Iacop: audizione I Commissione Senato su modifiche costituzionali
(ACON) Roma, 10 set - COM/MPB - Il presidente del Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia Franco Iacop, nella sua veste
di coordinatore della Conferenza dei presidenti dei Consigli
regionali, ha guidato la delegazione ascoltata oggi in audizione
dalla I Commissione Affari costituzionali del Senato, presieduta
da Anna Finocchiaro, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla
revisione della Parte II della Costituzione.
Nelle prospettive di riforma analizzate, per Iacop è essenziale
la trasformazione del Senato tanto sotto il profilo della sua
composizione quanto sotto quello dei suoi poteri perchè essa
concorre ad assicurare una corretta revisione del Titolo V della
Costituzione e l'effettiva collaborazione delle autonomie
territoriali nella elaborazione delle scelte fondamentali della
Repubblica.
Gli aspetti approfonditi sono stati quelli della natura e
composizione del Senato, delle sue funzioni e del riparto delle
competenze al Titolo V.
Per superare coerentemente il bicameralismo, la Conferenza - ha
spiegato Iacop - ritiene che la scelta di una composizione del
Senato espressione dei territori (e in particolare delle Regioni
chiamate con lo Stato a esercitare il potere legislativo) sia la
soluzione migliore, facendo così una Camera rappresentativa delle
Autonomie locali da contrappeso alla Camera dei deputati ed
essendo un tale modello di bicameralismo proprio di tutti i Paesi
con una potestà legislativa ripartita sia a livello statale che
regionale.
Quanto alle funzioni, la Conferenza ritiene che il Senato delle
Regioni dovrebbe partecipare, con la Camera dei deputati, alla
formazione e attuazione degli atti normativi e delle politiche
Ue, ma a esso dovrebbe essere assegnata in via esclusiva la
funzione di raccordo tra l'Ue, lo Stato e gli altri enti
costitutivi della Repubblica, con il rafforzamento delle funzioni
sia di organo di garanzia che di valutazione delle politiche
pubbliche. Ciò eviterebbe di fare del Senato una "copia in
miniatura" della Camera dei deputati.
Infine, sul riparto delle competenze, la linea della Conferenza
resta quella di non considerare risolutiva la netta ripartizione
dei cataloghi di materie di competenza statale e regionale, bensì
di ricercare l'equilibrio di una governance a più livelli nella
individuazione di un modello rivolto alle politiche a incidenza
territoriale e agli elementi di flessibilità nella ripartizione
dei poteri. Sarebbe anacronistico - ha concluso Iacop - pensare
di confinare dentro un duplice elenco di materie le sfide attuali
su grandi temi come ambiente, salute, cibo, occupazione e lavoro,
immigrazione, senza un'azione quanto più possibile congiunta tra
i livelli di governo tutti necessariamente chiamati a intervenire.