LN: Zilli, oggi firmata condanna morte dell'ospedale di Gemona
(ACON) Trieste, 12 ott - COM/MPB - "Metodo sbagliato e
criticità evidenti: così non si può approvare un Piano di
emergenza che ha più zone d'ombra che soluzioni reali e relega la
montagna a ruolo di Cenerentola della Regione. Lo strappo
avvenuto è insanabile, vista la disparità di trattamento
riservata a Gemonese, Canal del Ferro e Valcanale: le scelte
della Giunta sono dettate soltanto da pressioni politiche".
Barbara Zilli, consigliere regionale della Lega Nord, interviene
a margine della III Commissione consiliare, chiamata a dare un
parere sul Piano emergenza/urgenza, dove ha riportato le proposte
avanzate dai comitati a difesa dell'ospedale San Michele di
Gemona, sottolineando anche "la questione dell'elipiazzola. Non è
possibile che l'elicottero debba atterrare in un parcheggio
distante alcuni chilometri dall'ospedale e non nella piazzola
dedicata al San Michele. Basterebbe l'intervento di un buon padre
di famiglia per sistemarla - dice Zilli - ma anche questo manca
perché per la Regione siamo una zona dimenticata".
"Non c'è attenzione per la montagna: nemmeno il minimo sindacale
richiesto - mantenere sulle 24 ore l'ambulanza a Chiusaforte - è
stata accettata, le criticità permangono in toto, soprattutto per
il soccorso notturno. La presidente Serracchiani, che ogni tanto
si ricorda di possedere anche la delega alla montagna quando non
è troppo impegnata con le direzioni del Pd a Roma, venga a
spiegare ai friulani le ragioni di queste scelte sconsiderate.
Oggi è stata firmata la condanna a morte dell'ospedale di Gemona".