AR: Revelant, la solidarietà di Resia supera le riforme coercitive
(ACON) Trieste, 11 set - COM/RCM - Un plauso
all'amministrazione del Comune di Resia arriva da Roberto
Revelant, consigliere regionale di Autonomia Responsabile, che
sottolinea la delibera di Giunta con cui la municipalità ha
espresso la propria solidarietà al Comune di Dogna in dissesto
finanziario e ha invitato la Regione a stanziare i fondi
necessari alla sopravvivenza di quella comunità attingendoli da
quanto Resia le ha versato a titolo di extragettito dell'IMU.
In un periodo in cui i Comuni sono costretti a fare i salti
mortali per far quadrare i bilanci - scrive Revelant in una nota
-, il gesto di Resia, che nel suo atto di Giunta ha anche
invitato altre amministrazioni comunali ad analoga iniziativa, ha
un valore ancora maggiore e deve essere valorizzato come esempio
fattivo di collaborazione e solidarietà tra enti, dimostrazione
che la montagna è unita e che non servono leggi di riforma
coercitive per incentivare gli enti locali a lavorare insieme per
il raggiungimento di obiettivi importanti per la comunità.
Il problema del dissesto finanziario di Dogna è noto oramai alla
Regione da anni; a oggi tuttavia non si è ancora giunti a una
soluzione concreta del problema, ma sono stati adottati solo
interventi tampone. Ricordo - continua l'esponente di AR - che il
Consiglio regionale, con la LR 12/2014 sulle Autonomie locali ha
riconosciuto la possibilità di attestazione dei finanziamenti
anche per spese di manutenzione ordinaria per agevolare le
procedure di riequilibrio finanziario, ma purtroppo tale
iniziativa e gli sforzi e le azioni amministrative messe in campo
dal Comune di Dogna, anche attraverso l'aumento dei tributi, non
hanno dato i risultati sperati.
L'intervento del Comune di Resia rappresenta l'ennesima proposta
avanzata alla Regione, dopo le numerose che sono rimaste
inascoltate, presentate dal sindaco di Dogna, come ad esempio
quella di alienare parte del patrimonio immobiliare del Comune
anche all'Ater o alla Regione per reperire le risorse necessarie.
Credo pertanto - conclude Revelant - che sia arrivato il momento
di operare scelte più coraggiose per garantire la sopravvivenza
dell'amministrazione, perché non ci possono essere Comuni di
serie A e Comuni di serie B, a seconda del colore politico che li
contraddistingue. È ora che Regione faccia la propria parte,
perché se non riesce a risolvere problemi di questa limitata
entità, chissà come potrà affrontare emergenze più gravi.