M5S: Ussai, qualità pasti negli ospedali sarà migliore
(ACON) Trieste, 3 ott - COM/AB - "Ora anche nel Friuli Venezia
Giulia saranno recepiti i principi ormai consolidati a livello
europeo per quanto riguarda la ristorazione all'interno degli
ospedali. Il voto favorevole e all'unanimità del Consiglio
regionale alla mozione da noi proposta rappresenta un passaggio
fondamentale per promuovere la salute e il benessere del
paziente, ma anche la sostenibilità ambientale, sociale ed
economica dei meccanismi di preparazione dei pasti ospedalieri".
È grande la soddisfazione del portavoce del MoVimento 5 Stelle
Andrea Ussai al voto positivo dell'Aula alla mozione presentata
dai pentastellati.
Considerate le innumerevoli segnalazioni ricevute e i risultati
delle rilevazioni del gradimento dei pasti, che evidenziano in
alcune sedi ospedaliere forti criticità con alte percentuali di
rifiuto, era quanto mai urgente un cambio di passo rispetto a un
servizio che riguarda la preparazione e la fornitura di oltre
4.500 pasti tra degenti ospedalieri, lungodegenti e lavoratori.
La scarsa gradibilità dei pasti ha acquisito dimensioni sempre
più evidenti dopo l'applicazione della spending review, che ha
fissato il tetto per il vitto ospedaliero a 13 euro/giorno
comprensivo di colazione, pranzo e cena, valore che rappresenta
circa il 2,5% del costo di degenza.
Per risparmiare, i pasti serviti ai pazienti di alcuni presidi
ospedalieri regionali (es. Trieste e Udine), vengono acquistati
fino in Veneto, con tecniche che consentono la produzione
addirittura anche 20 giorni prima del loro consumo, soluzione
questa che pone numerosi problemi sul controllo qualitativo delle
preparazioni e che pregiudica la qualità organolettica del pasto.
Un risparmio che non tiene conto però del fatto che lo stato
nutrizionale influenza pesantemente il decorso delle malattie e
condiziona la qualità della vita specialmente nelle persone più
vulnerabili. Nel soggetto ospedalizzato infatti è stato
dimostrato che un deterioramento dello stato nutrizionale provoca
un aumento dei tempi di degenza e di riabilitazione, aumenta le
riospedalizzazioni, riduce la qualità della vita del paziente e
aumenta i costi a carico del Servizio sanitario.
"Non possiamo scordare inoltre che i ministeri della Salute e
dell'Ambiente hanno già formulato una serie di raccomandazioni e
proposto alcune norme per lo sviluppo di buone pratiche
riguardanti la ristorazione collettiva - sottolinea Ussai.
L'indicazione è di preferire pasti preparati in sede o in cucine
vicine alle strutture ospedaliere, in modo da consentire
controlli efficienti e preservare la qualità organolettica dei
pasti, impiegando prodotti freschi, di stagione e da filiere
locali. Viene inoltre sollecitata l'adozione di appalti pubblici
in grado di integrare al loro interno anche gli aspetti sociali e
ambientali".
"Ora - conclude il portavoce del M5S - abbiamo posto le basi per
raggiungere in tempi brevi un miglioramento della qualità dei
pasti erogati dalle Aziende ospedaliere e sanitarie, dando anche
un contributo importante alle filiere locali e allo sviluppo
economico delle piccole e medie imprese della nostra Regione".