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III Comm: audizione Medea-La nostra famiglia su attività dell'Udgee

29.09.2015
13:33
(ACON) Trieste, 29 set - RCM - L'Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) Medea-La nostra famiglia, sede a San Vito al Tagliamento (PN) e distaccamento a Pasian di Prato (UD), sotto la lente della III Commissione consiliare presieduta da Franco Rotelli (Pd).

Il prologo è rappresentato dalla relazione conclusiva del gruppo tecnico voluto dalla Regione per analizzare le esigenze e le offerte, in Friuli Venezia Giulia, quanto a posti letto per coloro che soffrono di disabilità dell'età evolutiva, relazione che ha interessato direttamente il Medea-La nostra famiglia in merito all'attività della sua Unità operativa Udgee (Unità per le disabilità gravi dell'età evolutiva) e nella quale è stata evidenziata una serie di dubbi su richieste e operato dell'Irccs stesso poi spiegate alla III Commissione esattamente due mesi fa.

Oggi a presentarsi, e non solo a respingere punto per punto i rilievi del gruppo tecnico ma anche ad accusare la Regione di ritardi quanto a delibere e pareri richiesti dal ministero della Salute, è stato il Medea-La nostra famiglia attraverso il responsabile delle Unità per le gravi disabilità e per la riabilitazione di Conegliano e Pieve di Soligo (TV), Andrea Martinuzzi, il responsabile scientifico dell'Istituto, Franco Fabbro, e il dirigente amministrativo FVG, Marco Terenzi.

Quanto alla sua presentazione, i presenti hanno rammentato che al polo del FVG il riconoscimento di Irccs è arrivato nel 1998, ma la funzione di Udgee veniva assegnata dalla Regione solo nel 2003, con avvio della relativa attività ospedaliera con 10 posti letto per il fabbisogno regionale e altrettanti per l'attrazione extraregionale. Nel 2004 si stabiliva l'inserimento dell'Irccs all'interno dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Udine. In attesa della ristrutturazione del Polo ospedaliero udinese, l'Istituto è stato collocato nel padiglione Scrosoppi, per 6 posti letto di Day Hospital. Si arriva alla legge regionale 17/2014 che integra l'Irccs Medea-La nostra famiglia nella rete ospedaliera della regione, e alla delibera di Giunta di dicembre 2014 dove gli si assegnano 18 posti letto ordinari e 2 di DH (posti attualmente attivi parzialmente in forma sperimentale).

Quindici, invece, le contro-deduzioni dei responsabili del Medea agli altrettanti punti sollevati dal gruppo tecnico della Direzione regionale della Sanità, a partire dalla mancanza di un confronto tra i due soggetti. Si passa, poi, all'evidenziare che: non è stata presa in considerazione la fase post-acuta delle disabilità infantili; l'eccessivo prolungarsi della fase sperimentale non è da imputare al'Istituto ma anzi da esso subito evidenziato come un danno, causato anche dalle ristrettezze logistiche a cui è costretto; il Burlo Garofolo di Trieste e il Medea intervengono in fasi diverse e soprattutto con missioni diverse, orientato alla diagnosi e cura il primo, alla diagnosi funzionale e alla riabilitazione il secondo; le proposte di ricovero presso l'Udgee sono effettuate dallo specialista e la prescrizione del ricovero viene dal medico di base piuttosto che da pediatra.

Inoltre che: nel 2014 sono stati 23 i soggetti trattati dal Burlo per autismo, oltre 200 quelli al Medea tra livello ospedaliero ed extra ospedaliero; i posti letto assegnati dalla programmazione sanitaria regionale al Medea attraverso l'Udgee sono l'unica risorsa riabilitativa ospedaliera in fase post-acuta; sono tre gli accordi tra l'Azienda universitario-ospedaliera di Udine e il Medea, che si rinnovano ogni biennio: uno economico sulla collocazione logistica nel padiglione Scrosoppi e per acquisti specifici, uno di collaborazione in ambito clinico, di ricerca e formazione, e uno per l'utilizzo della risonanza magnetica ad alto campo.

Infine, è stato atto notare come siano 46 gli Irccs in Italia, di cui 26 quelli privati riconosciuti dal ministero della Salute, tutti organicamente inseriti nelle programmazioni sanitarie delle Regioni interessate.

Ecco che, sulla base di quanto emerso, è il Medea-La nostra famiglia ad avanzare delle richieste, a cominciare dall'approvazione urgente della delibera di Giunta attesa dal ministero della Salute che attesti la coerenza del riconoscimento scientifico con la programmazione sanitaria regionale, anche perché l'inerzia della Regione non sta bloccando solo il Polo friulano, ma anche gli altri Poli. Inoltre, che sia avviata l'attività di degenza riabilitativa di alta specialità all'interno dell'Azienda OU di Udine, come previsto dalla programmazione sanitaria e dalla legge regionale 17/2014 e correlata delibera.

(foto; immagini tv)