VI Comm: audizione Torrenti su situazione accoglienza profughi (1)
(ACON) Trieste, 14 set - AB - Situazione accoglienza profughi e
piano della loro distribuzione in Friuli Venezia Giulia, ma non
solo, nell'audizione dell'assessore Gianni Torrenti in VI
Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Franco Codega
(Pd).
Torrenti è partito dal quadro generale: l'instabilità a livello
internazionale, soprattutto in Medio-oriente e in Centro-Africa,
è molto più ampia rispetto ai numeri che si riflettono in Europa.
Sessanta, settanta milioni di persone si stima si stiano muovendo
da queste zone, ma solo l'1,5% arriva nel nostro Continente, gli
altri si muovono in zona, migrano da un Paese vicino all'altro.
In Italia, gli arrivi al 31 agosto sono stati 114.285, flusso
costante perché registra un ininfluente 2% in più rispetto allo
stesso periodo dell'anno precedente. Le richieste asilo in Europa
nei primi 6 mesi del 2015 sono state 171.000 in Germania, 66.000
in Ungheria, 25.000 in Francia e altrettante in Svezia e Italia:
tre Paesi che assieme fanno poco più che l'Ungheria da sola.
È indubbio che ci sia una debolezza politica in Europa e anche in
Italia, dove manca un progetto per i profughi, con la conseguenza
che rischiano di rimanere nel Paese dove sono oggi coloro che non
hanno un progetto per sé stessi.
C'è poi il problema di quella che si può definire una migrazione
diversa, ossia di coloro che non si sentono di appartenere a uno
Stato nazionale perché affondano le loro origini in una tribù
piuttosto che in un'area geografica e ciò rende difficile la loro
identificazione.
C'è però da dire che nei prossimi 35 anni si stima che l'Europa
avrà bisogno di 250 milioni di persone in più per reggersi dal
punto di vista economico/produttivo e questo è un dato su cui
riflettere.
Venendo alle cose di casa nostra, Torrenti ha specificato che le
presenze in Italia sono oggi 84.733, Sicilia esclusa che ha sul
suo territorio ben 16.000 immigrati. Considerato che la quota per
la Sicilia dovrebbe invece aggirarsi sulle 6.000 persone, dei
96.000 profughi che dovrebbero essere spalmati sul territorio
nazionale, 2.620 dovrebbe essere la quota per il Friuli Venezia
Giulia. All'11 agosto 2015 i presenti erano 2.710 e considerato
che a livello nazionale i prossimi arrivi sono stimati in
ulteriori 10.000 persone, al FVG ne toccherebbero altri 219,
portando così il totale a quasi 2.930. Al 31 agosto ce n'erano
2.850, quindi la nostra regione è ancora praticamente a saldo
zero.
In queste ultime settimane sono diminuiti gli arrivi a Udine e
sono aumentati a Trieste e a Gorizia, tendenza spiegata con il
mutare delle rotte via terra, principalmente afghani e di etnia
pashtun; pochissimi i siriani, da contare sulle dita di una mano.
La vera criticità - ha tenuto a precisare Torrenti - è data dalla
prima accoglienza più che dalla residenza; in pratica, la
gestione della filiera riconoscimento-accertamenti medici-
collocamento temporaneo.
(immagini tv)
(segue)