Citt: Città metropolitanta occasione da non escludere per il FVG
(ACON) Trieste, 9 set - COM/RCM - Il dibattito in Aula sulla
possibilità di istituire, nella nostra regione, la Città
metropolitana quale ente territoriale di area vasta ha visto
protagonista anche il Gruppo consiliare dei Cittadini, che su
questo tema ha da tempo dimostrato di avere le idee chiare.
Nel novembre 2013 - ha spiegato il capogruppo Pietro Paviotti -
il tema fu sollevato durante la discussione della proposta di
legge nazionale n. 1 (modifiche alla legge costituzionale -
Statuto speciale della Regione FVG) poiché il testo iniziale
presentato dall'assessore dei Cittadini, Paolo Panontin,
prevedeva l'inserimento nello Statuto di autonomia della facoltà
di istituire Città metropolitane e disciplinarne il
funzionamento.
La proposta - così ancora Paviotti - fu bocciata con un
emendamento presentato e votato da tutti i gruppi consiliari, con
la sola eccezione dei Cittadini. Oggi come allora, infatti,
riteniamo che arricchire lo Statuto della Regione introducendo
una facoltà sia un'opportunità da sostenere e non certo da
bocciare. Prevedere la possibilità di istituire una Città
metropolitana non significa automaticamente decidere se sia
giusto o opportuno farlo, ma lasciare al Consiglio regionale la
possibilità di decidere quando e se deliberare in merito. È
possibile che l'istituzione di una Città metropolitana nella
nostra regione oggi non sia necessaria, ma potrebbe esserlo in
futuro. Escludere a priori che lo Statuto preveda questa facoltà
è una sorta di auto-impedendo con buona pace della nostra
autonomia.
Detto questo - ha aggiunto Paviotti - va ricordato che la
modifica dello Statuto ora alle prese con l'iter parlamentare ha
come suo cardine la soppressione delle Province, in piena
attuazione della riforma del sistema Regione-Autonomie locali
avviata con la legge regionale 26/2014. Tale elemento chiave non
è stato messo in discussione dall'emendamento sulla Città
metropolitana introdotto al Senato dall'onorevole Russo, ma il
fatto stesso che il Parlamento nazionale abbia potuto modificare
la legge statutaria votata all'unanimità dal Consiglio del FVG,
segnala inequivocabilmente che le attuali procedure di modifica
del nostro Statuto non ci tutelano adeguatamente.
Non a caso la mozione votata alla fine impegna i presidenti di
Consiglio e Giunta regionali a ribadire nelle sedi istituzionali
competenti la necessità che tutte le modifiche dello Statuto del
FVG siano il frutto di una concertazione tra Stato e Regione e
siano introdotte d'intesa, cercando un accordo che tuteli la
nostra autonomia legislativa e statutaria.
Sulla stessa lunghezza d'onda si è espresso in Aula anche il
consigliere triestino dei Cittadini, Emiliano Edera: "La facoltà
di istituire la Città metropolitana di Trieste è un tema da
affrontare, discutere e verificare con serenità, obiettività e
senza paure o retro pensiero.
"Ci tengo a sottolineare la coerenza dimostrata in merito dal
gruppo consiliare dei Cittadini, nonché l'impegno che ci siamo
presi pubblicamente ad approfondire i contenuti di una proposta
che non può e non deve essere liquidata come la solita, sterile
polemica di parte. Piuttosto vanno capite e comprese le
caratteristiche di una città metropolitana, evidenziando i
vantaggi e gli aspetti positivi che ne deriverebbero non solo per
Trieste ma per tutta la regione da un'eventuale istituzione.
"Quanto alle mozioni, qualcuno ha cercato di creare ad hoc un
grosso equivoco attorno a quella presentata inizialmente dalla
maggioranza. La proposta non era quella di un voto a favore o
contro la città metropolitana di Trieste, semmai di un voto, più
che mai convinto da parte dei Cittadini, a sostegno
dell'autonomia del Friuli Venezia Giulia, che va difesa e
tutelata a cominciare dai rapporti tra Stato e Regione.
"Il fatto che, alla fine, il Consiglio abbia approvato in modo
trasversale una mozione unitaria che rivendica adeguate procedure
di modifica dello Statuto regionale va giudicato positivamente
perché una soluzione diversa avrebbe significato fare un passo
indietro rispetto al quel processo innovativo di riforma degli
enti locali della Regione che vede i Cittadini seriamente
impegnati".