CR: Area metropolitana, mozione opposizioni (4)
(ACON) Trieste, 9 set - AB - Il Consiglio regionale ha quindi
affrontato l'esame di due mozioni sull'Area metropolitana, una
delle opposizioni e l'altra della maggioranza.
La prima, a firma Alessandro Colautti (Ncd) - che l'ha illustrata
- Luca Ciriani (FdI/AN)), Claudio Violino (Misto), Renzo Tondo
(AR), Riccardo Riccardi (FI) ed Elena Bianchi (M5S), afferma in
premessa che tra le ragioni che stanno alla base del
riconoscimento della specialità del FVG, il policentrismo è uno
dei pilastri portanti, visto soprattutto come elemento di
equilibrio e valorizzazione del capitale sociale e territoriale
composito.
Con l'entrata in vigore della legge regionale del 12 dicembre
2014 n. 26 sul riordino del sistema Regione-Autonomie locali la
Regione ha avviato un profondo processo di riordino del
territorio, prevedendo una riallocazione delle funzioni
amministrative già in capo alle Province alle Unioni dei Comuni e
alla Regione stessa. Inoltre, il Consiglio regionale il 30
gennaio 2014 ha approvato all'unanimità una proposta di legge
costituzionale di modifica dello Statuto che prevede la
soppressione delle Province, escludendo al contempo dalla norma
costituzionale la forma della Città metropolitana, lasciando
quindi alla potestà legislativa primaria della Regione di
valutarne la sua introduzione.
In sede di discussione del disegno di legge costituzionale al
Senato è stato però presentato e votato un emendamento che ha
previsto l'istituzione dell'Area metropolitana, in palese
difformità dalla volontà unanimemente espressa dal Consiglio
regionale FVG; nel corso di successive audizioni la discussione
si è incentrata sui possibili profili di incostituzionalità in
merito alla possibilità di modifica di quanto approvato dal
Consiglio regionale e sulla necessità di acquisire un nuovo
parere del Consiglio regionale in caso di modifica del testo,
anche per evitare che possa venire sollevato un conflitto di
attribuzioni tra i poteri dello Stato.
È indubbio - per i firmatari - che l'aver emendato pesantemente
il testo iniziale comporti un vulnus di carattere
politico-istituzionale nei rapporti tra la Regione a Statuto
speciale e lo Stato, così la mozione intende impegnare i
presidenti Iacop e Serracchiani ad attivarsi nelle sedi
competenti per chiedere ufficialmente che il disegno di legge
costituzionale n. 1289 venga rinviato al Consiglio regionale del
Friuli Venezia Giulia per garantire l'esercizio del ruolo
legislativo autonomo che gli spetta, soprattutto su materie di
competenza primaria, quindi a tutela della specialità.
I firmatari ritengono inoltre indispensabile una valutazione
complessiva dell'impatto che la previsione dell'Area
metropolitana potrà avere nell'architettura istituzionale posta
in essere con la legge 26/2014, in relazione soprattutto agli
squilibri territoriali che tale decisione potrà provocare e, di
conseguenza, sono convinti che si debba riconsiderare il piano di
riordino territoriale avviato alla luce della novità legislativa
introdotta a livello nazionale attraverso l'individuazione di un
processo innovativo che sappia cogliere la sfida di un nuovo
disegno di organizzazione territoriale, sulla base dei principi
di adeguatezza e differenziazione che rafforzino l'unità
regionale senza la quale è a rischio anche la stessa specialità.
(foto, immagini tv)
(segue)