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CR: beni culturali, relatore maggioranza Martines (8)

09.09.2015
17:02
(ACON) Trieste, 9 set - AB - La riforma della disciplina dei beni culturali che viene introdotta con questo disegno di legge - così Vincenzo Martines (Pd), relatore di maggioranza - in particolare per i musei, era attesa dagli operatori da quasi quarant'anni. Si configura quindi come un intervento riformatore volto a realizzare un rinnovato sistema integrato e omogeneo di azioni regionali, in grado di valorizzare e promuovere il nostro importante patrimonio culturale mediante un'organizzazione amministrativa e modalità di finanziamento più adeguate all'attuale realtà sociale ed economica.

Il provvedimento è costruito attorno a due fondamentali direttrici: da un lato la riforma dell'antiquata legislazione relativa al settore museale e degli incentivi per la conservazione e la valorizzazione delle diverse tipologie di beni, mobili e immobili, di valore storico, artistico e ambientale; dall'altro la rivisitazione, in termini aggiornati e semplificati, della normativa concernente il settore bibliotecario e archivistico.

Non vengono, invece, incise da questa generale revisione la recente legge sulla valorizzazione del patrimonio storico-culturale della Prima guerra mondiale, la disciplina, ormai positivamente consolidata, degli ecomusei, né la legge sulla partecipazione della nostra Regione all'Istituto regionale per le Ville venete.

Martines ha quindi richiamato i principali contenuti del ddl, che è strutturato in quattro Titoli, a loro volta suddivisi in Capi.

Il Titolo I contiene le disposizioni generali, con le finalità; il Titolo II - beni culturali - è suddiviso in tre Capi, dedicati ai musei, alla conservazione e alla valorizzazione della generalità dei beni culturali, alle biblioteche e agli archivi; il Titolo III contiene una serie di disposizioni di coordinamento e di attuazione per raccordare la nuova normativa alla legge 16/2014; il Titolo IV reca le disposizioni transitorie e finali per assicurare gradualità di applicazione e continuità dei flussi finanziari oggi attivi; le disposizioni finali comprendono le abrogazioni e le norme finanziarie.

(immagini tv)

(segue)