IV Comm: illustrato ddl infrastrutture, lavori pubblici, edilizia
(ACON) Trieste, 15 set - RCM - Il disegno di legge n. 110 in
materia di infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale,
lavori pubblici, edilizia, può essere definito di manutenzione di
altre norme in quanto introduce modifiche molto puntuali a
situazioni esistenti. Il tutto nell'ottica generale, qui
confermata, di sostenere gli enti pubblici beneficiari di
contributi regionali finalizzati a realizzare opere pubbliche.
Lo ha affermato l'assessore Mariagrazia Santoro illustrando il
provvedimento alla IV Commissione consiliare presieduta da
Vittorino Boem (Pd), che ne affronterà l'esame nel corso della
seduta già calendarizzata per martedì 22 settembre prossimo.
Il testo è composto da 20 articoli ed è strutturato in 5 Titoli,
suddivisi per normativa di settore.
Il Titolo I contiene le finalità del ddl (chiarisce gli ambiti di
operatività dell'intero provvedimento, che reca disposizioni
urgenti per interventi puntuali in materia di infrastrutture,
mobilità, pianificazione territoriale, paesaggio, biodiversità,
lavori pubblici, edilizia e canali contributivi), mentre il
Titolo II affronta la tutela dell'ambiente e la difesa del
territorio attraverso disposizioni urgenti in materia di
biodiversità.
Il Titolo III sulla gestione del territorio parla di Fondo di
progettazione degli enti locali e di disposizioni urgenti in
materia di edilizia e lavori pubblici.
Il Titolo IV su infrastrutture, trasporti e telecomunicazioni
affronta gli interventi di viabilità e di sicurezza stradale,
nonché disposizioni urgenti in materia di telecomunicazioni.
Il Titolo V affronta norme transitorie e finali, inclusa
l'entrata in vigore della legge il giorno successivo alla sua
pubblicazione sul Bollettino ufficiale regionale (Bur).
Entrando nel merito di alcuni punti del Titolo II, si segnala che
la Regione ha individuato le specifiche misure di conservazione e
approvato quattro specifici Piani di gestione e tutela dei siti
regionali d'importanza comunitaria (SIC) che, per l'effetto, sono
state designati quali Zone di conservazione speciale (ZSC). Il
procedimento per l'individuazione delle specifiche misure di
conservazione rivolte alla gestione e alla tutela dei siti
regionali della Rete Natura 2000 non è concluso. È urgente,
pertanto, accelerare il processo di approvazione dei Piani di
gestione dei siti di maggiore complessità. La norma proposta
risponde, quindi, a urgenti esigenze di semplificazione.
In particolare: - acquisire unicamente il parere consultivo del
Comitato tecnico scientifico per le aree protette che dispone
delle professionalità in grado di valutare l'idoneità delle
misure volte a tutelare habitat e fauna;
- prescindere dal parere della competente Commissione consiliare
in relazione ad atti di natura squisitamente tecnica;
- chiarire che le previsioni delle misure di tutela dei siti
Natura 2000 hanno prevalenza su ogni altra difforme previsione;
- semplificare l'acquisizione dei contributi degli enti locali
interessati e delle associazioni di categoria;
- abbreviare i termini per l'acquisizione di osservazioni e
contributi degli interessati;
- disciplinare la completa salvaguardia del sito sin dal momento
dell'adozione;
- introdurre un concetto dinamico dei Piani di gestione
prevedendone l'aggiornamento ogni sette anni e la semplificazione
del procedimento di approvazione degli aggiornamenti stessi.
Con gli articoli del Titolo III, tra l'altro si permette agli
enti locali di chiedere l'anticipazione per le spese di
progettazione esecutiva e non solo, dunque, per i progetti
definitivi; si toglie la limitazione temporale degli anni 2014 e
2015 ai contributi concessi per i mutui a tasso variabile; si
semplificano alcune procedure di erogazione e ci si allinea con i
dettami nazionali per quanto attiene gli incentivi; si prosegue
con il finanziamento straordinario al Comune di Palmanova per la
ristrutturazione dell'immobile dell'ex tribunale da destinarsi
alla sede dei carabinieri (secondo lotto entro l'estate 2016;
totale valutazione dell'opera: 230.000 euro), così come si
prosegue con il finanziamento straordinario al Comune di Latisana
per terminare la nuova caserma dei vigili del fuoco (valore
160.000 euro); si finanziano alcune opere decise dal Comune di
Erto e Casso per la riqualificazione di aree degradate, al pari
del Comune di Romans d'Isonzo per la riqualificazione urbanistica
e la realizzazione di un parcheggio nell'ex ditta Norbedo
Costruzioni.
Infine, si interviene nei casi di insolvenza da parte dei
beneficiari degli anticipi regionali per l'acquisto della prima
casa, dovuti a perdita o riduzione del reddito per motivi di
lavoro o problemi di salute (al momento, circa una dozzina i casi
conosciuti).
Nel Titolo IV si prevedono contributi per le piste ciclabili e
piste emergenza, e il generale sviluppo della viabilità, nonché
la durata delle concessioni agli operatori delle
telecomunicazioni per l'uso della fibra ottica regionale. Ecco
che, per migliorare la sicurezza dei ciclisti nella percorrenza
del tratto montano della ciclovia Alpe Adria dal valico di Coccau
al ponte sul Tagliamento di Braulins, si integra la segnaletica
già installata sulla direttrice principale e sui collegamenti
alle stazioni ferroviarie e alle altre ciclovie regionali
dell'area.
Da ultimo, si fa presente che il Codice della Strada classifica,
in base alle caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali,
diverse categorie di strade (autostrada, strada extraurbana,
strada urbana, strada locale, etc). Un'ulteriore classificazione
viene fatta in base all'ente proprietario della strada e
all'importanza della strada (statale, regionale, provinciale,
comunale, vicinale). L'intervento proposto esplicita le modalità
amministrative di classificazione e declassificazione delle
strade, e le conseguenti procedure di trasferimento delle strade
presenti nel territorio regionale.
Siamo disponibili a raccogliere altre indicazioni del medesimo
settore e a inserirle nel testo - ha affermato la Santoro in
chiusura. Possibilità che ha colto al volo Roberto Revelant (AR)
chiedendo per alcuni interventi di ristrutturazione di Gemona un
atteggiamento paritario a quello deciso per Erto e Casso. Un caso
di cui sono a conoscenza - ha risposto la Santoro -, infatti
stiamo verificando la natura dei finanziamenti in quanto
collegati alla ricostruzione causa terremoto.
(foto, immagini tv)