Giunta Regolamento: modifiche che valorizzano ruolo Commissioni
(ACON) Trieste, 7 ott - AB - L'evolversi della legislazione e
la necessità di rendere sempre più efficaci e rispondenti alle
mutevoli esigenze le disposizioni, impongono una revisione
periodica del Regolamento consiliare. Così la Giunta del
Regolamento, presieduta da Franco Iacop, ha esaminato una serie
di proposte di modifica - in qualche caso le ha ulteriormente
affinate - e, prima di proporle all'attenzione dell'Aula, si è
data un ultimo passaggio per una verifica definitiva.
Tra le novità, viene introdotto un articolo sull'obbligo di
dichiarazione dei consiglieri, a inizio legislatura con
aggiornamento negli anni successivi a ogni settembre, sulle
cariche che ricoprivano o che stanno ricoprendo. Ciò ai fini
dell'accertamento di eventuali cause di ineleggibilità o di
incompatibilità.
Sulle procedure di indirizzo e di controllo sull'attività
negoziale internazionale e interna della Giunta, il presidente
della Regione informerà il Consiglio sugli accordi che intende
concludere con altri Stati e sulle intese con enti territoriali
interni agli stessi, ma anche sugli accordi e le intese che
intende concludere con lo Stato o con altre Regioni, indicandone
oggetto e finalità. L'informativa verrà assegnata alla
Commissione competente, che potrà formulare indirizzi con
un'apposita risoluzione. In questo modo viene valorizzato il
ruolo delle Commissioni, senza comunque escludere che l'Aula, se
ritenuto necessario, possa esprimersi, adottando le procedure già
previste nel Regolamento.
Le petizioni non dovranno più andare obbligatoriamente in Aula:
una volta esaminate dalla competente Commissione, sarà la stessa
a decidere del loro destino, ossia se chiudere in quella sede
l'iter oppure trasmetterla all'Aula. Anche in questo caso si
vuole dare un ruolo di maggiore responsabilità alle Commissioni.
Commissioni alle quali potranno essere trasmesse, su richiesta
dei consiglieri che le hanno presentate, anche le interrogazioni
alle quali la Giunta non avrà fornito risposta in Aula entro due
mesi dalla comunicazione della loro presentazione e alle quali
fornirà risposta in quella sede l'assessore competente.
Ciascuna Commissione, nelle materie di competenza, potrà chiamare
il presidente della Regione e gli assessori a riferire su
qualsiasi argomento di interesse pubblico regionale. E potrà
chiedere al presidente della Regione che siano a farlo i
dirigenti regionali e quelli di enti e aziende di diritto
pubblico dipendenti dalla Regione.
Altre modifiche vanno nella direzione di migliorare i lavori
d'Aula. Il tempo minimo assegnato a un Gruppo per trattare un
argomento sarà di 5 minuti (oggi con il calcolo proporzionale in
base alla composizione numerica dei Gruppi si potevano attribuire
anche solo uno o due minuti); i consiglieri non ancora
intervenuti, qualora fosse terminato il tempo a disposizione del
loro Gruppo, avranno comunque la possibilità di esporre le loro
argomentazioni, per una sola volta, per non più di 3 minuti.
Altri accorgimenti tecnici riguardano la relazione
tecnico-finanziaria che accompagna i progetti di legge e una
serie di modifiche di dettaglio a singoli articoli.
Come si diceva in premessa, la Giunta per il Regolamento si
riunirà ancora una volta per una valutazione definitiva delle
modifiche, che nelle intenzioni saranno all'attenzione dell'Aula
già entro fine mese.
(immagini tv)