CR: beni culturali, relatore maggioranza Martines (8)
(ACON) Trieste, 9 set - AB - La riforma della disciplina dei
beni culturali che viene introdotta con questo disegno di legge -
così Vincenzo Martines (Pd), relatore di maggioranza - in
particolare per i musei, era attesa dagli operatori da quasi
quarant'anni. Si configura quindi come un intervento riformatore
volto a realizzare un rinnovato sistema integrato e omogeneo di
azioni regionali, in grado di valorizzare e promuovere il nostro
importante patrimonio culturale mediante un'organizzazione
amministrativa e modalità di finanziamento più adeguate
all'attuale realtà sociale ed economica.
Il provvedimento è costruito attorno a due fondamentali
direttrici: da un lato la riforma dell'antiquata legislazione
relativa al settore museale e degli incentivi per la
conservazione e la valorizzazione delle diverse tipologie di
beni, mobili e immobili, di valore storico, artistico e
ambientale; dall'altro la rivisitazione, in termini aggiornati e
semplificati, della normativa concernente il settore
bibliotecario e archivistico.
Non vengono, invece, incise da questa generale revisione la
recente legge sulla valorizzazione del patrimonio
storico-culturale della Prima guerra mondiale, la disciplina,
ormai positivamente consolidata, degli ecomusei, né la legge
sulla partecipazione della nostra Regione all'Istituto regionale
per le Ville venete.
Martines ha quindi richiamato i principali contenuti del ddl, che
è strutturato in quattro Titoli, a loro volta suddivisi in Capi.
Il Titolo I contiene le disposizioni generali, con le finalità;
il Titolo II - beni culturali - è suddiviso in tre Capi, dedicati
ai musei, alla conservazione e alla valorizzazione della
generalità dei beni culturali, alle biblioteche e agli archivi;
il Titolo III contiene una serie di disposizioni di coordinamento
e di attuazione per raccordare la nuova normativa alla legge
16/2014; il Titolo IV reca le disposizioni transitorie e finali
per assicurare gradualità di applicazione e continuità dei flussi
finanziari oggi attivi; le disposizioni finali comprendono le
abrogazioni e le norme finanziarie.
(immagini tv)
(segue)