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GM: Piccin, Serracchiani vuole trasformare Pordenone in un museo

18.09.2015
12:14
(ACON)Trieste, 18 set - COM/MPB - "Auspico che l'ordinanza di Pedrotti per lo sgombero di via Piave non si faccia attendere".

Così Mara Piccin, consigliere regionale di opposizione, interviene sul tema dell'emergenza migranti.

"Manca una seria programmazione - continua la consigliera del Gruppo Misto - e non ci si preoccupa minimamente dell'impatto nel territorio dei dati che l'assessore regionale Torrenti comunica a Trieste. In particolare, all'ambito socio-assistenziale di Pordenone sono stati stabiliti arrivi di competenza in valore relativo del 5,83%, la percentuale più alta di tutta la provincia e con una struttura e un progetto che non si decide a partire".

Piccin punta il dito contro le politiche di accoglienza non concordate tra Stato ed enti locali: "A trovarsi tra l'incudine e il martello sono i sindaci: da un lato hanno Alfano che manda i profughi nei comuni senza congruo preavviso e dall'altro hanno la Serracchiani che non si interessa della questione e non aiuta nemmeno i comuni dello stesso colore politico".

I profughi nell'ambito di Pordenone dovrebbero sfondare le 200 unità in caso di nuovi arrivi e la situazione più critica si riscontra in via Piave.

"Sono numeri allarmanti - avverte l'esponente del Gruppo Misto - che avranno un impatto sicuramente negativo nel tessuto sociale pordenonese, in una città, già duramente colpita dalla crisi, che è già ai limiti dell'accoglienza e che sta vivendo episodi quantomeno borderline che spero vengano arginati al più presto da Pedrotti, visto l'annuncio dell'ordinanza di sgombero".

A Pordenone è previsto un centro di accoglienza hub alla caserma Monti, che molto fa parlare cittadini ed esponenti politici locali.

"L'assessore regionale Torrenti - continua Piccin - afferma in Commissione che per l'hub Monti sono previsti interventi tra 400mila e 1 milione di euro. Ma dei numeri dell'accoglienza prevista, non è dato sapere. La città non vuole, in pieno centro, a pochi passi dall'ospedale, un centro di accoglienza in cui si concentrino 100 o più profughi".

Piccin conclude: "Come Renzi con il Senato, Serracchiani ha deciso che Pordenone non le interessa e ne farà un museo. Ma c'è ancora qualcuno che in città non abbassa la testa".