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Citt: il "tesoretto" di 80 ml anche per edilizia e impianti sportivi

07.10.2015
17:05
(ACON) Trieste, 7 ott - COM/AB - Si discute in questi giorni riguardo al ddl 116 approvato dalla Giunta regionale e assegnato alla I Commissione permanente per l'esame di competenza.

Il provvedimento, di fatto, destina una cifra pari a 80 milioni di euro a due obiettivi condivisibili: il finanziamento della spesa farmaceutica per farmaci molto costosi, ma necessari a salvare vite umane; il completamento del finanziamento ai fondi di rotazione che hanno il compito di facilitare l'accesso al credito delle imprese regionali.

Le proposte della Giunta sono evidentemente ragionevoli - osservano i consiglieri regionali dei Cittadini Pietro Paviotti, Gino Gregoris ed Emilioano Edera - e tengono anche conto dei complicati meccanismi derivanti dall'applicazione delle regole sul contenimento della spesa pubblica (patto di stabilità).

Ciò premesso, nella discussione che si terrà in Commissione, il Gruppo consiliare dei Cittadini avanzerà proposte con l'obiettivo di adeguare il finanziamento di due misure ritenute importanti e prioritarie:

A) incentivi per il recupero del patrimonio edilizio esistente - LR 13/2014 e 15/2014 - regolamento attuativo n. 36 del 18/02/2015.

La Giunta regionale ha da poco approvato le graduatorie per la concessione dei contributi per il recupero del patrimonio edilizio esistente. Ricordiamo che si tratta di un'opportunità offerta da due leggi regionali fortemente sostenute dall'assessore competente Maria Grazia Santoro e da una larga platea di consiglieri. I motivi derivano da una pluralità di obiettivi positivi che ci si proponeva di ottenere e che sintetizziamo di seguito: - sostenere un settore economico - quello dell'edilizia - che sta vivendo la crisi probabilmente più acuta dal dopoguerra a oggi, con tutte le conseguenze negative che ben possiamo vedere, in primis una forte criticità nel campo dell'occupazione. Va sottolineato che questi incentivi permetteranno di lavorare soprattutto alle piccole e medie imprese regionali, con benefici evidenti per la nostra economia; - sostenere i privati cittadini nei lavori di recupero di edifici obsoleti o vetusti, in particolare la loro prima casa; - incentivare le imprese a investire nel recupero del patrimonio edilizio esistente all'interno dei centri storici, spesso degradati. Questo per invertire la tendenza a preferire di realizzare nuova edificazione esterna ai perimetri dei centri urbani. Ebbene il risultato di quei progetti di legge è stato straordinario, ben 1393 domande presentate da privati cittadini e 168 domande da imprese. Significa che la norma legislativa coglieva nel segno di un bisogno reale e concreto. La dotazione finanziaria disponibile pari a 11,5 milioni risulta purtroppo insufficiente; riusciamo infatti a finanziare 71 domande di privati su 1393 e 25 domande su 168 avanzate dalle imprese. Sapevamo che questo primo bando sarebbe stato un banco di prova per verificare la risposta di famiglie e imprese e possiamo dire che la risposta ci indica chiaramente la strada di un rifinanziamento della misura.

B) Contributi per opere di manutenzione ordinaria di impianti sportivi di proprietà pubblica o in gestione a società sportive.

Si tratta di una misura molto interessante che offre contributi di piccola entità (massimo 40.000 euro) per interventi di manutenzione del vasto patrimonio di edilizia sportiva dei nostri comuni. Anche in questo caso la risposta è stata eccezionale e in regione sono arrivate ben 318 domande. Significa che c'è grande necessità di operare quei piccoli interventi di manutenzione per mantenere in efficienza l'impiantistica sportiva. Anche in questo caso la cifra di 695.000 euro disponibile copre una parte limitata di una domanda così importante e anche in questo caso riteniamo prioritario implementare il finanziamento della misura.

Aggiungiamo che questo genere di finanziamento permette di scorrere le graduatorie di domande già presentate e regolarmente valutate; tutto il lavoro burocratico, e non è poco, sia dei richiedenti che della struttura regionale, verrebbe salvaguardato e la risposta che la Regione darebbe al sistema sarebbe certamente positivo perché tocchiamo l'economia (lavoro per tante imprese edili, soprattutto regionali, e recupero di occupazione), il sociale (sostenere le famiglie nell'adeguamento della prima casa), il paesaggio (recuperare i centri storici degradati, evitare il consumo di suolo), lo sport (manutenzione dell'impiantistica).