si è dato avvio a una nuova
strategia che dota la Regione di un'offerta più dinamica e
articolata. Questo settore dell'economia impegna attualmente in
Friuli Venezia Giulia 3.700 imprese e 13.200 addetti. Dal
Rapporto statistico FVG si evince che, lo scorso anno, più di due
milioni di turisti hanno raggiunto il nostro territorio e i dati
parziali di quest'anno segnano un confortante incremento delle
presenze.
Con questa premessa, Vittorino Boem (Pd) ha iniziato
l'illustrazione della proposta di legge sulla valorizzazione
delle Strade del Vino e dei Sapori, già da lui presentata in II
Commissione quale proponente.
Le "Strade del Vino" - ha ricordato così il consigliere - sono lo
strumento ideato a livello nazionale per cercare di far
collaborare produttori locali, enti e attività commerciali per
offrire una proposta enoturistica integrata in alcuni percorsi.
Con la legge regionale 24/2006, le Provincie furono incaricate di
coordinare l'offerta enoturistica promossa attraverso le strade
del vino e di renderla omogenea elaborando dei disciplinari-tipo
che impostassero degli standard di qualità, nonché la concessione
di contributi ai Comitati di gestione.
Attualmente in FVG esistono quattro Strade del vino: una in
provincia di Pordenone, due in quella di Udine e una nel
Goriziano. A Trieste esiste un percorso segnalato, promosso dalla
Provincia negli anni '80, ma che non si è mai evoluto in prodotto
turistico.
Una Strada, quella di Aquileia, è promossa e gestita non senza
alcune difficoltà da un gruppo di soggetti con a capo il locale
Consorzio DOC. Le restanti tre sono sotto il cappello di
Movimento Turismo del Vino FVG, un'associazione no-profit nata a
livello nazionale nel 1993 con il preciso intento di federare
cantine attorno ad un'idea di rilancio turistico della propria
attività. Questi tre progetti hanno saputo catalizzare l'idea di
turismo enogastronomico nelle cantine federate, promuovendo
formazione specifica, idee di marketing turistico e organizzando,
in collaborazione con l'associazione madre Movimento Turismo del
Vino FVG, diverse iniziative di successo. Nel tempo, però, sia a
causa dei sempre minori trasferimenti pubblici, sia per la
farraginosità delle strutture organizzative, anche le capacità
operative di queste "Strade" sono entrate in difficoltà.
Oltre a ciò, la Regione ha promosso autonomamente, attraverso
TurismoFVG ed ERSA, l'offerta turistica legata all'enogastronomia
e alle produzioni di qualità, su un binario parallelo rispetto a
quello delle Strade, duplicando il messaggio per il potenziale
turista e rendendolo non integrato.
Con la sua proposta, Boem intende porre rimedio alle criticità
sopra citate.
Innanzitutto - ha spiegato il consigliere -, negli articoli 1 e 2
si precisa la natura delle Strade del Vino e dei Sapori e la loro
integrazione nel Piano operativo dell'Agenzia TurismoFVG (che dal
prossimo anno sarà PromoTurismoFVG), che attraverso gli strumenti
che le sono propri (l'offerta dei cosiddetti "Club di Prodotto")
ne ha la gestione. ERSA, per le proprie parti di competenza
riguardo le certificazioni di qualità dei prodotti
enogastronomici e la loro promozione, collaborerà con TurismoFVG
fornendo il proprio supporto. Questa impostazione consente alla
pianificazione turistica regionale di poter espandere le Strade
anche in aree che attualmente non sono organizzate, rendendo
omogeneo il prodotto turistico. I progetti consentono a
TurismoFVG, attraverso il coinvolgimento dei soggetti che hanno
già esperienza nel settore, di poter individuare standard di
qualità e le azioni per raggiungerli.
Gli articoli 3 e 4 contengono, rispettivamente, le definizioni
(in particolare si evidenziano quelle relative alle produzioni di
qualità e tradizionali) e le regole per la denominazione e la
segnaletica delle Strade. A questo si lega anche l'articolo 5,
che prevede il riconoscimento e l'adeguamento alla nuova
normativa delle Strade esistenti.
L'articolo 6 precisa che la norma non richiede particolari
coperture finanziarie poiché le azioni che propone possono essere
ricomprese nella ordinaria programmazione dell'Agenzia
TurismoFVG, alla quale vengono attribuite nuove funzioni. Su
questo punto, però - ha reso noto Boem -, c'è un emendamento
della Giunta regionale che modificherà in parte quanto affermato.
L'articolo 7 abroga la precedente disciplina.
Durante le audizioni in II Commissione - ha chiosato Boem - sono
emersi margini di miglioramento del testo ai quali si cercherà di
dar corso attraverso alcuni emendamenti già depositati. In
particolare, se per l'Associazione Città del Vino è necessario
coinvolgere anche le enoteche e le attività più prettamente
museali ed espositive (concetto introdotto nell'articolo 3), per
il Consorzio delle DOC FVG e per Movimento Turismo del Vino FVG è
utile fare uno sforzo ulteriore riguardo la burocrazia che
vincola le Cantine nella loro azione di degustazione per la
promozione enoturistica (punto previsto con uno specifico
articolo, il 5 bis, sulla degustazione dei prodotti tipici). Da
ultimo (art. 7 bis), si afferma che la legge entrerà in vigore
con il primo gennaio 2016.
La discussione generale ha avuto inizio.
(immagini tv)
(segue)