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CR: Strade del Vino e dei Sapori, relatore unico Boem (4)

08.09.2015
12:34
(ACON) Trieste, 8 set - RCM - Con la programmazione elaborata dal Piano per il Turismo 2014-2018 si è dato avvio a una nuova strategia che dota la Regione di un'offerta più dinamica e articolata. Questo settore dell'economia impegna attualmente in Friuli Venezia Giulia 3.700 imprese e 13.200 addetti. Dal Rapporto statistico FVG si evince che, lo scorso anno, più di due milioni di turisti hanno raggiunto il nostro territorio e i dati parziali di quest'anno segnano un confortante incremento delle presenze.

Con questa premessa, Vittorino Boem (Pd) ha iniziato l'illustrazione della proposta di legge sulla valorizzazione delle Strade del Vino e dei Sapori, già da lui presentata in II Commissione quale proponente.

Le "Strade del Vino" - ha ricordato così il consigliere - sono lo strumento ideato a livello nazionale per cercare di far collaborare produttori locali, enti e attività commerciali per offrire una proposta enoturistica integrata in alcuni percorsi. Con la legge regionale 24/2006, le Provincie furono incaricate di coordinare l'offerta enoturistica promossa attraverso le strade del vino e di renderla omogenea elaborando dei disciplinari-tipo che impostassero degli standard di qualità, nonché la concessione di contributi ai Comitati di gestione.

Attualmente in FVG esistono quattro Strade del vino: una in provincia di Pordenone, due in quella di Udine e una nel Goriziano. A Trieste esiste un percorso segnalato, promosso dalla Provincia negli anni '80, ma che non si è mai evoluto in prodotto turistico.

Una Strada, quella di Aquileia, è promossa e gestita non senza alcune difficoltà da un gruppo di soggetti con a capo il locale Consorzio DOC. Le restanti tre sono sotto il cappello di Movimento Turismo del Vino FVG, un'associazione no-profit nata a livello nazionale nel 1993 con il preciso intento di federare cantine attorno ad un'idea di rilancio turistico della propria attività. Questi tre progetti hanno saputo catalizzare l'idea di turismo enogastronomico nelle cantine federate, promuovendo formazione specifica, idee di marketing turistico e organizzando, in collaborazione con l'associazione madre Movimento Turismo del Vino FVG, diverse iniziative di successo. Nel tempo, però, sia a causa dei sempre minori trasferimenti pubblici, sia per la farraginosità delle strutture organizzative, anche le capacità operative di queste "Strade" sono entrate in difficoltà.

Oltre a ciò, la Regione ha promosso autonomamente, attraverso TurismoFVG ed ERSA, l'offerta turistica legata all'enogastronomia e alle produzioni di qualità, su un binario parallelo rispetto a quello delle Strade, duplicando il messaggio per il potenziale turista e rendendolo non integrato.

Con la sua proposta, Boem intende porre rimedio alle criticità sopra citate.

Innanzitutto - ha spiegato il consigliere -, negli articoli 1 e 2 si precisa la natura delle Strade del Vino e dei Sapori e la loro integrazione nel Piano operativo dell'Agenzia TurismoFVG (che dal prossimo anno sarà PromoTurismoFVG), che attraverso gli strumenti che le sono propri (l'offerta dei cosiddetti "Club di Prodotto") ne ha la gestione. ERSA, per le proprie parti di competenza riguardo le certificazioni di qualità dei prodotti enogastronomici e la loro promozione, collaborerà con TurismoFVG fornendo il proprio supporto. Questa impostazione consente alla pianificazione turistica regionale di poter espandere le Strade anche in aree che attualmente non sono organizzate, rendendo omogeneo il prodotto turistico. I progetti consentono a TurismoFVG, attraverso il coinvolgimento dei soggetti che hanno già esperienza nel settore, di poter individuare standard di qualità e le azioni per raggiungerli.

Gli articoli 3 e 4 contengono, rispettivamente, le definizioni (in particolare si evidenziano quelle relative alle produzioni di qualità e tradizionali) e le regole per la denominazione e la segnaletica delle Strade. A questo si lega anche l'articolo 5, che prevede il riconoscimento e l'adeguamento alla nuova normativa delle Strade esistenti.

L'articolo 6 precisa che la norma non richiede particolari coperture finanziarie poiché le azioni che propone possono essere ricomprese nella ordinaria programmazione dell'Agenzia TurismoFVG, alla quale vengono attribuite nuove funzioni. Su questo punto, però - ha reso noto Boem -, c'è un emendamento della Giunta regionale che modificherà in parte quanto affermato. L'articolo 7 abroga la precedente disciplina.

Durante le audizioni in II Commissione - ha chiosato Boem - sono emersi margini di miglioramento del testo ai quali si cercherà di dar corso attraverso alcuni emendamenti già depositati. In particolare, se per l'Associazione Città del Vino è necessario coinvolgere anche le enoteche e le attività più prettamente museali ed espositive (concetto introdotto nell'articolo 3), per il Consorzio delle DOC FVG e per Movimento Turismo del Vino FVG è utile fare uno sforzo ulteriore riguardo la burocrazia che vincola le Cantine nella loro azione di degustazione per la promozione enoturistica (punto previsto con uno specifico articolo, il 5 bis, sulla degustazione dei prodotti tipici). Da ultimo (art. 7 bis), si afferma che la legge entrerà in vigore con il primo gennaio 2016.

La discussione generale ha avuto inizio.

(immagini tv)

(segue)