CR: "La memoria di un evento", volume fotografico sul terremoto
(ACON) Trieste, 9 set - AB - "La memoria di un evento" è il
volume che raccoglie una selezione di scatti fotografici sugli
effetti disastrosi che il terremoto del 6 maggio 1976 causò al
patrimonio storico e architettonico del Friuli e che
l'Associazione dei Comuni terremotati e sindaci della
ricostruzione ha consegnato, durante la pausa dei lavori d'Aula,
ai presidenti del Consiglio regionale Franco Iacop e
dell'Esecutico Debora Serracchiani, ma anche ai consiglieri e
agli assessori. Una copia è stata donata anche a Chiara Avanzo,
presidente del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige,
ospite durante i lavori d'Aula.
Si tratta di una delle prime iniziative che si tengono a pochi
mesi dal 2016, anno del quarantennale del terremoto del 1976, ha
sottolineato Fabio Di Bernardo, presidente dell'Associazione e
sindaco di Venzone. La documentazione fotografica proviene
dall'archivio dell'Istituto centrale per il catalogo e la
documentazione (ICCD) e riguarda la campagna di rilevamento danni
condotta dal Gabinetto fotografico nazionale (GFN) tra maggio e
agosto 1976. La peculiarità del materiale fotografico è data
dalla documentazione della situazione causata dal sisma
nell'estate del 1976 e non ulteriormente deteriorata da quello
che si registrò nel settembre dello stesso anno. Seppur
ampiamente documentato il terremoto del Friuli trova espressioni
di unicità nelle 2.480 immagini di cui è costituito il fondo
fotografico del GFN.
Fu un momento di vero decentramento - ha quindi affermato il
presidente Iacop - dove per la prima volta vennero realmente
coinvolte le autonomie locali. Questa responsabilizzazione ha
reso possibile quella che oggi è portata come esempio in tutto il
mondo, un'esperienza capace di esaltare le scelte della politica,
le idee, l'impegno.
Furono impiegate ingenti risorse pubbliche - ha ricordato Iacop -
che servirono non solo per ricostruire le case, le chiese, gli
edifici pubblici, le fabbriche, ma anche per dotare il Friuli
Venezia Giulia di una serie di infrastrutture capaci di
contribuire alla rinascita prima e allo sviluppo successivamente
di una regione che pagava, già prima del terremoto, anni di
arretratezza.
Tutto questo flusso di denaro pubblico - ha affermato con
orgoglio il presidente del Consiglio regionale - non è mai stato
macchiato da comportamenti negativi, a testimonianza dell'onestà
e della serietà della nostra gente. L'Associazione Comuni
terremotati e sindaci della ricostruzione rappresenta oggi questi
valori.
Il percorso che ha portato alla realizzazione del volume, le
motivazioni che ne stanno alla base sono stati quindi espressi da
Ivo Del Negro, ex consigliere regionale e già sindaco di
Trasaghis, mentre Umberto Zuballi, oggi presidente del TAR del
Friuli Venezia Giulia, ha ripercorso non senza emozione gli
eventi di quarant'anni fa, che egli visse in prima linea, sul
campo, come giovane funzionario del Consiglio regionale
incaricato di un primo monitoraggio dei danni - assieme ad altri
colleghi - e quindi dei controlli sui cantieri della
ricostruzione.
Dell'Associazione fanno parte 137 Comuni. Alla consegna del
volume erano presenti numerosi sindaci e il presidente onorario
Franceschino Barazzutti.
(foto, immagini tv)