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III Com: parere favorevole, a maggioranza, a Piano emergenza/urgenza

12.10.2015
16:09
(ACON) Trieste, 12 ott - AB - Alla fine, il parere sul Piano dell'emergenza/urgenza è arrivato ed è stato positivo, a maggioranza. La III Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Franco Rotelli (Pd) lo ha dibattuto, difeso, criticato, smontato e rimontato in una seduta fiume, durata oltre 4 ore e mezza, con una ventina di consiglieri a intervenire e l'assessore Maria Sandra Telesca a spiegare, puntualizzare, respingere, ma anche condividere, tanto che alla fine il Piano subirà alcuni aggiustamenti, e non solo di dettaglio. Tutto mentre davanti al palazzo di piazza Oberdan era in corso un pacifico presidio da parte di comitati territoriali.

Ma andiamo con ordine. L'assessore Telesca, anche per togliere alcuni argomenti dal dibattito, ha subito anticipato che a Grado le cose rimarranno come sono e che quando verrà attivato il Centro assistenza primaria si aprirà una fase di concertazione con quell'amministrazione locale per definire i futuri assetti. I sindacati Cgil, Cisl e Uil saranno sentiti in settimana, come previsto dal protocollo regionale.

Su Piano, l'esponente dell'Esecutivo ha precisato che non è stato fatto per ridurre i costi - tanto che costerà di più - ma per razionalizzarli puntando a migliorare qualità ed equità, tenendo conto del rapporto costi/efficacia. Qualche esempio: le auto mediche erano 4 e diventeranno 6, verranno aggiunti 40 infermieri qualificati, si prevede di assumere, con concorso, medici professionisti specializzati nel campo dell'emergenza che possano operare non solo sulle automediche, ma anche nei pronto soccorso. Le ambulanze verranno gradualmente sostituite per renderle tutte medicalizzabili, non perché ogni volta ci sarà un medico a bordo, ma perché quando sarà necessario il medico vi salirà e troverà tutto quel che gli serve per intervenire. L'elisoccorso, con fascia operativa allargata anche a ore notturne, opererà secondo standard europei su percorrenza e tempi di intervento.

Detto questo, alcuni interventi si sono concentrati su situazioni particolari: Bagatin-Pd e Santarossa-AR hanno chiesto che sia attivato in inverno a Piancavallo un mezzo di soccorso avanzato, richiesta accolta dall'assessore; Moretti (Pd) e Gratton (Sel) hanno plaudito alla scelta su Grado ma hanno anche approfondito il problema delle auto mediche in provincia di Gorizia, mentre Ziberna (FI) ha manifestato tutto il suo disappunto per le continue penalizzazioni che subisce l'Isontino; Revelant (AR) e Zilli (LN) hanno denunciato scelte inappropriate per Gemonese, Carnia, Val Canale-Canal del Ferro; Ciriani (FdI/AN) si è chiesto perché le auto medicalizzate servono per Tolmezzo ma non per maniaghese, spilimberghese e alta provincia di Pordenone; Novelli (FI) vorrebbe rivedere la dislocazione dei mezzi a Cividale e Valli del Natisone e auspica un ruolo più importante proprio per Cividale.

Altri hanno trattato puntuali temi tecnici: Cremaschi-Pd (avviare subito il percorso e verificarlo costantemente), Pustetto-Sel (avrebbe preferito discutere sul testo definitivo), Ussai-M5S (ha chiesto più ambulanze, di cui tre in più per la montagna), Colautti-Ncd (la vera sfida è trovare un equilibrio fra territori e risorse), Marini-FI e Rotelli (hanno proposto una miglior definizione del punto relativo ai servizi di salute mentale, accolta dall'assessore Telesca).

Considerazioni di più ampio respiro, infine, sono giunte da Travanut-Pd (apprezzabile l'obiettivo di rendere omogeneo il Piano stante la diversità del territorio), Barillari-Misto (non sarà un Piano perfetto, ma almeno mette mano alla materia dopo 25 anni), Tondo-AR (tra un anno sia fatta una verifica che coinvolga i territori) e Riccardi-FI (Regioni come Marche, Emilia Romagna e Toscana attuano il decreto 70/2015 sugli standard ospedalieri senza le nostre restrizioni).

Al termine, a favore si sono espressi Pd e Cittadini, contro FI, AR, M5S e LN, mentre Pustetto e Barillari si sono astenuti.

(immagini tv)