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CR: varianti urbanistiche e consumo suolo, relatore Lauri (9)

08.09.2015
16:01
(ACON) Trieste, 8 set - RCM - Duro il commento di Giulio Lauri (Sel), ultimo relatore di maggioranza del ddl n. 107, sul consumo del suolo: "Per anni il nostro territorio è stato silenziosamente occupato da nuove aree residenziali, spesso a bassa densità, ville, seconde case, capannoni industriali, magazzini, centri direzionali e commerciali, strade, autostrade, parcheggi, cave, discariche, continuando a trasformare la campagna in città, e la città per come la conosciamo in un continuum di antropizzazione diffusa e indistinta.

"Il nostro Paese ha un livello di consumo di suolo tra i più alti in Europa, nonostante le peculiarità del territorio avrebbero dovuto portare a evitare l'espansione urbana in zone a elevata fragilità ambientale e territoriale.

"In Friuli Venezia Giulia, la percentuale di suolo consumato in rapporto alla superficie del territorio nazionale si attesti tra il 5,8% e il 7,9%, a fronte del 7% a livello nazionale."

Commentando il provvedimento in esame, Lauri ne ha sottolineato la duplice finalità: riordinare e semplificare i procedimenti in materia di urbanistica e di pianificazione territoriale circoscrivendo il contenuto delle varianti urbanistiche non sostanziali che rimarranno in capo alla pianificazione dei Comuni, senza che sia richiesto l'intervento della Regione; promuovere lo sviluppo sostenibile del nostro territorio attraverso il contenimento del consumo di suolo e il recupero delle aree industriali e commerciali non utilizzate.

Questo ddl - ha aggiunto Lauri - fa seguito anche all'approvazione delle "Linee guida per la redazione del Piano paesaggistico regionale" del 2013 e costituisce il secondo passo di un cambiamento di approccio nella pianificazione regionale che culminerà nella Riforma urbanistica che dovrà affrontare anche il nodo del consumo di suolo nelle aree residenziali e nelle altre zonizzazioni urbanistiche.

Il relatore è, poi, entrato nel merito dei tecnicismi dei singoli 6 Capi che formano il provvedimento, non senza evidenziare le modifiche apportate dalla IV Commissione consiliare anche in seguito alle audizioni: fra le finalità della legge sono stati inseriti gli obiettivi del riuso del patrimonio edilizio esistente e quelli della rigenerazione urbana dei nostri contesti insediativi; tra le zone da porre sotto tutela, prevenendone l'ulteriore utilizzo con differenti destinazioni d'uso, in aggiunta alle aree agricole sono stati inseriti anche i "suoli naturali". Inoltre, sono state aggiunte le aree di riserva di biodiversità tra quelle su cui contenere la trasformazione fisica.

(immagini tv)

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