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IV Comm: illustrato ddl infrastrutture, lavori pubblici, edilizia

15.09.2015
12:17
(ACON) Trieste, 15 set - RCM - Il disegno di legge n. 110 in materia di infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, edilizia, può essere definito di manutenzione di altre norme in quanto introduce modifiche molto puntuali a situazioni esistenti. Il tutto nell'ottica generale, qui confermata, di sostenere gli enti pubblici beneficiari di contributi regionali finalizzati a realizzare opere pubbliche.

Lo ha affermato l'assessore Mariagrazia Santoro illustrando il provvedimento alla IV Commissione consiliare presieduta da Vittorino Boem (Pd), che ne affronterà l'esame nel corso della seduta già calendarizzata per martedì 22 settembre prossimo.

Il testo è composto da 20 articoli ed è strutturato in 5 Titoli, suddivisi per normativa di settore.

Il Titolo I contiene le finalità del ddl (chiarisce gli ambiti di operatività dell'intero provvedimento, che reca disposizioni urgenti per interventi puntuali in materia di infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, paesaggio, biodiversità, lavori pubblici, edilizia e canali contributivi), mentre il Titolo II affronta la tutela dell'ambiente e la difesa del territorio attraverso disposizioni urgenti in materia di biodiversità.

Il Titolo III sulla gestione del territorio parla di Fondo di progettazione degli enti locali e di disposizioni urgenti in materia di edilizia e lavori pubblici.

Il Titolo IV su infrastrutture, trasporti e telecomunicazioni affronta gli interventi di viabilità e di sicurezza stradale, nonché disposizioni urgenti in materia di telecomunicazioni.

Il Titolo V affronta norme transitorie e finali, inclusa l'entrata in vigore della legge il giorno successivo alla sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale regionale (Bur).

Entrando nel merito di alcuni punti del Titolo II, si segnala che la Regione ha individuato le specifiche misure di conservazione e approvato quattro specifici Piani di gestione e tutela dei siti regionali d'importanza comunitaria (SIC) che, per l'effetto, sono state designati quali Zone di conservazione speciale (ZSC). Il procedimento per l'individuazione delle specifiche misure di conservazione rivolte alla gestione e alla tutela dei siti regionali della Rete Natura 2000 non è concluso. È urgente, pertanto, accelerare il processo di approvazione dei Piani di gestione dei siti di maggiore complessità. La norma proposta risponde, quindi, a urgenti esigenze di semplificazione. In particolare: - acquisire unicamente il parere consultivo del Comitato tecnico scientifico per le aree protette che dispone delle professionalità in grado di valutare l'idoneità delle misure volte a tutelare habitat e fauna; - prescindere dal parere della competente Commissione consiliare in relazione ad atti di natura squisitamente tecnica; - chiarire che le previsioni delle misure di tutela dei siti Natura 2000 hanno prevalenza su ogni altra difforme previsione; - semplificare l'acquisizione dei contributi degli enti locali interessati e delle associazioni di categoria; - abbreviare i termini per l'acquisizione di osservazioni e contributi degli interessati; - disciplinare la completa salvaguardia del sito sin dal momento dell'adozione; - introdurre un concetto dinamico dei Piani di gestione prevedendone l'aggiornamento ogni sette anni e la semplificazione del procedimento di approvazione degli aggiornamenti stessi.

Con gli articoli del Titolo III, tra l'altro si permette agli enti locali di chiedere l'anticipazione per le spese di progettazione esecutiva e non solo, dunque, per i progetti definitivi; si toglie la limitazione temporale degli anni 2014 e 2015 ai contributi concessi per i mutui a tasso variabile; si semplificano alcune procedure di erogazione e ci si allinea con i dettami nazionali per quanto attiene gli incentivi; si prosegue con il finanziamento straordinario al Comune di Palmanova per la ristrutturazione dell'immobile dell'ex tribunale da destinarsi alla sede dei carabinieri (secondo lotto entro l'estate 2016; totale valutazione dell'opera: 230.000 euro), così come si prosegue con il finanziamento straordinario al Comune di Latisana per terminare la nuova caserma dei vigili del fuoco (valore 160.000 euro); si finanziano alcune opere decise dal Comune di Erto e Casso per la riqualificazione di aree degradate, al pari del Comune di Romans d'Isonzo per la riqualificazione urbanistica e la realizzazione di un parcheggio nell'ex ditta Norbedo Costruzioni.

Infine, si interviene nei casi di insolvenza da parte dei beneficiari degli anticipi regionali per l'acquisto della prima casa, dovuti a perdita o riduzione del reddito per motivi di lavoro o problemi di salute (al momento, circa una dozzina i casi conosciuti).

Nel Titolo IV si prevedono contributi per le piste ciclabili e piste emergenza, e il generale sviluppo della viabilità, nonché la durata delle concessioni agli operatori delle telecomunicazioni per l'uso della fibra ottica regionale. Ecco che, per migliorare la sicurezza dei ciclisti nella percorrenza del tratto montano della ciclovia Alpe Adria dal valico di Coccau al ponte sul Tagliamento di Braulins, si integra la segnaletica già installata sulla direttrice principale e sui collegamenti alle stazioni ferroviarie e alle altre ciclovie regionali dell'area.

Da ultimo, si fa presente che il Codice della Strada classifica, in base alle caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali, diverse categorie di strade (autostrada, strada extraurbana, strada urbana, strada locale, etc). Un'ulteriore classificazione viene fatta in base all'ente proprietario della strada e all'importanza della strada (statale, regionale, provinciale, comunale, vicinale). L'intervento proposto esplicita le modalità amministrative di classificazione e declassificazione delle strade, e le conseguenti procedure di trasferimento delle strade presenti nel territorio regionale.

Siamo disponibili a raccogliere altre indicazioni del medesimo settore e a inserirle nel testo - ha affermato la Santoro in chiusura. Possibilità che ha colto al volo Roberto Revelant (AR) chiedendo per alcuni interventi di ristrutturazione di Gemona un atteggiamento paritario a quello deciso per Erto e Casso. Un caso di cui sono a conoscenza - ha risposto la Santoro -, infatti stiamo verificando la natura dei finanziamenti in quanto collegati alla ricostruzione causa terremoto.

(foto, immagini tv)