FI: Ziberna, mantenere automedica Monfalcone e primo soccorso Grado
(ACON) Trieste, 5 ott - COM/AB - "Siamo tutti per una
ottimizzazione dei servizi sanitari destinata a limitare gli
sprechi e migliorare l'offerta sanitaria, soprattutto in un
settore che impiega oltre 20mila persone per un costo di oltre
due miliardi di euro. Ma certamente non possiamo essere
favorevoli a provvedimenti irrazionali che espongano a grave
pericolo la vita delle persone. Ecco perché Forza Italia è
assolutamente contraria alla soppressione dell'automedica a
Monfalcone e alla chiusura del punto di primo soccorso e
all'eliminazione di un'ambulanza nel periodo invernale a Grado".
Lo ha dichiarato il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio
regionale Rodolfo Ziberna, intervenuto ai lavori della III
Commissione chiamata a esaminare la proposta di nuovo Piano
dell'emergenza e della sicurezza formulata dalla Giunta regionale.
"Gli operatori sanitari che hanno elaborato questo piano -
afferma Ziberna - avrebbero dovuto tenere conto di alcuni indici,
tra i quali il numero di residenti dei vari centri abitati, la
distanza chilometrica di questi dalle strutture sanitarie, le
particolarità e specificità dei vari contesti territoriali, il
numero medio degli interventi di soccorso degli ultimi tre anni,
non ultimo per importanza, l'eventuale connotazione industriale,
turistica o montana delle diverse località, la percentuale di
incidenti sul lavoro o l'età anagrafica delle persone che vivono
nell'area di riferimento".
"Siamo davvero preoccupati quando si parla di standard, se questi
tendono a dequalificare anziché a migliorare il servizio: bisogna
pensare alla salute dei cittadini e non alle casse della Regione.
Il soccorso va prestato laddove serve e nella misura in cui
serve. Chi glielo dice alla famiglia di una vittima del ritardo
nel soccorso che la nostra sanità regionale ha applicato standard
europei e che pertanto pretende di avere la coscienza a posto? Ma
scherziamo?"
"Non per nulla resto questo piano - ricorda Rodolfo Ziberna - è
stato bocciato anche dal forse più rappresentativo sindacato dei
medici dirigenti, per il quale il servizio peggiorerà a fronte
invece di un aumento dei costi. Assurdo che su tutto il
territorio regionale il servizio di elisoccorso cessi a
mezzanotte. Come se agli incidenti sulla strada (moltissimi
proprio nelle ore notturne) si potesse porre una fascia oraria di
rispetto. Non bisogna essere dei luminari, del resto, per capire
che in questo ambito diventa scriminante ed essenziale il tempo
che ci impiega un mezzo per prestare il primo soccorso a chi si
dovesse trovare in stato di necessità".
"Per Grado non si sono tenuti evidentemente in considerazione o
sono stati sottovalutati - aggiunge Ziberna - gli interventi in
mare che altrove non ci sono, la maggiore distanza chilometrica
dalle varie strutture sanitarie, la vocazione turistico-termale e
curativa anche nel periodo invernale, che vede l'imminente
riapertura dell'Ospizio Marino, il rifacimento delle nuove terme,
l'offerta di turismo sanitario. Ecco la ragione per cui Forza
Italia ribadisce la richiesta che venga rispettato il termine di
8 minuti per il primo soccorso grazie a un'ambulanza con
infermiere h24 e un ambulatorio medicalizzato anche in inverno".
"Ci chiediamo come possa essere venuto in mente alla Giunta
regionale - insiste Ziberna - di togliere l'automedica da
Monfalcone, che interviene in un vasto territorio, da Monfalcone
a Sagrado, a tutti i paesi limitrofi, fino a Duino, Sistiana, il
Vallone, Grado, in zone a rischio come il porto, l'aeroporto, i
cantieri, la cartiera, la zona industriale. Ci sono poi gli
interventi in mare nelle zone di Monfalcone, Duino, Grado, Porto
Buso, ove gli equipaggi salgono sui natanti della Capitaneria,
della Protezione civile e dei Vigili del fuoco. Spesso il medico
opera in sostituzione dell'automedica di Gorizia, o viene
chiamato dalle forze dell'ordine in caso di eventi delittuosi,
per dichiarare lo stato di morte, oppure nel caso di visite a
profughi intercettati dalle pattuglie. Inoltre, quando libero
opera nel pronto soccorso contribuendo ad abbattere i tempi di
attesa. Pochi sanno che a Monfalcone i medici dell'automedica lo
scorso anno hanno svolto circa 7.500 interventi. Le missioni nel
2014 (codici rossi, gialli e verdi) delle ambulanze di Palmanova,
Latisana, Cervignano e Lignano, sono state 6.636, mentre quelle
di Gorizia, Monfalcone, Cormons e Grado 12.274, cioè 5.638 in
più, quasi il doppio".
"La soluzione - ha concluso Ziberna - non è di spostare da
un'area all'altra un servizio, privando prima un territorio e poi
l'altro, bensì di fornire lo stesso servizio a tutto il
territorio. E in tema di primo soccorso costi quello che costi".