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AR: Santarossa, evitare ombre sulla gestione degli immigrati

02.10.2015
16:01
(ACON) Trieste, 2 ott - COM/RCM - "La gestione dell'emergenza dei flussi migratori in Friuli Venezia Giulia, che in questi mesi viene esercitata attraverso cooperative sociali che si appoggiano a strutture ricettive di tipo pubblico, sta evidenziando la debolezza di un progetto accoglienza adeguato alla situazione. È quindi opportuno che la presidente Serracchiani e l'assessore regionale competente rendano noti tutti gli aspetti tecnici, ammnistrativi e operativi sulla gestione immigrati adottati dagli uffici". A chiedere di fare chiarezza è il consigliere regionale di Autonomia Responsabile Valter Santarossa, che ha depositato una interrogazione molto puntuale e dettagliata sulla questione. Ciò che Santarossa desidera sapere è: l'elenco delle cooperative impegnate dal 1 gennaio al 30 settembre di quest'anno nella gestione dell'emergenza; i costi complessivi sostenuti in regione e distinti per soggetto percettore; quali sono le entrate complessive, in che misura e da quali soggetti erogate; le modalità di affidamento degli appalti alle cooperative; i requisiti richiesti per la partecipazione ai suddetti appalti e le modalità con cui sono stati pubblicizzati. Tutto questo - continua il consigliere di Autonomia Responsabile - sia perchè non si comprende il criterio di selezione delle cooperative e le relative assegnazioni, sia per evitare che l'emergenza possa trasformarsi in una rincorsa all'affare, offrendo un'immagine non consona con lo stile delle nostre comunità. Sarebbe alquanto grave - conclude Santarossa - che si possano alimentare sospetti come quello che tempo fa ha interessato la cooperativa La Cascina, ampiamente trattato dalla stampa. È quindi doverosa una opportuna trasparenza per evitare che ci siano ombre sulla gestione dei profughi in Friuli Venezia Giulia che alimenterebbero possibili collateralismi con soggetti istituzionali decisori in spregio a norme in materia di anticorruzione, assenza di sostenibilità delle determinazioni assunte, possibili situazioni di conflitto sociale.