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LN: Zilli, oggi firmata condanna morte dell'ospedale di Gemona

12.10.2015
16:12
(ACON) Trieste, 12 ott - COM/MPB - "Metodo sbagliato e criticità evidenti: così non si può approvare un Piano di emergenza che ha più zone d'ombra che soluzioni reali e relega la montagna a ruolo di Cenerentola della Regione. Lo strappo avvenuto è insanabile, vista la disparità di trattamento riservata a Gemonese, Canal del Ferro e Valcanale: le scelte della Giunta sono dettate soltanto da pressioni politiche".

Barbara Zilli, consigliere regionale della Lega Nord, interviene a margine della III Commissione consiliare, chiamata a dare un parere sul Piano emergenza/urgenza, dove ha riportato le proposte avanzate dai comitati a difesa dell'ospedale San Michele di Gemona, sottolineando anche "la questione dell'elipiazzola. Non è possibile che l'elicottero debba atterrare in un parcheggio distante alcuni chilometri dall'ospedale e non nella piazzola dedicata al San Michele. Basterebbe l'intervento di un buon padre di famiglia per sistemarla - dice Zilli - ma anche questo manca perché per la Regione siamo una zona dimenticata".

"Non c'è attenzione per la montagna: nemmeno il minimo sindacale richiesto - mantenere sulle 24 ore l'ambulanza a Chiusaforte - è stata accettata, le criticità permangono in toto, soprattutto per il soccorso notturno. La presidente Serracchiani, che ogni tanto si ricorda di possedere anche la delega alla montagna quando non è troppo impegnata con le direzioni del Pd a Roma, venga a spiegare ai friulani le ragioni di queste scelte sconsiderate. Oggi è stata firmata la condanna a morte dell'ospedale di Gemona".