M5S: Frattolin, "la buona scuola", competenze FVG sacrificate
(ACON)Trieste, 11 set - COM/MPB - "La Puglia, governata dal
presidente Emiliano del Pd, ci sta dando una lezione di
democrazia. Solo pochi giorni fa la Giunta Serracchiani e il
Consiglio regionale hanno voluto bocciare la nostra richiesta
volta a sollevare, presso l'Avvocatura della Regione, il
controllo di legittimità costituzionale sulla legge n. 107, da
tutti conosciuta come "La buona scuola". Bene, proprio oggi la
Regione Puglia ha deciso di impugnare questo provvedimento che
contiene diversi profili di incostituzionalità e che continua a
dividere il Paese. Secondo l'Avvocatura, infatti, esisterebbe,
rispetto ad alcune norme del decreto, "una lesione delle
attribuzioni della Regione Puglia"".
Secondo la portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio
regionale Eleonora Frattolin il parere depositato dall'Avvocatura
della Regione Puglia non fa che confermare le preoccupazioni
avanzate dai pentastellati.
"Come abbiano già ricordato in Aula - sottolinea Frattolin -
l'incostituzionalità si riferisce ai commi 180 e 181 che delegano
al governo la potestà legislativa in nove distinti ambiti
dell'istruzione: deleghe vaghe in materie rientranti nella
competenza legislativa concorrente. Ulteriori profili di
incostituzionalità riguardano poi la limitazione della libertà di
insegnamento, la disparità di trattamento tra i docenti immessi
in ruolo fino a oggi e quelli che saranno immessi con la nuova
legge, l'accesso alle procedure concorsuali aperto solo agli
abilitati e non al personale già assunto a tempo indeterminato
nelle scuole statali.
"Una grave violazione del principio di uguaglianza formale e
sostanziale dell'art.3 della Costituzione è inoltre la chiamata
diretta degli insegnanti da parte dei dirigenti scolastici,
all'articolo 1, comma 73, che trasforma di fatto la scuola in un
sistema arbitrario e clientelare. Abbiamo poi la questione
dell'alternanza scuola-lavoro, all'articolo 1, comma 33, dove si
fa esplicito riferimento all'obbligo, e non alla mera
possibilità, di svolgere delle esperienze lavorative.
"Ancora - aggiunge la portavoce del M5S - "la buona scuola" lede
l'autonomia degli organi collegiali a favore di un organo
monocratico, il dirigente scolastico: mentre prima il POF veniva
adottato in maniera collegiale dal Consiglio d'Istituto, previa
elaborazione del Collegio docenti sulla base degli indirizzi
dello stesso Consiglio, ora il dirigente scolastico detta gli
indirizzi e ha facoltà di respingere le elaborazioni del Collegio
o le approvazioni del Consiglio non conformi ai suoi indirizzi.
Il tutto in un palese annullamento della distinzione delle
competenze che lede l'autonomia scolastica, nonché i principi di
imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione. E,
da ultimo, all'art.1 comma 44 il legislatore statale sembra
andato oltre la sfera del dettato dei principi generali,
addentrandosi in norme di dettaglio, andando molto probabilmente
a toccare il riparto di competenze in materia di formazione
professionale, materia nella quale le regioni hanno competenza
esclusiva.
"Sono tutti pareri sui quali l'Avvocatura del Friuli Venezia
Giulia non ha potuto esprimersi. Qui purtroppo - conclude
Frattolin - l'autonomia e le competenze della nostra regione sono
state sacrificate sull'altare delle riforme del governo centrale".