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CR: beni culturali, relatore minoranza Ziberna (10)

09.09.2015
17:09
(ACON) Trieste, 9 set - AB - L'apprezzamento per alcuni aspetti del disegno di legge e il voto di astensione in sede di Commissione dimostrano una volta di più come il Gruppo consiliare di Forza Italia - ma ciò è estensibile anche al resto della minoranza - voglia svolgere un ruolo di opposizione costruttiva, cercando di migliorare le proposte di legge di iniziativa dell'Esecutivo o del Consiglio. Peccato che la Giunta abbia quasi sempre negato la disponibilità a scrivere insieme le leggi, ancor di più quelle contenenti significative riforme.

Ad affermarlo è stato Rodolfo Ziberna (FI), relatore di minoranza al ddl sulla cultura che, nel merito, pur dando atto alla Giunta di aver accolto quasi tutti gli emendamenti da lui presentati e riconoscendo nel provvedimento elementi innovativi di interesse e utilità, ha ribadito la critica alla fretta con la quale si è voluto procedere.

Il disegno di legge - ha aggiunto - ha il merito di cercare di far acquisire al sistema museale regionale, con ciò intendendo impropriamente tutte le realtà dalla più piccola privata alla più grande regionale, una elevazione della qualità del prodotto fornito attraverso l'imposizione di standard da raggiungere progressivamente, analogamente a quanto realizzato da diverse altre regioni. Diversi gli strumenti (condivisi) proposti: dalla rete museale capace di dare forza a chi non è in grado di correre con le proprie gambe, alla formazione del personale e alla qualificazione delle figure apicali, dallo stimolo alla ricerca innovativa, alla promozione delle offerte, dalla possibile tematicità delle reti, sino a una maggior integrazione con il territorio e con le istituzioni scolastiche.

Tra le criticità segnatale, per Ziberna è limitativo e penalizzante che solo alcuni musei possano beneficiare della promozione turistica regionale che, se estesa alle piccole realtà, potrebbe servire, senza costi aggiuntivi, a renderle più conosciute e visibili all'interno e fuori regione.

Il testo, infine, contiene definizioni che non sono universalmente note e per le quali non è possibile rinviare ad altre fonti che forniscano un'adeguata spiegazione. Siamo davvero certi che sia univoca la definizione di musei, biblioteche, archivi, beni culturali e paesaggistici, collezioni, archeologia industriale, ecomusei? Ecco la ragione per cui sarebbe stato necessario dedicare un articolo alle definizioni, per evitare quegli equivoci e incomprensioni. (immagini tv)

(segue)