CR: varianti urbanistiche e consumo suolo, relatore Lauri (9)
(ACON) Trieste, 8 set - RCM - Duro il commento di Giulio Lauri
(Sel), ultimo relatore di maggioranza del ddl n. 107, sul consumo
del suolo: "Per anni il nostro territorio è stato silenziosamente
occupato da nuove aree residenziali, spesso a bassa densità,
ville, seconde case, capannoni industriali, magazzini, centri
direzionali e commerciali, strade, autostrade, parcheggi, cave,
discariche, continuando a trasformare la campagna in città, e la
città per come la conosciamo in un continuum di antropizzazione
diffusa e indistinta.
"Il nostro Paese ha un livello di consumo di suolo tra i più alti
in Europa, nonostante le peculiarità del territorio avrebbero
dovuto portare a evitare l'espansione urbana in zone a elevata
fragilità ambientale e territoriale.
"In Friuli Venezia Giulia, la percentuale di suolo consumato in
rapporto alla superficie del territorio nazionale si attesti tra
il 5,8% e il 7,9%, a fronte del 7% a livello nazionale."
Commentando il provvedimento in esame, Lauri ne ha sottolineato
la duplice finalità: riordinare e semplificare i procedimenti in
materia di urbanistica e di pianificazione territoriale
circoscrivendo il contenuto delle varianti urbanistiche non
sostanziali che rimarranno in capo alla pianificazione dei
Comuni, senza che sia richiesto l'intervento della Regione;
promuovere lo sviluppo sostenibile del nostro territorio
attraverso il contenimento del consumo di suolo e il recupero
delle aree industriali e commerciali non utilizzate.
Questo ddl - ha aggiunto Lauri - fa seguito anche
all'approvazione delle "Linee guida per la redazione del Piano
paesaggistico regionale" del 2013 e costituisce il secondo passo
di un cambiamento di approccio nella pianificazione regionale che
culminerà nella Riforma urbanistica che dovrà affrontare anche il
nodo del consumo di suolo nelle aree residenziali e nelle altre
zonizzazioni urbanistiche.
Il relatore è, poi, entrato nel merito dei tecnicismi dei singoli
6 Capi che formano il provvedimento, non senza evidenziare le
modifiche apportate dalla IV Commissione consiliare anche in
seguito alle audizioni: fra le finalità della legge sono stati
inseriti gli obiettivi del riuso del patrimonio edilizio
esistente e quelli della rigenerazione urbana dei nostri contesti
insediativi; tra le zone da porre sotto tutela, prevenendone
l'ulteriore utilizzo con differenti destinazioni d'uso, in
aggiunta alle aree agricole sono stati inseriti anche i "suoli
naturali". Inoltre, sono state aggiunte le aree di riserva di
biodiversità tra quelle su cui contenere la trasformazione fisica.
(immagini tv)
(segue)