Garante: presentata guida tutela ai diritti contro discriminazioni
(ACON) Trieste, 16 set - MPB - La guida legale alla tutela
civile contro le discriminazioni fondate su elementi
etnico-razziali, nazionali e religiosi realizzata dal Garante
regionale dei diritti della persona con funzioni di garanzia per
le persone a rischio di discriminazione è stata presentata
dall'autore Walter Citti a Trieste, in Consiglio regionale, alla
presenza del presidente Franco Iacop e dell'assessore alla
cultura, sport e solidarietà Gianni Torrenti, presenti i
consiglieri regionali Elena Bianchi (M5S), Franco Codega e
Armando Zecchinon (Pd) e Giulio Lauri (Sel).
Si tratta di una sintetica ma esaustiva pubblicazione che in 100
pagine presenta il quadro normativo ormai definitosi a diversi
livelli - costituzionale, europeo, legislativo - sulla tematica
dell'uguaglianza e del divieto di discriminazioni etnico-razziali
e religiose e dell'applicazione concreta che esso ha ricevuto
sinora nella giurisprudenza.
Al proposito Citti ha evidenziato che essa vuole essere uno
strumento pratico, a disposizione innanzitutto degli appartenenti
a gruppi sociali maggiormente vulnerabili, a rischio di
discriminazioni, dei soggetti della società civile che ne
rappresentano gli interessi, cercando di rispondere tanto alle
questioni sostanziali, quanto a quelle attinenti alle modalità di
utilizzo dei rimedi e dell'apparato sanzionatorio.
Un'iniziativa resasi necessaria per la profonda trasformazione
sociale in senso multiculturale e multireligioso determinata
negli ultimi decenni dall'intensificarsi dei fenomeni migratori.
Trasformazioni che interrogano i nostri modelli di convivenza
sociale e le politiche di integrazione, visto che accanto a
esperienze e pratiche di accoglienza emergono anche atteggiamenti
di rifiuto e discriminazioni ed è proprio in tema di
discriminazioni e pari opportunità che in Italia si registrano
discrasie rispetto ad altri Paesi europei. Dati rilevati con le
periodiche ricerche di opinione dall'Eurobarometro evidenziano
discriminazioni nell'accesso al lavoro e ai servizi e beni (es.
l'abitazione) e parallelamente insufficiente consapevolezza e
conoscenza degli strumenti di tutela disponibili per affermare i
principi dell'uguaglianza, della pari dignità sociale delle
persone e delle pari opportunità.
La guida, primo strumento anche a livello nazionale, sarà ora
inviata ad amministratori, enti locali, associazioni che si
occupano di immigrazione, comitati unici di garanzia, centri per
l'impiego, servizi pubblici che si confrontano con l'utenza e
avrà un percorso distributivo anche nazionale, oltre a essere
pubblicata sul sito del Garante anche nel linguaggio dei segni.
Per il presidente del Consiglio Iacop la pubblicazione intende
contribuire a una maggiore consapevolezza, da parte degli attori
sociali del Friuli Venezia Giulia, di quei valori etici
fondamentali sui quali poggia l'identità europea, della
indispensabilità del rispetto del diritto all'uguaglianza e alla
non discriminazione, per una politica di effettiva integrazione e
inclusione sociale degli immigrati.
Le difficoltà che la società e le istituzioni italiane incontrano
nell'assicurare un'accoglienza non emergenziale ai richiedenti
asilo in questi mesi è riconducibile anche a una percezione non
corretta del fenomeno dell'immigrazione nel nostro Paese: una
percezione che ha sottovalutato il contributo dell'emigrazione
all'economia e alla società - ha detto Iacop ricordando ad
esempio il ruolo di badanti e collaboratrici familiari straniere
nel sistema del welfare italiano di fronte all'invecchiamento
della popolazione, e quello che si registra nel settore agricolo
dove 350mila immigrati costituiscono la base dell'attività di
molte aziende agricole, ma anche sottolineando l'associazione che
spesso si fa di immigrati e immigrazione con aspetti - come la
criminalità - che andrebbero analizzati distintamente. Ciò vale
anche per fenomeni come il caporalato, che costringe queste
persone a condizioni di lavoro e di vita che nulla hanno di
dignitoso.
Le politiche di integrazione sono un processo che coinvolge
società di accoglienza e cittadini di Paesi terzi nella
consapevolezza reciproca di obblighi e diritti, e in questo
quadro l'affermazione dei principi della non discriminazione e
della parità di trattamento rivestono un ruolo fondamentale per
una effettiva politica di inclusione sociale nella convivenza
delle diversità - ha detto ancora Iacop ricordando infine le
iniziative della Regione in questa direzione, dal ripristino
delle autorità di garanzia e istituzione del Garante, al varo di
un annuale piano immigrazione negli ambiti di propria competenza
(politiche sociali e integrazione sociale degli immigrati), a una
proposta di legge in materia presto all'attenzione del
legislatore.
Il plauso dell'Amministrazione regionale per l'iniziativa è
venuto dalle parole dell'assessore Torrenti, che ha allargato la
riflessione sul peso che le discriminazioni hanno sulla
competitività economica e sociale del nostro Paese: un dato che
emerge dal confronto con altri Paesi europei e che evidenzia come
la discriminazione sia un fattore di non competitività.
Le guida è quindi uno strumento importante e necessario non solo
per i soggetti a rischio discriminazione, ma per tutti noi che
conosciamo scarsamente le regole che ci siamo dati in materia e
che non riusciamo ad applicare, o che non le accettiamo pensando
che siano un costo anzichè la via ordinaria su cui procedere; uno
strumento utile per chi deve gestire questo processo e che a
volte non ha a disposizione un quadro complessivo adeguato.
La situazione internazionale è anche figlia di una profuganza e
un'immigrazione che sfiora i 60 milioni di persone, meno
dell'1,5% delle quali tocca l'Europa, e ciò nonostante si fa
fatica a sviluppare una politica europea basata su concetti di
integrazione - ha aggiunto Torrenti sottolineando che il nostro
Paese ha sempre avuto un approccio passivo in tema di
immigrazione, essendo sempre mancato un progetto immigrazione
(tanto che quasi la totalità dei 5 milioni di immigrati in Italia
sono stati regolarizzati dopo aver avviato l'ingresso) e allo
stesso modo mancando una progettualità rispetto ai transiti con
il rischio che qui rimangano solo persone non qualificate e
immotivate.
La crisi di queste settimane mette l'Europa e l'Italia di fronte
a una realtà non più rinviabile, con inevitabili riferimenti alla
tutela fuori dalla quale c'è il baratro per tutta la nostra
società - ha concluso l'assessore ritenendo che la nostra società
faccia delle resistenze più che verso l'immigrato, verso la
povertà in generale, con la quale facciamo fatica a rapportarci,
e che con la crisi può toccare anche persone che abbiamo
conosciuto, mostrando come forte sia la necessità di modificare i
nostri comportamenti.
Una sottolineatura è venuta anche dal consigliere Franco Codega
che, ricordando l'imminente trattazione della legge regionale
sull'immigrazione e condividendo l'idea di discriminazione sulla
povertà ancor prima che verso lo straniero, ha evidenziato le
difficoltà di affrontare le situazioni quotidiane degli immigrati.
(immagini tv)