III Comm: illustrato Piano regionale emergenza/urgenza e audizioni
(ACON) Trieste, 5 ott - MPB - Il Piano dell'emergenza/urgenza
del Friuli Venezia Giulia approvato dalla Giunta è stato
illustrato alla III Commissione, presieduta da Franco Rotelli
(Pd), dall'assessore alla salute Maria Sandra Telesca con
dettagliati approfondimenti degli uffici.
Si tratta di uno dei piani più importanti della Regione e arriva
dopo 20 anni - ha esordito Telesca specificando che il traguardo
è migliorare l'esistente superando le disomogenità dei modelli di
valutazione delle emergenze e le criticità operative legate alla
frammentazione e alle differenziazioni del territorio, alle
diverse modalità di intervento, a una dislocazione dei mezzi non
equa rispetto le esigenze dei cittadini. E fare ciò attraverso
una differente distribuzione strategica delle risorse, garantendo
la centralizzazione dei pazienti più gravi secondo criteri
uniformi, poichè l'obiettivo è di prevenire le morti e le
disabilità evitabili, per rendere la vita dei cittadini più
sicura. E anche di applicare criteri di efficienza, efficacia ed
equità, in un quadro di solidarietà politica, economica e
sociale. Una regia unica, dunque, consapevole che tutto il
sistema ha bisogno di valutazioni continue.
Il Piano è il risultato del lavoro di approfondimento di una
commissione di 23 esperti, con il coinvolgimento diretto dei
professionisti che si occupano delle patologie tempo-dipendenti e
che rappresentano i diversi territori della regione - ha
ricordato l'assessore, sottolineando il passaggio dall'attuale
articolazione in 4 centrali 118 alla centrale unica, per avere
una visione regionale dell'emergenza che consideri il territorio
come un unicum ed evidenziando l'impegno per assicurare
continuità assistenziale fra soccorso territoriale, presa in
carico ospedaliera in pronto soccorso e gestione interna alle
strutture ospedaliere.
Inoltre, le ambulanze passano da 41 a 46 nella fascia oraria
dalle 8.00 alle 20.00 e da 31 a 32 nelle ore notturne e aumentano
da 4 a 6 le auto con medico a bordo: una riorganizzazione che
tiene conto dei tempi standard di soccorso fissati da norme
nazionali (8 minuti aree urbane, 20 minuti per aree extraurbane)
e da indirizzi europei (18 minuti). Oltre alla revisione di nuove
postazioni di ASL (mezzo di soccorso avanzato) nel Piano
particolare attenzione è rivolta alle reti per la gestione delle
patologie tempo-dipendenti (rete emergenze cardiologiche, rete
ictus, rete trauma), all'emergenza materno- infantile (con il
servizio per il servizio di trasporto di emergenza
Neonatale-STEN, l'elisoccorso neonatologico e il servizio di
trasporto assistito materno-STAM), ai presidi ospedalieri di base
e agli HUB, ai rapporti con i servizi dedicati all'assistenza
primaria, ai trasporti connessi al programma trapianti, il centro
regionale antidoti-CRA.
Sulla delibera relativa al Piano la Commissione ha poi avvitato
una serie di audizioni.
Per primo l'intervento di Federsanità-ANCI che, oltre a una serie
di osservazioni dettagliate, ha proposto un patto con la Regione
sui servizi di emergenza e urgenza per favorire un adeguato
coinvolgimento delle autonomie locali verso le quali indirizzare
una accurata informazione; chiesti inoltre chiarimenti sui
rapporti con la protezione civile in caso di gravi emergenze; con
un invito finale a dare seguito al riordino senza stagioni di
sosta.
Hanno fatto seguito gli interventi dei rappresentanti delle
Assemblee dei sindaci di ambito distrettuale, con indicazioni
specifiche per i vari territori, della Federazione regionale
dell'ordine dei medici, del Coordinamento regionale Collegi
IPASVI, delle Centrali operative 118. Infine la voce dei
rappresentanti del coordinamento dei comitati per la salvaguardia
della sanità dell'Isola di Grado e - rispettivamente - del
coordinamento dei comitati per la difesa dell'ospedale San
Michele di Gemona del Friuli: il primo ha evidenziato tutti gli
elementi che depongono per il mantenimento di un presidio durante
l'intero arco dell'anno; il secondo ha contestato, sulla scorta
dei dati oggi forniti rispetto a quelli contenuti nel Piano, il
fatto che Gemona debba diventare postazione.
Leggerò i contenuti delle memorie scritte che sono state
presentate e saranno valutati i contributi oggi offerti - ha
affermato infine Telesca, mentre il presidente Rotelli ha
ricordato che valutazioni e contributi ulteriori potranno
giungere fino al 12 ottobre, prima che la Commissione analizzi il
Piano.
(immagini tv)
(immagini tv)