III Comm: audizione Medea-La nostra famiglia su attività dell'Udgee
(ACON) Trieste, 29 set - RCM - L'Istituto di ricovero e cura a
carattere scientifico (Irccs) Medea-La nostra famiglia, sede a
San Vito al Tagliamento (PN) e distaccamento a Pasian di Prato
(UD), sotto la lente della III Commissione consiliare presieduta
da Franco Rotelli (Pd).
Il prologo è rappresentato dalla relazione conclusiva del gruppo
tecnico voluto dalla Regione per analizzare le esigenze e le
offerte, in Friuli Venezia Giulia, quanto a posti letto per
coloro che soffrono di disabilità dell'età evolutiva, relazione
che ha interessato direttamente il Medea-La nostra famiglia in
merito all'attività della sua Unità operativa Udgee (Unità per le
disabilità gravi dell'età evolutiva) e nella quale è stata
evidenziata una serie di dubbi su richieste e operato dell'Irccs
stesso poi spiegate alla III Commissione esattamente due mesi fa.
Oggi a presentarsi, e non solo a respingere punto per punto i
rilievi del gruppo tecnico ma anche ad accusare la Regione di
ritardi quanto a delibere e pareri richiesti dal ministero della
Salute, è stato il Medea-La nostra famiglia attraverso il
responsabile delle Unità per le gravi disabilità e per la
riabilitazione di Conegliano e Pieve di Soligo (TV), Andrea
Martinuzzi, il responsabile scientifico dell'Istituto, Franco
Fabbro, e il dirigente amministrativo FVG, Marco Terenzi.
Quanto alla sua presentazione, i presenti hanno rammentato che al
polo del FVG il riconoscimento di Irccs è arrivato nel 1998, ma
la funzione di Udgee veniva assegnata dalla Regione solo nel
2003, con avvio della relativa attività ospedaliera con 10 posti
letto per il fabbisogno regionale e altrettanti per l'attrazione
extraregionale. Nel 2004 si stabiliva l'inserimento dell'Irccs
all'interno dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Udine. In
attesa della ristrutturazione del Polo ospedaliero udinese,
l'Istituto è stato collocato nel padiglione Scrosoppi, per 6
posti letto di Day Hospital. Si arriva alla legge regionale
17/2014 che integra l'Irccs Medea-La nostra famiglia nella rete
ospedaliera della regione, e alla delibera di Giunta di dicembre
2014 dove gli si assegnano 18 posti letto ordinari e 2 di DH
(posti attualmente attivi parzialmente in forma sperimentale).
Quindici, invece, le contro-deduzioni dei responsabili del Medea
agli altrettanti punti sollevati dal gruppo tecnico della
Direzione regionale della Sanità, a partire dalla mancanza di un
confronto tra i due soggetti. Si passa, poi, all'evidenziare che:
non è stata presa in considerazione la fase post-acuta delle
disabilità infantili; l'eccessivo prolungarsi della fase
sperimentale non è da imputare al'Istituto ma anzi da esso subito
evidenziato come un danno, causato anche dalle ristrettezze
logistiche a cui è costretto; il Burlo Garofolo di Trieste e il
Medea intervengono in fasi diverse e soprattutto con missioni
diverse, orientato alla diagnosi e cura il primo, alla diagnosi
funzionale e alla riabilitazione il secondo; le proposte di
ricovero presso l'Udgee sono effettuate dallo specialista e la
prescrizione del ricovero viene dal medico di base piuttosto che
da pediatra.
Inoltre che: nel 2014 sono stati 23 i soggetti trattati dal Burlo
per autismo, oltre 200 quelli al Medea tra livello ospedaliero ed
extra ospedaliero; i posti letto assegnati dalla programmazione
sanitaria regionale al Medea attraverso l'Udgee sono l'unica
risorsa riabilitativa ospedaliera in fase post-acuta; sono tre
gli accordi tra l'Azienda universitario-ospedaliera di Udine e il
Medea, che si rinnovano ogni biennio: uno economico sulla
collocazione logistica nel padiglione Scrosoppi e per acquisti
specifici, uno di collaborazione in ambito clinico, di ricerca e
formazione, e uno per l'utilizzo della risonanza magnetica ad
alto campo.
Infine, è stato atto notare come siano 46 gli Irccs in Italia, di
cui 26 quelli privati riconosciuti dal ministero della Salute,
tutti organicamente inseriti nelle programmazioni sanitarie delle
Regioni interessate.
Ecco che, sulla base di quanto emerso, è il Medea-La nostra
famiglia ad avanzare delle richieste, a cominciare
dall'approvazione urgente della delibera di Giunta attesa dal
ministero della Salute che attesti la coerenza del riconoscimento
scientifico con la programmazione sanitaria regionale, anche
perché l'inerzia della Regione non sta bloccando solo il Polo
friulano, ma anche gli altri Poli. Inoltre, che sia avviata
l'attività di degenza riabilitativa di alta specialità
all'interno dell'Azienda OU di Udine, come previsto dalla
programmazione sanitaria e dalla legge regionale 17/2014 e
correlata delibera.
(foto; immagini tv)