Esiti tavolo politico su conflitto di interessi consiglieri/assessori
(ACON) Trieste, 17 set - RCM - Nessuna fuga in avanti, un
domani, da parte di qualcuno; le regole su conflitto di
interessi, incompatibilità e ineleggibilità dovranno valere per
tutti, nel segno della pari dignità, della correttezza e della
trasparenza, dove per "tutti" si intende tanto per i consiglieri
quanto per gli assessori, presidenti inclusi: è questo il diktat
che è uscito dal tavolo politico tenutosi a Trieste tra i
capigruppo del Consiglio regionale con il presidente Franco Iacop
e l'assessore Paolo Panontin in rappresentanza della Giunta
regionale, investito del compito di riportare questo punto di
partenza domani alla presidente Serracchiani in occasione della
consueta riunione settimanale dell'Esecutivo.
Dopo un breve preambolo con cui Iacop ha reso noto l'esito dei
recenti controlli svolti dalla Giunta per le elezioni, da cui non
sono emerse cause di incompatibilità o ineleggibilità dei
consiglieri sulla base della legge regionale n. 21 del 2004, il
presidente del Consiglio è entrato nel merito delle possibili
modifiche proprio di quella norma, che ha carattere statutario
(dunque è stata approvata con procedimento legislativo aggravato)
ed è la prima e unica legge regionale sulla materia.
È un provvedimento che ha mostrato criticità nel tempo e dopo
oltre 10 anni anche lo scenario è mutato - ha detto Iacop -,
perciò si tratta di un adattamento fondamentale a cui si
affianca, per completezza, il tema della trasparenza ai sensi
della LR 41/1983 sulla pubblicità della situazione patrimoniale
dei consiglieri regionali.
Sono state individuate 5 aree tematiche in cui dovrebbe
articolarsi la nuova disciplina: determinare le cause di
ineleggibilità e incompatibilità; valutare poi le possibili
eccezioni e parimenti i termini della rimozione delle cause,
incluso l'accertamento dell'avvenuta rimozione; non da ultimo, le
eventuali interferenze con le leggi statali.
Dieci, invece, i principi fondamentali a cui le Regioni non
possono sottrarsi quando si tratta di cause di incompatibilità e
ineleggibilità, contenute nella legge nazionale n. 165 del 2004.
Di questi, il presidente dell'Assemblea legislativa ne ha
sottolineati due: l'attribuzione, ai Consigli regionali, della
competenza a decidere in via amministrativa sulle cause di
ineleggibilità e incompatibilità dei propri componenti e del
presidente della Giunta (oggi non si parla degli assessori
esterni - ha evidenziato la lacuna Iacop); il potere concesso
dalla legge quadro di differenziare l'ineleggibilità del
presidente della Giunta rispetto ai consiglieri regionali, e
parimenti differenziare l'incompatibilità del presidente e degli
altri componenti della Giunta rispetto ai consiglieri regionali.
Ineccepibile il comportamento del presidente Iacop - ha quindi
detto il capogruppo di FI, Riccardo Ricardi - su come sta
portando avanti i lavori di questo tavolo, ma così non è da parte
di altri componenti della Regione. Non è ammissibile ci sia chi
fa la morale in Aula ai consiglieri e poi non cambia le cose. Ci
vuole coerenza e soprattutto regole ferme e chiare per tutti.
La responsabilità è in capo a tutti - ha aggiunto il capogruppo
di Ncd, Alessandro Colautti. Chiediamo un coordinamento di
comportamenti tra Giunta e Consiglio, un allineamento all'insegna
della leale collaborazione e senza qualcuno, al di fuori e al di
sopra del Consiglio, che poi fa affermazioni che rendono i
consiglieri agli occhi del cittadino dei privilegiati.
L'obiettivo deve essere comune: dare dignità alla politica - ha
detto il capogruppo di AR, Renzo Tondo. Non ci sto a prendere
parte a un tavolo vuoto, privo di significato.
Che Debora Serracchiani si unisca a noi per dirci cosa pensa - ha
pungolato il presidente del gruppo Misto, Claudio Violino, dopo
che l'assessore Panontin aveva garantito che domani riferirà alla
presidente e alla Giunta i desiderata dei capigruppo e aveva
fatto presente che la presidente ha imposto agli assessori di
sottoscrivere una sorta di codice di autodisciplina,
comportamentale, proprio per la mancanza di disposizioni scritte
in merito.
Per noi ci sono oggettivi vuoti legislativi - ha detto il
portavoce del M5S, Andrea Ussai - che sono emersi ad esempio con
l'elezione sì poi no di Stefano Mazzolini, vuoti che causano
problemi gravi soprattutto perché non risolti. Dobbiamo fare un
passo avanti verso la nostra credibilità.
Io non sono per gli accanimenti - gli ha fatto eco il capogruppo
dei Cittadini, Pietro Paviotti - ma dobbiamo aggiustare le cose
che ci mettono in imbarazzo come legislatori regionali.
Vanno cercati i punti di equilibrio - ha concluso non
diversamente il capogruppo di Sel, Giulio Lauri - anche perché il
rischio è di screditare la classe politica futura e di fare della
politica un "mestiere" per pochi.
Il Consiglio regionale è assolutamente sovrano su questa vicenda
- ha sottolineato prontamente il presidente Iacop per fugare ogni
dubbio sulla possibilità di accettare ingerenze da parte del
potere esecutivo sul potere legislativo. Il nostro - ha aggiunto
con fermezza accogliendo le comuni preoccupazioni dei capigruppo
- dovrà essere un lavoro di garanzia verso i cittadini e non
dovrà registrare fughe in avanti da parte di qualcuno. Abbiamo il
compito e il dovere di dare dignità a chi fa politica. Il tavolo
tornerà a riunirsi la prima settimana di ottobre, quando avremo
preso visione dei suggerimenti della Segreteria generale del
Consiglio e conosceremo l'opinione della Giunta.
(foto; immagini tv)