CR: beni culturali, relatore minoranza Ziberna (10)
(ACON) Trieste, 9 set - AB - L'apprezzamento per alcuni aspetti
del disegno di legge e il voto di astensione in sede di
Commissione dimostrano una volta di più come il Gruppo consiliare
di Forza Italia - ma ciò è estensibile anche al resto della
minoranza - voglia svolgere un ruolo di opposizione costruttiva,
cercando di migliorare le proposte di legge di iniziativa
dell'Esecutivo o del Consiglio. Peccato che la Giunta abbia quasi
sempre negato la disponibilità a scrivere insieme le leggi, ancor
di più quelle contenenti significative riforme.
Ad affermarlo è stato Rodolfo Ziberna (FI), relatore di minoranza
al ddl sulla cultura che, nel merito, pur dando atto alla Giunta
di aver accolto quasi tutti gli emendamenti da lui presentati e
riconoscendo nel provvedimento elementi innovativi di interesse e
utilità, ha ribadito la critica alla fretta con la quale si è
voluto procedere.
Il disegno di legge - ha aggiunto - ha il merito di cercare di
far acquisire al sistema museale regionale, con ciò intendendo
impropriamente tutte le realtà dalla più piccola privata alla più
grande regionale, una elevazione della qualità del prodotto
fornito attraverso l'imposizione di standard da raggiungere
progressivamente, analogamente a quanto realizzato da diverse
altre regioni. Diversi gli strumenti (condivisi) proposti: dalla
rete museale capace di dare forza a chi non è in grado di correre
con le proprie gambe, alla formazione del personale e alla
qualificazione delle figure apicali, dallo stimolo alla ricerca
innovativa, alla promozione delle offerte, dalla possibile
tematicità delle reti, sino a una maggior integrazione con il
territorio e con le istituzioni scolastiche.
Tra le criticità segnatale, per Ziberna è limitativo e
penalizzante che solo alcuni musei possano beneficiare della
promozione turistica regionale che, se estesa alle piccole
realtà, potrebbe servire, senza costi aggiuntivi, a renderle più
conosciute e visibili all'interno e fuori regione.
Il testo, infine, contiene definizioni che non sono
universalmente note e per le quali non è possibile rinviare ad
altre fonti che forniscano un'adeguata spiegazione. Siamo davvero
certi che sia univoca la definizione di musei, biblioteche,
archivi, beni culturali e paesaggistici, collezioni, archeologia
industriale, ecomusei? Ecco la ragione per cui sarebbe stato
necessario dedicare un articolo alle definizioni, per evitare
quegli equivoci e incomprensioni.
(immagini tv)
(segue)