CR: Area metropolitana, mozione maggioranza (5)
(ACON) Trieste, 9 set - AB - La mozione della maggioranza
sull'Area Metropolitana è stata sottoscritta dai Pd Diego Moretti
- che l'ha illustrata - e Vincenzo Martines, assieme a Pietro
Paviotti (Citt) e Giulio Lauri (Sel).
In premessa, si cita la legge regionale 26/2014 di riordino del
sistema Regione-Autonomie locali, che ha previsto la
ridefinizione delle funzioni amministrative già in capo alle
Province, alle Uti e alla stessa Regione.
Lo statuto - sottolineano i firmatari - prevede che i progetti di
modifica dello statuto stesso d'iniziativa governativa debbano
essere comunicati dal Governo al Consiglio regionale, che deve
esprimere il suo parere entro due mesi.
Il Consiglio regionale del FVG il 30 gennaio 2014 ha approvato
all'unanimità una proposta di legge costituzionale di modifica
dello statuto che contiene la soppressione delle Province, ma non
prevede la forma della Città metropolitana, lasciando alla
potestà legislativa primaria della Regione di proporne o meno
l'introduzione; e il 5 febbraio 2015, sempre il Consiglio
regionale ha espresso parere favorevole alla proposta di legge
del sen. Pegorer, a condizione che le disposizioni che vi sono
contenute e che non sono corrispondenti alla proposta
d'iniziativa consiliare vengano adeguate con specifici
emendamenti.
La proposta di legge costituzionale del Consiglio regionale,
abbinata a quella a firma Pegorer, è stata assunta a livello
parlamentare come testo base. Anche dalla relazione al
provvedimento si rileva la mancata previsione, tra gli enti
obbligatori, della Città metropolitana.
Il 7 luglio 2015, in prima lettura, il Senato ha approvato il
disegno di legge costituzionale, integrato da un emendamento con
cui è stata introdotta la facoltà di istituire l'Area
metropolitana, in contraddizione con la volontà espressa dal
Consiglio regionale, anche se sul piano sostanziale questa
modifica prevede una mera facoltà, senza alterare il cardine
della riforma approvata dal Consiglio regionale, rappresentato
dalla soppressione delle Province.
Il testo della mozione ribadisce però con fermezza l'assoluta
necessità che le procedure di modifica statutaria a livello
parlamentare debbano ottenere il parere del Consiglio regionale,
per evitare un conflitto di attribuzioni tra i poteri dello Stato
e una lesione nei rapporti con le Regioni a statuto speciale.
Infine, viene evidenziato come la Commissione tecnica istituita
al ministero degli Affari regionali, dove siedono le Regioni
speciali e le Province autonome, stia predisponendo un testo base
di legge costituzionale unico per le cinque Regioni che confermi
il loro ruolo di parte attiva e dinamico a livello nazionale
attraverso la definizione del principio dell'intesa preventiva
per la revisione dei singoli statuti speciali e per
l'approvazione delle nuove norme di attuazione.
Date tutte queste premesse, la mozione intende impegnare i
presidenti Iacop e Serracchiani a ribadire nelle sedi
istituzionali competenti le prerogative del Consiglio regionale
rispetto ai progetti di modifica statutaria proposti dal Governo
e dal Parlamento, garantendo il pieno esercizio della potestà
legislativa del FVG a tutela della specialità, in modo
particolare sulle materie di competenza primaria, coerentemente
con quanto sta elaborando la Commissione tecnica.
(foto, immagini tv)
(segue)