III Com: parere favorevole, a maggioranza, a Piano emergenza/urgenza
(ACON) Trieste, 12 ott - AB - Alla fine, il parere sul Piano
dell'emergenza/urgenza è arrivato ed è stato positivo, a
maggioranza. La III Commissione del Consiglio regionale,
presieduta da Franco Rotelli (Pd) lo ha dibattuto, difeso,
criticato, smontato e rimontato in una seduta fiume, durata oltre
4 ore e mezza, con una ventina di consiglieri a intervenire e
l'assessore Maria Sandra Telesca a spiegare, puntualizzare,
respingere, ma anche condividere, tanto che alla fine il Piano
subirà alcuni aggiustamenti, e non solo di dettaglio. Tutto
mentre davanti al palazzo di piazza Oberdan era in corso un
pacifico presidio da parte di comitati territoriali.
Ma andiamo con ordine. L'assessore Telesca, anche per togliere
alcuni argomenti dal dibattito, ha subito anticipato che a Grado
le cose rimarranno come sono e che quando verrà attivato il
Centro assistenza primaria si aprirà una fase di concertazione
con quell'amministrazione locale per definire i futuri assetti. I
sindacati Cgil, Cisl e Uil saranno sentiti in settimana, come
previsto dal protocollo regionale.
Su Piano, l'esponente dell'Esecutivo ha precisato che non è stato
fatto per ridurre i costi - tanto che costerà di più - ma per
razionalizzarli puntando a migliorare qualità ed equità, tenendo
conto del rapporto costi/efficacia. Qualche esempio: le auto
mediche erano 4 e diventeranno 6, verranno aggiunti 40 infermieri
qualificati, si prevede di assumere, con concorso, medici
professionisti specializzati nel campo dell'emergenza che possano
operare non solo sulle automediche, ma anche nei pronto soccorso.
Le ambulanze verranno gradualmente sostituite per renderle tutte
medicalizzabili, non perché ogni volta ci sarà un medico a bordo,
ma perché quando sarà necessario il medico vi salirà e troverà
tutto quel che gli serve per intervenire. L'elisoccorso, con
fascia operativa allargata anche a ore notturne, opererà secondo
standard europei su percorrenza e tempi di intervento.
Detto questo, alcuni interventi si sono concentrati su situazioni
particolari: Bagatin-Pd e Santarossa-AR hanno chiesto che sia
attivato in inverno a Piancavallo un mezzo di soccorso avanzato,
richiesta accolta dall'assessore; Moretti (Pd) e Gratton (Sel)
hanno plaudito alla scelta su Grado ma hanno anche approfondito
il problema delle auto mediche in provincia di Gorizia, mentre
Ziberna (FI) ha manifestato tutto il suo disappunto per le
continue penalizzazioni che subisce l'Isontino; Revelant (AR) e
Zilli (LN) hanno denunciato scelte inappropriate per Gemonese,
Carnia, Val Canale-Canal del Ferro; Ciriani (FdI/AN) si è chiesto
perché le auto medicalizzate servono per Tolmezzo ma non per
maniaghese, spilimberghese e alta provincia di Pordenone; Novelli
(FI) vorrebbe rivedere la dislocazione dei mezzi a Cividale e
Valli del Natisone e auspica un ruolo più importante proprio per
Cividale.
Altri hanno trattato puntuali temi tecnici: Cremaschi-Pd (avviare
subito il percorso e verificarlo costantemente), Pustetto-Sel
(avrebbe preferito discutere sul testo definitivo), Ussai-M5S (ha
chiesto più ambulanze, di cui tre in più per la montagna),
Colautti-Ncd (la vera sfida è trovare un equilibrio fra territori
e risorse), Marini-FI e Rotelli (hanno proposto una miglior
definizione del punto relativo ai servizi di salute mentale,
accolta dall'assessore Telesca).
Considerazioni di più ampio respiro, infine, sono giunte da
Travanut-Pd (apprezzabile l'obiettivo di rendere omogeneo il
Piano stante la diversità del territorio), Barillari-Misto (non
sarà un Piano perfetto, ma almeno mette mano alla materia dopo 25
anni), Tondo-AR (tra un anno sia fatta una verifica che coinvolga
i territori) e Riccardi-FI (Regioni come Marche, Emilia Romagna e
Toscana attuano il decreto 70/2015 sugli standard ospedalieri
senza le nostre restrizioni).
Al termine, a favore si sono espressi Pd e Cittadini, contro FI,
AR, M5S e LN, mentre Pustetto e Barillari si sono astenuti.
(immagini tv)