News


CR: beni culturali, relatore maggioranza Lauri (9)

09.09.2015
17:03
(ACON) Trieste, 9 set - AB - Il disegno di legge sui beni culturali - a giudizio di Giulio Lauri (Sel), relatore di maggioranza - crea un nuovo quadro di riferimento organico capace di valorizzare il ricco patrimonio di questa regione e mette la legislazione regionale in sintonia con le modifiche intervenute nella legislazione statale in seguito all'approvazione del nuovo Codice dei beni culturali e del paesaggio.

Anche sul versante della cultura in questi anni si può dire che sia cambiato il mondo, con l'esplosione dei mezzi di comunicazione multimediale che consentono da ogni parte del pianeta, in qualsiasi istante, di potere conoscere l'esistenza, le caratteristiche peculiari e il valore di un bene culturale situato dall'altra parte del mondo, e con la facilità e la velocità con cui è possibile per una quota sempre più grande della popolazione di spostarsi da una parte del pianeta all'altra. Ma soprattutto per il peso che la cultura ha assunto, al punto da essere descritta come quella caratterizzata dall'economia della conoscenza. La conoscenza come principale fattore di progresso e di crescita complessiva dell'economia mondiale, a cui dovrebbe corrispondere una crescita proporzionale ed equamente distribuita del benessere di tutta la popolazione.

Il disegno di legge nasce quindi con l'ambizione di essere una vera e propria riforma e di costruire un nuovo quadro integrato e organico di valorizzazione dei beni culturali.

Punti di forza della riforma - a giudizio di Lauri - sono da considerare la programmazione, l'orientamento contributivo rivolto a incentivare principalmente i progetti di sviluppo e l'innovazione, l'individuazione dei requisiti e il riconoscimento dei musei e delle reti museali di rilevanza regionale, il ruolo didattico del sistema dei beni culturali, il raccordo con l'attività di promozione turistica, la triplicazione delle risorse disponibili nei prossimi due anni.

Tra le altre componenti significative citate da Lauri vi sono il legame tra beni culturali e contesti paesaggistici e territoriali, la valorizzazione del volontariato, la previsione di un'unica rete tematica regionale per materia, l'ampliamento dei soggetti fruitori del prestito interbibliotecario.

Una riforma - ha concluso Lauri - che può ambire a rendere il sistema culturale regionale uno dei motori della ripresa e della crescita dell'intero Friuli Venezia Giulia.

(immagini tv)

(segue)